Comoda, facile e frena bene

Su strada

Il motore ha una potenza discreta e un’erogazione lineare, adeguata al tipo di moto: riprende bene fin dai regimi più bassi e permette di viaggiare con un filo di gas senza usare molto il cambio (peraltro sempre preciso negli innesti e silenzioso). L’assetto è morbido, studiato per una guida tranquilla e confortevole. Se si decide di guidare sportivamente vengono fuori i limiti della ciclistica, in particolare della forcella che affonda troppo in frenata. La CBF va fatta scorrere in curva, senza tentare manovre di forza, sennò si scompone. Infastidisce il rivestimento “scivoloso” della sella, specie in frenata.


 

In autostrada

La semicarena che unisce il cupolino al serbatoio è più protettiva di quanto possa sembrare. Anche lo schermo trasparente (regolabile manualmente in altezza) protegge bene tutto il torace, non genera vortici e comunque non interferisce con la visuale. A velocità autostradali le vibrazioni sono praticamente assenti e la ciclistica è stabile e precisa, proprio come deve essere una moto adatta ai viaggi. Lo scarico basso è apprezzato dal passeggero, che non deve patire cotture del fondoschiena e non respira gas di scarico.


 

In città

La CBF è una moto ben bilanciata e maneggevole, malgrado il peso non proprio basso. Inoltre la posizione di guida molto comoda, con le braccia distese, facilita parecchio le manovre e gli slalom tra le auto in coda. Le sospensioni assorbono bene buche e pavé. La frenata nella versione con ABS è quasi perfetta: il sistema interviene solo nelle situazioni d’emergenza, evitando bloccaggi indesiderati delle ruote. Una sicurezza impagabile quando si deve rallentare sul pavé bagnato. Il cambio non soffre con l’uso intenso, mentre la frizione con comando tradizionale a cavo è leggera e modulabile: l’ideale nel traffico.