Vespa Primavera 50 4t 4V 2014 PariTheBest93
Perché l'ho comprata o provata
Un mezzo per tutta la famiglia, in particolare per mio fratello che aveva appena conseguito la patente AM, ed avevo le idee piuttosto chiare: il vecchio scooter (sempre 50) non lo volevamo riparare poiché “alla frutta”, allora insisto molto per persuadere mio padre per l’ultimo modello di casa piaggio, ovvero la vespa primavera motorizzata con il 50 4T 4V. Con l’incentivo per la rottamazione del nostro usato, è venuta 250€ in meno del prezzo di listino ossia circa 2700€.
Com'è
L’evoluzione dello stile rispetto alla precedente LX è evidente e la fa invecchiare di molto. Il design è inconfondibilmente Vespa ma con quei sapienti richiami al passato e al presente della sua storia, infatti non è raro che la gente per strada la scambi per un modello d’epoca, soprattutto i bambini. Altro richiamo al passato è la strumentazione a “ventaglio” ispirata dalle vespe degli anni 60, ma affiancato da un ben più moderno display LCD che illustra kilometraggio, livello benzina e orologio: tutto si legge bene anche in pieno sole. La carrozzeria, oggi come allora, è in pannelli d’acciaio ed ha molto più fascino della solita plastica. Le uniche plastiche presenti stanno sulla pedana e nel retroscudo sono grezze e di qualità migliorabili visto il prezzo dello scooter, si sporcano e si graffiano piuttosto facilmente. Per il resto lo scooter è molto ospitale sia con il pilota che con il passeggero, anche molto alti (come il sottoscritto) sulla pedana, ingombrata dal tunnel centrale che contiene la batteria, si può caricare tranquillamente lo zaino della scuola meno la classica cassa d’acqua, dove serve un po’ d’attenzione poiché la superficie d’appoggio è ridotta. Il sottosella può ospitare senza problemi un casco jet con visiera, c’è pure un piccolo vano nel retroscudo formato da due tasche poco sfruttabili per la forma irregolare, che si apre spingendo in avanti la chiave d’accensione nel blocchetto anche a motore acceso.
Alla guida
La Vespa è il classico scooter che dopo aver percorso due metri ti fa sentire subito a casa, la facilità di guida è disarmante e si prova una piacevole sensazione di solidità e robustezza! Si sta seduti come su una sedia con busto eretto e gomiti larghi, le ginocchia rimangono lontane dal retroscudo, mentre invece i piedi sono in una posizione un po’ costretta, non c’è alcun riparo dall’aria però non se ne sente la mancanza, volendo si può sempre montare un parabrezza (opzional). Per avviarla c’è lo starter oppure la classica pedivella, in entrambi i casi da coordinare con l’acceleratore tenendo un freno premuto. Lo spunto in partenza è apprezzabile, marcia viene sempre innestata con dolcezza e precisione, ma nonostante la buona potenza (4,3 cv) non è lo scooter giusto per chi vuole percorrere le strade con un filo di gas: in tal caso si fa a gara con le biciclette. Un elemento positivo in comune con queste è la maneggevolezza, davvero unica sulle ruote di 11’’ merito anche dell’ottima distribuzione del peso (un po’ elevato per la categoria), la tentazione di dribblare le auto in coda è quasi irresistibile, le inversioni di marcia un giochetto cosi come pure gli slalom. Molto buone le sospensioni che pur garantendo sempre il giusto assetto, digeriscono bene le buche e le piccole imperfezioni dell’asfalto mentre per i binari del treno e il pavé molto accentuato meglio alleggerire il gas altrimenti si “saltella”. Fuori città emerge la notevole rapidità di inserimento fra le curve, il tempo di un pensiero che già si sta piegando, l’avantreno segue fedelmente la traiettoria impostata mentre sul dritto si apprezza l’ottima stabilità dello scooter a prova di scia di camion e di raffiche di vento in generale, che in pratica incontro sempre! La tenuta di strada è sempre sicura, apprezzabile che le gomme di serie siano delle M+S per garantire aderenza anche d’inverno o sul bagnato, pur essendo utilizzabili tutto l’anno (al contrario delle M+S delle automobili). Aprendo molto il gas il brio si sente in accelerazione, la velocità massima viene interrotta in modo evidente (ma non brusco) a 50km/h di tachimetro si sente che la Vespa vorrebbe andare almeno una quindicina di km/h in più, nemmeno in ripresa e in salita non si fatica troppo, sempre a patto di dare un bel po’ di gas. In due c’è un modesto calo di prestazioni, non si viene troppo penalizzati da un eventuale (e ben trattato) passeggero. Di notte si apprezza il buon fascio di luce della lampada alogena, mentre la strumentazione a sfondo bianco con dispay digitale azzurro è davvero d'effetto! Non convincono del tutto i freni: hanno un comando spugnoso e sono poco incisivi, specie il tamburo al posteriore, in compenso il freno motore è notevole (per via dell’alimentazione a carburatore), guidando “in anticipo” rilasciando gradualmente l’acceleratore permette di ridurre l’azione frenante solo a quando ci si deve arrestare completamente, nel complesso adeguati alle prestazioni (si fa per dire). Nell’uso prolungato si apprezza la trasmissione infaticabile e il confort, solo la sella dopo una buona mezzoretta affatica il fondoschiena, nonostante l’imbottitura soffice. Al momento di parcheggiarla il cavalletto si issa con un minimo sforzo, il consumo è di poco meno di 3,0l/100km ossia oltre 33km/l contenuto ma non da record.
La comprerei o ricomprerei?
Premetto che reputo la categoria 50 sconsigliabile per le sue assurde limitazioni, nonché per il costo della patente AM pari a quello della B, ricomprerei questo scooter con motore 125cc che ha pure qualche dotazione in più. Adesso vediamo pregi e difetti: PROMOSSI: LINEA_ Elegante e senza tempo, convince al primo sguardo ha un fascino inimitabile; GUIDA_ Facile e sicura grazie al buon bilanciamento dei pesi e al telaio sovradimensionato (è lo stesso dei 125 e 150cc); CONFORT_ Non manca spazio né al pilota né al passeggero, l’assorbimento delle asperità è corretto: la Vespa è una piccola gran turismo. BOCCIATI: PREZZO_ È costosa, parte della cifra richiesta va pure all’immagine alla moda, tuttavia c’è comunque qualche dettaglio migliorabile; VERSATILITA’_ Limite fisiologico della classe 50, la velocità massima imposta dal codice rende la vespa adatta solo alla città e alle strade secondarie fuori città, meglio evitare le statali si è solo d’intralcio (e quindi un pericolo).
L'ho guidata perché?
è mia
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Io ho la ET2 50cc carburatore del 1998, che d'estate è la mia salvezza nel caotico traffico di Otranto e dintorni...Un saluto (IloveDR)
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Grazie mille, so che ad Otranto non si può proprio mettere piedi cosi come a Gallipoli, le città più "in" del nostro Salento.
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