Honda Africa Twin, viaggia leggera su tutti i terreni
Comoda e costruita con grande cura, va bene per tutti gli usi e se la cava anche in fuoristrada. Il motore non è cattivo ma spinge forte e ha sospensioni di qualità. Sella alta, prezzo ok
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€ 13.200
Pregi
La guida sempre facile e intuitiva, la cura per le finiture e la protezione dall’aria. Bene la frenata, potente ed efficace.
Difetti
La sella è alta, le indicazioni del cruscotto poco leggibili in pieno sole, l’erogazione del motore non troppo grintosa.
Foto e immagini
In sintesi
Era una delle moto più attese del 2016 e alla prova dei fatti non ha deluso gli appassionati: lo si è visto nella settimana di “demo ride” a gennaio e lo dimostrano le immatricolazioni (è già in testa alle vendite). La nuova crossover Honda piace perché è snella e “affilata”, grazie al raffinato motore bicilindrico frontemarcia (compatto e con soluzioni raffinate come la pompa dell’acqua nel carter frizione e i due contralberi che smorzano le vibrazioni). Da vera fuoristrada il telaio a semi-doppia culla in acciaio, simile a quello della moto da gara della Dakar, con sospensioni regolabili: la forcella ha steli da 45 mm e il monoammortizzatore è dotato di un pomello per regolare il precarico molla. La dotazione elettronica di serie comprende l’ABS (disinseribile sulla ruota posteriore) e il controllo di trazione regolabile su 3 livelli. Il cambio è a 6 marce con frizione antisaltellamento, ma c’è anche la versione DCT con cambio a doppia frizione (da 14.050 euro) e modalità di cambiata manuale e automatiche (D normale, Sport su 3 livelli e G da fuoristrada).
Sella alta e regolabile
La posizione di guida è comoda: va bene su strada e anche in piedi in fuoristrada. La sella è regolabile (85 e 87 cm) ma sempre alta, ma optional ce n’è una ribassata di 3 cm (costa 202 euro). I freni hanno dischi a margherita: davanti una coppia da 310 mm con pinze radiali, dietro uno da 256 mm. Le ruote (21” davanti, 18” dietro) sono a raggi con pneumatici, sviluppati appositamente, dotati di camera d’aria. Il prezzo è allineato (verso l’alto) a quello delle concorrenti, e scende a 12.900 euro per la versione con livrea in tinta unita e a 12.400 per quella senza controlli elettronici.
Sella alta e regolabile
La posizione di guida è comoda: va bene su strada e anche in piedi in fuoristrada. La sella è regolabile (85 e 87 cm) ma sempre alta, ma optional ce n’è una ribassata di 3 cm (costa 202 euro). I freni hanno dischi a margherita: davanti una coppia da 310 mm con pinze radiali, dietro uno da 256 mm. Le ruote (21” davanti, 18” dietro) sono a raggi con pneumatici, sviluppati appositamente, dotati di camera d’aria. Il prezzo è allineato (verso l’alto) a quello delle concorrenti, e scende a 12.900 euro per la versione con livrea in tinta unita e a 12.400 per quella senza controlli elettronici.
Come va
Su strada
La posizione di guida naturale mette a proprio agio sin dal primo momento, solo la sella alta può creare problemi a chi non è un gigante. Ottimo anche il motore bicilindrico, ha un’erogazione piena ma non aggressiva: gli “sportivi” potrebbero esserne delusi. Si possono comunque tenere ritmi elevati senza impegno, sfruttandolo soprattutto ai medi regimi (intorno ai 5.000 giri) dove dà il meglio. Proprio la regolarità con cui trasmette i cavalli permette di gestire senza problemi la moto in tutte le situazioni. Sui percorsi con molte curve si apprezzano telaio e sospensioni a punto: nonostante la “ruotona” anteriore da 21 pollici l’agilità è buona, si impostano le curve velocemente e la moto mantiene con precisione le traiettorie impostate. Solo forzando al limite si percepisce qualche leggera perdita di aderenza al posteriore, sempre controllabile. Bene la frenata, ottimamente assistita dall’ABS, potente e gestibile senza difficoltà anche nelle situazioni più impegnative.
In fuoristrada
La nuova Africa Twin se la cava bene su sterrati semplici come sui tratti più impegnativi (montando però gomme adatte). La posizione di guida è corretta anche guidando in piedi: le gambe hanno spazio a sufficienza, la sella è snella e in accelerazione si possono “puntare” le ginocchia sul serbatoio. Le sospensioni di qualità incassano bene buche e avvallamenti, mentre l’erogazione regolare del motore evita il rischio di perdite di aderenza e permette di dosare sempre con precisione il gas. L’Africa Twin comunque non è un “fuscello”: nei tratti più impegnativi il peso si sente tutto, occorre una buona esperienza per riuscire a gestirla sempre con sicurezza.
