"Furba" la naked col vestito

Solo fino a una decina di anni fa la maggior parte delle sportive erano come questa Honda CBR 600F: moto veloci e adatte anche alla guida in circuito ma utilizzabili senza troppi problemi anche per muoversi in città e per viaggiare. Con questo modello la Honda è la prima casa motociclista a tornare indietro - dopo un periodo dove le supersportive sono diventate via via più "estreme" - affiancando alla supersportiva CBR 600RR una moto sì sportiva, ma più utilizzabile e adatta anche a piloti senza troppa esperienza.



 

Sotto il vestito è come la nuda

Partendo dall'ultima evoluzione della Hornet, la casa giapponese ha creato una moto "eclettica" con una moderna carena completa e un assetto di guida a metà strada fra quello di una sportiva pura e quello di una naked. Il motore è quello da oltre 100 cavalli della Hornet, più che sufficienti in qualunque situazioni. La Honda CBR 600F è molto ospitale anche per il passeggero e grazie alla protezione della carena, va bene persino per i viaggi di medio-lungo raggio. Le sospensioni sono ampiamente regolabili permettono poi di cucirsi quasi la moto addosso. Guidandola è difficile trovare dei difetti, perchè è veloce, facile e rassicurante. Il prezzo è tutto sommato corretto, vista la qualità generale. Peccato che l'ABS (sempre caldamente consigliato) non sia di serie e compreso nel prezzo della versione base.

Su strada

La Honda CBR 600F è comoda e accogliente, con un manubrio leggermente rialzato e molto spazio in sella. Questa impostazione rende la guida sui percorsi misti particolarmente facile e intuitiva per i neofiti, ma permette allo stesso tempo ai piloti esperti di tenere ritmi decisamente "allegri". Il motore non è un mostro di potenza, ma è molto regolare e riesce a riprendere bene anche con le marce alte. Rispetto alla Hornet da cui deriva, si è sacrificata un po’ di reattività a favore della stabilità in ogni condizione. Ottime le sospensioni pluriregolabili e la frenata (se con ABS/CBS optional).



 

In autostrada

La ciclistica mostra una notevole stabilità anche ad andature elevate, mentre le sospensioni non temono i lunghi curvoni autostradali, né l’asfalto rovinato. La protezione aerodinamica è buona e permette di viaggiare a lungo senza soffrire troppo. Le vibrazioni si sentono, soprattutto ai regimi medio-alti, ma non disturbano. Grazie alle ampie regolazioni, poi, è possibile regolare l’assetto in base al carico, adattandolo all’eventuale passeggero, alle borse e al percorso. 



 

In città

Grazie al manubrio più alto di quello tipico delle supersportive, in città la Honda CBR 600F non è scomoda, neppure nel traffico intenso. Anche la sella bassa e la "vita sottile" della moto aiutano nella guida a bassa velocità, nelle manovre da fermo e quando c’è da mettere i piedi a terra. Le taratura delle sospensioni è abbastanza rigida, ma digerisce senza fatica tombini e pavé. La frizione è morbida, l’impianto frenante non è troppo aggressivo ma per renderlo davvero sicuro dovete investire altri 600 euro e acquistare la versione con ABS e CBS elettronico.