Yamaha MT-09 Y-AMT: la naked ora è “automatica”

Yamaha non è nuova a sistemi di cambio che fanno a meno della frizione, già nel 2006 la FJR 1300 era disponibile con il sistema YCCS che gestiva automaticamente la frizione, lasciando al pilota solo il compito di cambiare i rapporti. Ora la casa di Iwata rilancia con lo Y-AMT (Yamaha Automatic Manual Trasmission) in grado di effettuare da solo anche il cambio delle marce. Il primo modello a montarlo è la naked MT-09, che proprio a inizio anno è stata pesantemente rinnovata. 

Confermatissimo il tre cilindri CP3 di 890 cm³ capace di 119 CV e 93 Nm di coppia massima, inserito in un telaio Deltabox in alluminio, con forcella con steli rovesciati da 41 mm e monoammortizzatore completamente regolabili. Spicca il cruscotto con schermo TFT da 5” che si connette al cellulare, mentre l’avviamento con sistema smart key è un'esclusiva della versione Y-AMT. 

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A differenza della MT-09 con cambio tradizionale, la Y-AMT ha l'avviamento con telecomando Smart Key

Invariato anche il pacchetto di elettronica che comprende piattaforma inerziale, cinque modalità di guida, controllo di trazione (TCS), controllo dell’impennata (Lift control), controllo dello slittamento (SCSR), controllo della frenata della ruota anteriore (BC) e controllo della coppia del motore. Tutti questi sistemi dialogano con la centralina che gestisce i motori elettrici impegnati a sostituire il pedale del cambio e la leva della frizione, di cui la MT-09 Y-AMT è priva. Si tratta di  un sistema poco ingombrante (2,8 kg, che fanno salire il peso complessivo a 196 kg in ordine di marcia) che verrà proposto come alternativa al cambio tradizionale anche su altri modelli della casa di Iwata. La MT-09 con Y-AMT arriverà dai concessionari a ottobre, al prezzo di 11.399 euro nelle stesse colorazioni della MT-09 con cambio tradizionale (Tech Black, Midnight Cyan, Icon Blue).

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Sulla manopola di sinistra scompare la leva della frizione e arrivano due levette con segni + e - per inserire o scalare le marce usando le dita

Come funziona il cambio automatico

Semplice ed efficace il funzionamento del cambio automatico/manuale: spariscono la leva della frizione e il pedale del cambio, sostituiti da due “palette” sulla manopola sinistra che consentono di cambiare rapporto con due dita. In alternativa, premendo un tasto sul blocchetto destro (anche in movimento), si può passare al cambio completamente automatico con due modalità di guida D e D+ (più sportiva ), quest'ultima con una cambiata più “pronta”. La gestione delle 5 mappature (Sport, Street, Rain, Custom 1 e 2 personalizzabili) è libera in manuale mentre con il cambio in modalità automatica non si può usare la mappa Sport più spinta.   

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Chiaro e ben leggibile il cruscotto con schermo a colori da 5 pollici che si connette al cellulare

Il carattere non cambia

Abbiamo avuto a disposizione 300 km fatti di curve, tornati e autostrade per provare lo Y-AMT. Il nuovo sistema richiede un minimo di adattamento, comunque dopo pochi chilometri ci si abitua alla comodità del cambio automatico, imbattibile in città o quando si va a passeggio ma anche piuttosto efficace se si alza il ritmo. 

La partenza gestita dalla frizione automatica è un poco più "nervosa" di quella di un sistema manuale perfettamente a punto, ma una volta in marcia la gestione è praticamente perfetta. Le cambiate sono precise e fulminee nella guida sportiva e la frizione gestisce senza problemi anche le staccate più cattive. L'assenza del pedale del cambio permette di spostarsi su sella e pedane rapidi e reattivi, assumendo una posizione di guida decisamente efficace. 

Parte del merito dell’efficacia del cambio automatico è anche del motore capace di spingere rapidamente fuori curve la MT-09 anche se il sistema automatico tende spesso a inserire una marcia in più. In questo caso però si può intervenire agendo sui comandi al manubrio per inserire o scalare una marcia, restando comunque in modalità automatica. 

Invece chi ama la guida (molto) sportiva può passare al sistema manuale, con cui la MT-09 torna ad essere la nuda “poco educata” di sempre, potendo sfruttare anche il riding mode più sportivo. 

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