In autostrada
Si viaggia bene e comodi, la protezione dall’aria è efficace: la carena ripara a dovere anche a velocità “fuorilegge” senza generare fastidiose turbolenza. Va bene anche il parabrezza di serie, ma per i viaggiatori oltre 1,85 metri consigliamo quello maggiorato (optional da 152 euro). La posizione di guida è buona e non stanca, la sella è imbottita il giusto e le vibrazioni contenute. Un optional consigliato per il passeggero sono le pedane comfort (101 euro): sono più grandi e hanno il rivestimento in gomma che manca a quelle di serie.
In città
Non è certo una libellula e la sella alta non aiuta negli spazi ristretti, ma anche in mezzo al traffico l’Africa Twin se la cava bene, grazie al ridottissimo diametro di sterzata (solo 2,5 metri) e al buon bilanciamento, bisogna solo prenderci la mano. In compenso pavé e sanpietrini non danno problemi, le sospensioni assorbono tutte le trappole delle nostre città senza difficoltà. Il controllo di trazione e l’ABS, tarati alla perfezione, vengono in aiuto solo quando servono, permettendo di guidare con tranquillità anche nelle situazioni “difficili”. Bene il cambio, rapido negli innesti e preciso, mentre il motore si gestisce sempre al meglio e non mette in difficoltà nemmeno chi ha poca esperienza.
La posizione di guida naturale mette a proprio agio sin dal primo momento, solo la sella alta può creare problemi a chi non è un gigante. Ottimo anche il motore bicilindrico, ha un’erogazione piena ma non aggressiva: gli “sportivi” potrebbero esserne delusi. Si possono comunque tenere ritmi elevati senza impegno, sfruttandolo soprattutto ai medi regimi (intorno ai 5.000 giri) dove dà il meglio. Proprio la regolarità con cui trasmette i cavalli permette di gestire senza problemi la moto in tutte le situazioni. Sui percorsi con molte curve si apprezzano telaio e sospensioni a punto: nonostante la “ruotona” anteriore da 21 pollici l’agilità è buona, si impostano le curve velocemente e la moto mantiene con precisione le traiettorie impostate. Solo forzando al limite si percepisce qualche leggera perdita di aderenza al posteriore, sempre controllabile. Bene la frenata, ottimamente assistita dall’ABS, potente e gestibile senza difficoltà anche nelle situazioni più impegnative.
In fuoristrada
La nuova Africa Twin se la cava bene su sterrati semplici come sui tratti più impegnativi (montando però gomme adatte). La posizione di guida è corretta anche guidando in piedi: le gambe hanno spazio a sufficienza, la sella è snella e in accelerazione si possono “puntare” le ginocchia sul serbatoio. Le sospensioni di qualità incassano bene buche e avvallamenti, mentre l’erogazione regolare del motore evita il rischio di perdite di aderenza e permette di dosare sempre con precisione il gas. L’Africa Twin comunque non è un “fuscello”: nei tratti più impegnativi il peso si sente tutto, occorre una buona esperienza per riuscire a gestirla sempre con sicurezza.
In autostrada
Si viaggia bene e comodi, la protezione dall’aria è efficace: la carena ripara a dovere anche a velocità “fuorilegge” senza generare fastidiose turbolenza. Va bene anche il parabrezza di serie, ma per i viaggiatori oltre 1,85 metri consigliamo quello maggiorato (optional da 152 euro). La posizione di guida è buona e non stanca, la sella è imbottita il giusto e le vibrazioni contenute. Un optional consigliato per il passeggero sono le pedane comfort (101 euro): sono più grandi e hanno il rivestimento in gomma che manca a quelle di serie.
In città
Non è certo una libellula e la sella alta non aiuta negli spazi ristretti, ma anche in mezzo al traffico l’Africa Twin se la cava bene, grazie al ridottissimo diametro di sterzata (solo 2,5 metri) e al buon bilanciamento, bisogna solo prenderci la mano. In compenso pavé e sanpietrini non danno problemi, le sospensioni assorbono tutte le trappole delle nostre città senza difficoltà. Il controllo di trazione e l’ABS, tarati alla perfezione, vengono in aiuto solo quando servono, permettendo di guidare con tranquillità anche nelle situazioni “difficili”. Bene il cambio, rapido negli innesti e preciso, mentre il motore si gestisce sempre al meglio e non mette in difficoltà nemmeno chi ha poca esperienza.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 202,9 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 12,9 |
0-1000 metri | 24,5 |
0-100 km/h | 4,6 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 13 |
1000 metri | 24,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 87,2/65 |
Giri al minuto | 7412 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 41,6 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 17,6 |
Extraurbano | 20 |
A 90 km/h | 23,7 |
A 120 km/h | 18,2 |
Al massimo | 9,6 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 337 |
Al massimo | 177 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 998 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 95 (69,9)/7500 |
Freno anteriore | doppio disco da 310 mm |
Freno posteriore | disco da 256 mm |
Pneumatico anteriore | 90/90-21" |
Pneumatico posteriore | 150/70-18" |
Altezza sella (cm) | 85/87 |
Peso (kg) | 232 |
Capacità serbatoio (litri) | 18,8 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Honda Africa Twin CRF 1000 L 2016
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