Moto Guzzi Audace: tanti muscoli e tanto cervello
Motore, telaio e la raffinata dotazione elettronica sono come nella California 1400. Ma alcune modifiche azzeccate (manubrio a parte) e una posizione di guida d’attacco la rendono molto più divertente su strada
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€ 18.690
Pregi
Il motore vigoroso ma sempre trattabile, con tre mappature ben tarate; la ciclistica a punto e l’ottima elettronica.
Difetti
La posizione di guida non è male, ma il manubrio costringe braccia e polsi a una posizione innaturale. Il peso elevato nelle manovre si sente. I freni vanno strizzati
Foto e immagini
In sintesi
Non fatevi ingannare dall’apparenza: l’Audace non è solo una California “alleggerita”, è molto di più. Effettivamente nel telaio a doppia culla in tubi di acciaio pulsa lo stesso bicilindrico a V trasversale di 1.380 cm3, ma i nuovi scarichi a megafono gli donano più vigore ai medi regimi e in allungo. Il telaio è lo stesso e il propulsore è fissato anche qui tramite un raffinato sistema di fissaggio “elastocinematico“ che isola il pilota dalle vibrazioni, il cambio è sempre a 6 rapporti e la trasmissione finale è a cardano. Confermata anche la dotazione elettronica quasi da sportiva: acceleratore ride-by-wire, tre mappe del motore (Turismo, Veloce e Pioggia), controllo di trazione settabile su tre livelli di intervento, ABS e cruise control sono nella dotazione di serie.
grande ma agile
è bastato qualche piccolo ma efficce intervento sulla posizione di guida e sulla ciclistica per dare però all’Audace una personalità molto diversa dalle altre California. Per esempio, la minore avancorsa la rende più agile. E le pedane meno avanzate e sporgenti, insieme alle sospensioni più sportive e rigide (al contrario delle altre custom) invitano alla guida “allegra” nel misto, insieme ai freni Brembo con pinze anteriori addirittura ad attacco radiale.
grande ma agile
è bastato qualche piccolo ma efficce intervento sulla posizione di guida e sulla ciclistica per dare però all’Audace una personalità molto diversa dalle altre California. Per esempio, la minore avancorsa la rende più agile. E le pedane meno avanzate e sporgenti, insieme alle sospensioni più sportive e rigide (al contrario delle altre custom) invitano alla guida “allegra” nel misto, insieme ai freni Brembo con pinze anteriori addirittura ad attacco radiale.
Come va
su strada
Il manubrio largo e diritto e le pedane sotto ai grossi cilindri obbligano a una posizione aggressiva ma poco naturale, con braccia e gambe larghe e distese. Probabilmente un manubrio più stretto e meno arretrato migliorerebbe le cose: vedremo le proposte aftermarket. Una volta avviato, il grosso bicilindrico scuote l’intera moto, ma le vibrazioni spariscono una volta in marcia, soprattutto utilizzando le marce alte. Il motore 1400 è pronto a rispondere al comando elettronico del gas e la coppia è notevole, soprattutto in mappa Veloce con la quale però l’erogazione si fa anche più ruvida. Nell’uso normale meglio utilizzare la mappa Turismo, l’erogazione graduale rende più sfruttabile la cavalleria del grosso bicilindrico Moto Guzzi. Anche perché (nonostante il peso e le dimensioni) l’Audace è inaspettatamente efficace tra le curve grazie alla ciclistica ben bilanciata, al telaio rigido e alle sospensioni a punto. Ci si trova presto a sognare una moto più alta da terra, per evitare di strisciare le pedane sull’asfalto a ogni curva... Molto ben tarato il controllo di trazione, quasi impercettibile nell’intervento, mentre la frenata, messa a dura prova dai 300 kg abbondanti dell’Audace, non entusiasma per potenza, nonostante l’impianto Brembo con tanti di pinze radiali anteriori. Nelle frenate decise, meglio sfruttare entrambi i comandi e anche i freno motore in scalata.
in autostrada
Nonostante discenda da una famiglia di “viaggiatrici”, l’Audace non è adatta al turismo, specialmente se a lungo raggio. Tutta colpa della posizione di guida che costringe a soste frequenti per sgranchirsi braccia e gambe. Le vibrazioni non sono un problema perché a velocità di crociera, utilizzando le marce alte, sono quasi assenti (disturbano solo la visuale degli specchi), mentre affatica la totale assenza di riparo dall’aria, altro punto debole quando si percorrono tanti chilometri. Quanto al passeggero, non se la passa bene: la sua porzione di sella è ben imbottita ma un po’ piccola e non c’è alcun appiglio a cui aggrapparsi. Peccato, perché il bicilindrico Moto Guzzi è un gran motore e permette di viaggiare all’infinito, soprattutto in mappa Turismo, spingendo lineare e senza incertezze anche nelle riprese. Elevata la stabilità nei curvoni veloci dove l’Audace è sempre ben piantata e non sente le scie, neppure quelle dei grossi camion.
