Kawasaki Ninja 125, bella e cattiva!
La Ninja 125 è una sportivetta bella, ben rifinita, facile da guidare e parecchio divertente. Noi l'abbiamo messa alla frusta su strada e in pista, ecco come va
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€ 4.290
Pregi
La “verdina” è leggera, compatta e facile da guidare. Ben fatta la carenatura, potenti i freni.
Difetti
Il motore è un po’ pigro ai bassi e medi regimi. Lo spazio per pilota e passeggero è scarso. Le sospensioni hanno una taratura più da strada che da pista.
Foto e immagini
In sintesi
C’erano una volta le 125 sportive... e i papà che oggi hanno 40-50 anni se le ricordano benissimo: erano piccoli bolidi capaci di raggiungere velocità fino a 170 km/h, grazie ai loro motori 2T da 30-35 CV. Poi sono arrivate la patente A1, la potenza limitata per legge a 15 CV, la paura delle mamme... e quei “missili” alimentati a miscela sono scomparsi. Ma insieme a loro è crollato anche il mercato delle 125: erano pochi i ragazzi interessati a motorette emozionanti meno degli scooter di pari cilindrata come le prime 125 “europee”! Col tempo però la situazione è cambiata: i giovani motociclisti hanno smesso di fare confronti con le moto del passato (non le hanno mai viste) e le case hanno iniziato a proporre modelli sempre più interessanti, anche a causa del successo del segmento 125 in tutta Europa. Accanto alle varie motard, enduro e naked, sono così ricomparse nei listini anche piccole sportive interessanti come la Kawasaki Ninja 125, modello entry level del marchio di sportive di Akashi.
Un passo alla volta
Chiaramente ispirata alla sorella maggiore che disputa il Mondiale SBK la piccola Ninja è la moto perfetta per chi vuole imparare a guidare e anche per togliersi qualche sfizio in pista. Del resto il motore che equipaggia la piccola sportiva Kawasaki è un "tranquillo" monocilindrico 4T con distribuzione bialbero e quattro valvole, realizzato per la Ninja e la sorella naked Z125. La ciclistica ha come elemento centrale un telaio in tubi d’acciaio con schema a diamante prodotto con le stesse tecniche utilizzate per quello della H2.
Un passo alla volta
Chiaramente ispirata alla sorella maggiore che disputa il Mondiale SBK la piccola Ninja è la moto perfetta per chi vuole imparare a guidare e anche per togliersi qualche sfizio in pista. Del resto il motore che equipaggia la piccola sportiva Kawasaki è un "tranquillo" monocilindrico 4T con distribuzione bialbero e quattro valvole, realizzato per la Ninja e la sorella naked Z125. La ciclistica ha come elemento centrale un telaio in tubi d’acciaio con schema a diamante prodotto con le stesse tecniche utilizzate per quello della H2.
Come va
Su strada
La Ninja ha una posizione di guida tutto sommato comoda (per una sportiva) grazie ai semimanubri abbastanza alti e alle pedane poco arretrate. Il suo problema sono le dimensioni: solo i piloti di statura medio-bassa si trovano a loro agio, chi supera il metro e 70 guida rannicchiato e scomodo. Il motore è tranquillo ai bassi regimi, poi dai 5.000 giri in su sfodera un buon allungo, senza vibrazioni (finché non ci si avvicina alla zona rossa del contagiri). Per dare il meglio di sé va tenuta su di giri, con un uso frequente del cambio. Su strada la Ninja dà subito confidenza, grazie alla seduta bassa e ai pesi contenuti è risultata facile da guidare anche per chi è alle prime armi. La ciclistica è a punto, con un assetto delle sospensioni ben tarato per l’utilizzo cittadino ed extraurbano. La forcella tradizionale a prima vista sembra esile, ma in realtà si comporta bene a parte un leggero affondo nelle staccate decise.
