Qualità da maxi e prezzo OK
È costruito bene e ha una dotazione ricca, le prestazioni sono brillanti e la frenata è potente ed efficace grazie all’ABS. Il parabrezza basso però protegge poco
Image
€ 5.130
Pregi
Tenuta di strada
Sicura, con un avantreno sempre preciso
Sospensioni
Ben tarate, assorbono bene le buche
Freni
Modulabili come si deve, l’ABS interviene quando serve
Sicura, con un avantreno sempre preciso
Sospensioni
Ben tarate, assorbono bene le buche
Freni
Modulabili come si deve, l’ABS interviene quando serve
Difetti
Scudo
Intorno ai 90 km/h si sentono turbolenze sulle caviglie
Pedane
Poco spazio per i piedi, non si distendono le gambe
Parabrezza
Basso e sportivo, ma ripara poco dall’aria
Intorno ai 90 km/h si sentono turbolenze sulle caviglie
Pedane
Poco spazio per i piedi, non si distendono le gambe
Parabrezza
Basso e sportivo, ma ripara poco dall’aria
Foto e immagini
In sintesi
Per il suo primo scooter (si parla di una intera gamma di mezzi da città in arrivo da Akashi) la Kawasaki ha puntato su un prodotto di media cilindrata, realizzato con la collaborazione di Kymco partendo dalla base (molta buona) del Downtown 300. L’aspetto è aggressivo, con un frontale che ricorda quelli delle sportive Ninja, ma le maggiori attenzioni sono state riservate al comfort: la sella è morbida e imbottita nei posti giusti e i piedi si mettono a terra con sicurezza, grazie alla pedana ben sagomata. Apprezzabili gli ammortizzatori posteriori che fanno un buon lavoro, insieme ai tanti dettagli di qualità come i tubi dell’impianto frenante in treccia metallica, le leve freno regolabili nella distanza dalle manopole e le pedane del passeggero a scomparsa. L’unico appunto va allo sportello che protegge il tappo della benzina: è troppo “leggero”. Il prezzo è corretto: si parte dai 4.730 euro per la versione base, mentre la versione con ABS (che consigliamo a tutti) costa 5.130 euro. In entrambi i casi, per la verniciatura bicolore verde Kawa ci vogliono altri 150 euro.
Come va
Su strada
Ha un’impostazione di guida sportiva, con il manubrio vicino al busto e una posizione “obbligata” delle gambe, perché c’è poco spazio per i piedi. L’accelerazione fluida e poco scorbutica rende il J300 perfetto per qualsiasi percorso. La ciclistica è a punto, così come la distribuzione dei pesi tra avantreno e posteriore: così lo scooter risulta equilibrato e sempre preciso nelle traiettorie a tutte le velocità. Ci è piaciuta anche la frenata, molto decisa se si tirano a fondo le leve e ancora più sicura se si sceglie l’azzeccata e consigliabile versione con ABS che entra solo quando è necessario.
In autostrada
Le prestazioni del monocilindrico e l’ottima stabilità del J300, anche ad alte velocità, permettono di affrontare qualsiasi trasferta autostradale. Migliorabile però la posizione di guida un po’ “bloccata”, con le gambe che non si possono distendere dietro allo scudo, ma la sella morbida aiuta a sopportare il difetto. L’altro problema viene dal parabrezza basso che lascia scoperta la testa: chi viaggia molto dovrà montare quello alto con paramani integrati (optional, costa 137 euro). Dietro lo scudo invece si avvertono un po’ di turbolenze d’aria all’altezza delle caviglie del pilota. Buona l’autonomia grazie ai 13 litri del serbatoio.
In città
Bastano pochi metri per prendere confidenza con il J300 che si dimostra subito ben bilanciato e facile da manovrare. Il motore è fluido nell’erogazione ma capace anche di scatti “brucianti” se si apre con decisione il gas. Le manovre a bassa velocità e da fermo sono facilitate dalla sella a 78 cm d’altezza e dalla pedana svasata che permettono di mettere i piedi a terra con sicurezza, nonché dallo sterzo “abbondante”. Convincono le sospensioni, capaci di incassare buche e pavé meglio di molti concorrenti. Potente e sicura la frenata: i comandi si dosano bene e l’ABS è tarato come si deve.
