Prova Yamaha Tracer 7 GT: ci fai quello che vuoi
È la versione ricca della crossover media di Yamaha. Ha un motore collaudato e una buona dotazione di serie, l'elettronica è basica
Pregi
L’efficacia tra lecurve, il motore potente ma “educato”, la spinta ai bassi regimi, il parabrezza alto e regolabile in marcia
Difetti
Lo scarso allungo agli alti regimi, la mancanza di sistemi di assistenza alla guida, il rivestimento della sella che ha poco grip
Foto e immagini
In sintesi
La Tracer 7 GT di serie offre borse laterali rigide, parabrezza regolabile e sella comfort. Il suo bicilindrico 700 (lo stesso di MT-07 e XSR) è uno dei migliori motori in circolazione, brillante ma “amichevole” tanto da non fare rimpiangere i sistemi di aiuto alla guida (che non ha). Abbiamo rilevato alla ruota una potenza massima di 70,6 CV e una coppia massima di 64 Nm, senza sistemi elettronici di controllo. Le ruote sono entrambe da 17” per offrire un comportamento da vera stradale.
La Tracer GT è pronta per viaggiare ma anche per il tragitto casa-ufficio
I faretti a LED incassati nella carenatura della Tracer offrono un fascio di luce potentissimo, mentre le luci DRL “a sopracciglia” sono sempre ben visibili. Il parabrezza è ampio e regolabile in altezza: il comando si può azionare anche in movimento. Il cruscotto sfrutta uno schermo TFT a colori con doppia grafica (Touring o Street) e offre anche la connessione per lo smartphone. Dietro al cupolino ci sono ben due punti di ricarica facilmente raggiungibili: sulla sinistra una USB tradizionale, sulla destra la presa a 12V. Il cruscotto sfrutta uno schermo TFT a colori con doppia grafica (Touring o Street) e offre anche la connessione per lo smartphone. I comandi a manubrio derivano da quelli dei modelli top di Yamaha. Comoda la rotella sul blocchetto destro per muoversi tra menu e impostazioni.
Il cruscotto sfrutta uno schermo TFT a colori con doppia grafica (Touring o Street) e offre anche la connessione per lo smartphone
La versione GT della Tracer 7 monta una sella comfort con cuciture a contrasto, realizzata abbinan- do schiuma di diversa densità e quindi diversa morbidezza. Le borse rigide da 20 litri ciascuna sono di serie: lo spazio è sufficiente per una vacanza da soli o una gita in coppia. Il terminale di scarico passa sotto al motore ed esce sotto il forcellone per abbassare il baricentro.
Componenti, vernici e accoppiamenti sono molto curati, ma ci sono un po’ di plastiche nere in bella vista.
Le valigie laterali sono di serie
Come va
Molto apprezzata per la sua facilità di gestione (in termini di dimensioni e peso), la Tracer 7 GT è compatta tra le gambe ma accoglie tranquillamente piloti fino al metro e 85. La posizione di guida è comoda, col busto avanti e le gambe piegate il giusto. La sagoma snella aiuta a mettere i piedi a terra. Questa crossover accoglie bene il passeggero: la sella è comoda, le pedane lasciano spazio per i piedi anche con le borse montate e l’imbottitura delle maniglie agevola la presa.
Sui percorsi misti con tante curve la Yamaha è reattiva, grazie alle ruote entrambe da 17”. Anche la ciclistica è davvero a punto, basta guardare la curva per impostare la traiettoria e lanciarsi verso l’uscita. Peccato che manchi il controllo di trazione, molto utile in condizioni di scarso grip (soprattutto per chi ha poca esperienza) per il vigore ai bassi del motore Yamaha, che in compenso manca un po' in allungo.
La frenata è potente, ma sempre ben modulabile: la leva anteriore è regolabile e l’ABS per nulla invasivo. Il cambio è impeccabile, anche la frizione è morbida da azionare. Peccato che non ci sia il cambio elettronico.
La Tracer sembra pensata appositamente per i lunghi trasferimenti: la posizione di guida è rilassata e poco stressante anche dopo ore in sella, mentre le vibrazioni a velocità autostradali sono quasi inesistenti. In particolare la sella è molto comoda e ben imbottita, peccato che con i pantaloni tecnici risulti un po’ scivolosa. Ottima la protezione dall’aria: il parabrezza regolabile in altezza (si può fare anche in movimento) ripara spalle, busto e casco fino a 130 km/h. Manca il cruise control, l'acceleratore è a cavo.
Le crossover in generale se la cavano bene in città, ma questa è davvero al top, grazie al motore brillante, ma anche facile da gestire. L’erogazione è lineare e la frizione morbida non affatica il braccio quando bisogna destreggiarsi nel traffico. Il manubrio stretto e i paramani aperti sono di grande aiuto quando lo spazio per passare è minimo. Ottimo anche il comportamento su buche, dossi e pavé: l’assetto regolabile rimane sempre composto. La cilindrata contenuta si traduce in buoni consumi sia in città sia nell’utilizzo extraurbano.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 200,3 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 12,4 |
0-1000 metri | 23,9 |
0-100 km/h | 3,9 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 13,4 |
1000 metri | 25,4 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 70,6/52,6 |
Giri al minuto | 8.900 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 40,8 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 19,8 |
Extraurbano | 32,0 |
A 90 km/h | 29,1 |
A 120 km/h | 23,4 |
Al massimo | 11,8 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 374,8 |
Al massimo | 188,3 |
Banco prova Dynojet’s 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 689 |
Cambio | a 6 rapporti |
Potenza CV(kW)/giri | 73,4 (54)/8.750 |
Freno anteriore | a doppio disco da 298 mm |
Freno posteriore | a disco da 245 mm |
Pneumatico anteriore | 120/70-17” |
Pneumatico posteriore | 180/55-17” |
Altezza sella (cm) | 83,5 |
Peso (kg) | 203 |
Capacità serbatoio (litri) | 17+4 |
Autonomia (km) | 374,8 |
Velocità massima (km/h) | 200,3 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
145,5
|
Lunghezza |
219,5
|
Altezza sella |
83,5
|
Yamaha Tracer 7 GT 2024
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