In pista
Dopo il test su strada ci siamo lanciati fra i cordoli del Circuito Tazio Nuvolari, che ha un buon bilanciamento fra curve a sinistra (5) e a destra (6) con una larghezza costante del tracciato di almeno 12 metri. L'assetto della Ninja è più stradale che pistaiolo: appena si alza il ritmo e si cerca il limite, le sospensioni risultano poco performanti, ma sono più che buone per la guida amatoriale. La "verdona" scende in piega senza difficoltà mantenendo bene le traiettorie: in uscita di curva però, quando si prende il gas in mano, risulta un po’ pigra nel salire di giri. Quanto ai freni, sono potenti e modulabili: le staccate non sono un problema grazie ai dischi di dimensioni generose, ma nelle frenate più impegnative la leva anteriore va strizzata.
In città
Maneggevole e leggera, la Ninjetta se la cava bene in città, svicolando nel traffico senza grossi problemi. Il motore è “pigro” e ai semafori non è un fulmine, ma la forcella ltarata sul morbido assorbe bene le buche. L’elettronica si limita all’ABS, con una taratura azzeccata.
La Ninja ha una posizione di guida tutto sommato comoda (per una sportiva) grazie ai semimanubri abbastanza alti e alle pedane poco arretrate. Il suo problema sono le dimensioni: solo i piloti di statura medio-bassa si trovano a loro agio, chi supera il metro e 70 guida rannicchiato e scomodo. Il motore è tranquillo ai bassi regimi, poi dai 5.000 giri in su sfodera un buon allungo, senza vibrazioni (finché non ci si avvicina alla zona rossa del contagiri). Per dare il meglio di sé va tenuta su di giri, con un uso frequente del cambio. Su strada la Ninja dà subito confidenza, grazie alla seduta bassa e ai pesi contenuti è risultata facile da guidare anche per chi è alle prime armi. La ciclistica è a punto, con un assetto delle sospensioni ben tarato per l’utilizzo cittadino ed extraurbano. La forcella tradizionale a prima vista sembra esile, ma in realtà si comporta bene a parte un leggero affondo nelle staccate decise.
Dopo il test su strada ci siamo lanciati fra i cordoli del Circuito Tazio Nuvolari, che ha un buon bilanciamento fra curve a sinistra (5) e a destra (6) con una larghezza costante del tracciato di almeno 12 metri. L'assetto della Ninja è più stradale che pistaiolo: appena si alza il ritmo e si cerca il limite, le sospensioni risultano poco performanti, ma sono più che buone per la guida amatoriale. La "verdona" scende in piega senza difficoltà mantenendo bene le traiettorie: in uscita di curva però, quando si prende il gas in mano, risulta un po’ pigra nel salire di giri. Quanto ai freni, sono potenti e modulabili: le staccate non sono un problema grazie ai dischi di dimensioni generose, ma nelle frenate più impegnative la leva anteriore va strizzata.
In città
Maneggevole e leggera, la Ninjetta se la cava bene in città, svicolando nel traffico senza grossi problemi. Il motore è “pigro” e ai semafori non è un fulmine, ma la forcella ltarata sul morbido assorbe bene le buche. L’elettronica si limita all’ABS, con una taratura azzeccata.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 113,2 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 20,2 |
0-1000 metri | 40,5 |
0-100 km/h | 20,1 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 19,2 |
1000 metri | 39,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 12,6/9,4 |
Giri al minuto | 7.688 |
Frenata | metri |
Da 70 km/h | 21,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | nr |
Extraurbano | 38,3 |
A 90 km/h | 33,6 |
A 120 km/h | nr |
Al massimo | 23,5 |
Autonomia | km |
Extraurbano | 459,8 |
Al massimo | 282,6 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 125 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 15(11)/10.000 |
Freno anteriore | a disco da 290 mm |
Freno posteriore | a disco da 220 mm |
Pneumatico anteriore | 100/80 - 17" |
Pneumatico posteriore | 130/70 - 17" |
Altezza sella (cm) | 79 |
Peso (kg) | 148 |
Capacità serbatoio (litri) | nd |
Autonomia (km) | |
Velocità massima (km/h) | |
Tempo di consegna |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
133.00
|
Lunghezza |
194.00
|
Altezza sella |
79.00
|
Kawasaki Ninja 125 2019
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