Ha un’impostazione di guida sportiva, con il manubrio vicino al busto e una posizione “obbligata” delle gambe, perché c’è poco spazio per i piedi. L’accelerazione fluida e poco scorbutica rende il J300 perfetto per qualsiasi percorso. La ciclistica è a punto, così come la distribuzione dei pesi tra avantreno e posteriore: così lo scooter risulta equilibrato e sempre preciso nelle traiettorie a tutte le velocità. Ci è piaciuta anche la frenata, molto decisa se si tirano a fondo le leve e ancora più sicura se si sceglie l’azzeccata e consigliabile versione con ABS che entra solo quando è necessario.
In autostrada
Le prestazioni del monocilindrico e l’ottima stabilità del J300, anche ad alte velocità, permettono di affrontare qualsiasi trasferta autostradale. Migliorabile però la posizione di guida un po’ “bloccata”, con le gambe che non si possono distendere dietro allo scudo, ma la sella morbida aiuta a sopportare il difetto. L’altro problema viene dal parabrezza basso che lascia scoperta la testa: chi viaggia molto dovrà montare quello alto con paramani integrati (optional, costa 137 euro). Dietro lo scudo invece si avvertono un po’ di turbolenze d’aria all’altezza delle caviglie del pilota. Buona l’autonomia grazie ai 13 litri del serbatoio.
In città
Bastano pochi metri per prendere confidenza con il J300 che si dimostra subito ben bilanciato e facile da manovrare. Il motore è fluido nell’erogazione ma capace anche di scatti “brucianti” se si apre con decisione il gas. Le manovre a bassa velocità e da fermo sono facilitate dalla sella a 78 cm d’altezza e dalla pedana svasata che permettono di mettere i piedi a terra con sicurezza, nonché dallo sterzo “abbondante”. Convincono le sospensioni, capaci di incassare buche e pavé meglio di molti concorrenti. Potente e sicura la frenata: i comandi si dosano bene e l’ABS è tarato come si deve.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 143,7 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 16,9 |
0-1000 metri | 32,9 |
0-100 km/h | 9,3 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 14,5 |
1000 metri | 30,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 22,4/16,7 |
Giri al minuto | 7600 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 39 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 17,6 |
Extraurbano | 25,9 |
A 90 km/h | 27,4 |
A 120 km/h | 19 |
Al massimo | 16 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 248 |
Al massimo | 207,7 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 299 |
Cambio | automatico |
Potenza CV(kW)/giri | 28,0(20,3)/7750 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 120/80 - 14" |
Pneumatico posteriore | 150/70 - 13" |
Altezza sella (cm) | 78 |
Peso (kg) | 191 |
Capacità serbatoio (litri) | 13 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
155.50
|
Lunghezza |
228.00
|
Altezza sella |
78.00
|
Kawasaki J 300 2014
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I voti degli utenti
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Commenti
Ehm come mai c'è nella gallery la vespa primavera? Comunque che tristezza vedere uno scooter kawasaki, oltetutto su base (pur buona) kymco. Bello, ma con quel marchio non ce lo vedo proprio...
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Bello comprato fatto 5000 Km.... adesso però nessuno sa dirmi perché si spegne da solo ai bassi regimi , perché non riesce ad indicare esattamente quanta benzina rimane, perché l'accensione diventa impossibile ogni tot in cui la centralina "forse" legge dei dati in maniera errata e rimani in mezzo alla strada senza nessuna anomalia segnalata, per poi improvvisamente dopo circa 30 minuti riaccendersi ... cosi senza motivo ....l'assistenza dice sussurra che sta cercando la soluzione ma ha rimandato la palla alla Kymko....brutta storia ....è come una bella donna ma pazza.....non sai mai come va.... cosa fa.....di una cosa sono certo....ho buttato 5000 €.
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