in città
L’Audace è una moto “gratificante” da sfoggiare la sera davanti ai locali alla moda, ma nel traffico cittadino mostra parecchi limiti. Il peso e le dimensioni sono difficili da gestire in manovra e procedendo a basse velocità, mentre passando tra le auto in coda bisogna fare i conti anche con il manubrio molto largo. Una volta prese le misure però la “power cruiser” di Mandello si lascia usare senza troppi problemi anche in città, sfruttando il cambio ben rapportato e il gran tiro ai bassi. Consigliabile utilizzare la mappa Pioggia che rende l’erogazione fluida e sfrutta ABS e controllo di trazione alla massima sensibilità, scongiurando spiacevoli sorprese in caso di pioggia (appunto) su pavé e strisce pedonali.
Il manubrio largo e diritto e le pedane sotto ai grossi cilindri obbligano a una posizione aggressiva ma poco naturale, con braccia e gambe larghe e distese. Probabilmente un manubrio più stretto e meno arretrato migliorerebbe le cose: vedremo le proposte aftermarket. Una volta avviato, il grosso bicilindrico scuote l’intera moto, ma le vibrazioni spariscono una volta in marcia, soprattutto utilizzando le marce alte. Il motore 1400 è pronto a rispondere al comando elettronico del gas e la coppia è notevole, soprattutto in mappa Veloce con la quale però l’erogazione si fa anche più ruvida. Nell’uso normale meglio utilizzare la mappa Turismo, l’erogazione graduale rende più sfruttabile la cavalleria del grosso bicilindrico Moto Guzzi. Anche perché (nonostante il peso e le dimensioni) l’Audace è inaspettatamente efficace tra le curve grazie alla ciclistica ben bilanciata, al telaio rigido e alle sospensioni a punto. Ci si trova presto a sognare una moto più alta da terra, per evitare di strisciare le pedane sull’asfalto a ogni curva... Molto ben tarato il controllo di trazione, quasi impercettibile nell’intervento, mentre la frenata, messa a dura prova dai 300 kg abbondanti dell’Audace, non entusiasma per potenza, nonostante l’impianto Brembo con tanti di pinze radiali anteriori. Nelle frenate decise, meglio sfruttare entrambi i comandi e anche i freno motore in scalata.
in autostrada
Nonostante discenda da una famiglia di “viaggiatrici”, l’Audace non è adatta al turismo, specialmente se a lungo raggio. Tutta colpa della posizione di guida che costringe a soste frequenti per sgranchirsi braccia e gambe. Le vibrazioni non sono un problema perché a velocità di crociera, utilizzando le marce alte, sono quasi assenti (disturbano solo la visuale degli specchi), mentre affatica la totale assenza di riparo dall’aria, altro punto debole quando si percorrono tanti chilometri. Quanto al passeggero, non se la passa bene: la sua porzione di sella è ben imbottita ma un po’ piccola e non c’è alcun appiglio a cui aggrapparsi. Peccato, perché il bicilindrico Moto Guzzi è un gran motore e permette di viaggiare all’infinito, soprattutto in mappa Turismo, spingendo lineare e senza incertezze anche nelle riprese. Elevata la stabilità nei curvoni veloci dove l’Audace è sempre ben piantata e non sente le scie, neppure quelle dei grossi camion.
in città
L’Audace è una moto “gratificante” da sfoggiare la sera davanti ai locali alla moda, ma nel traffico cittadino mostra parecchi limiti. Il peso e le dimensioni sono difficili da gestire in manovra e procedendo a basse velocità, mentre passando tra le auto in coda bisogna fare i conti anche con il manubrio molto largo. Una volta prese le misure però la “power cruiser” di Mandello si lascia usare senza troppi problemi anche in città, sfruttando il cambio ben rapportato e il gran tiro ai bassi. Consigliabile utilizzare la mappa Pioggia che rende l’erogazione fluida e sfrutta ABS e controllo di trazione alla massima sensibilità, scongiurando spiacevoli sorprese in caso di pioggia (appunto) su pavé e strisce pedonali.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 195,8 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 13,2 |
0-1000 metri | 25,3 |
0-100 km/h | 4,7 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 14,1 |
1000 metri | 26,8 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 84,64/63,12 |
Giri al minuto | 6200 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 36,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 13,5 |
Extraurbano | 15,4 |
A 90 km/h | 18,1 |
A 120 km/h | 14,3 |
Al massimo | 8,5 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 286,4 |
Al massimo | 170,1 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi 2 cilindri |
Cilindrata (cm3) | 1400 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 96(71)/6500 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 130/70 - 18" |
Pneumatico posteriore | 200/60 - 16" |
Altezza sella (cm) | 74 |
Peso (kg) | 299 |
Capacità serbatoio (litri) | 20,5 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
169.50
|
Lunghezza |
246.40
|
Altezza sella |
74.50
|
Moto Guzzi Audace 1400 2016
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