Alessandro Falla Garetta

Ho comprato questa moto perchè mi è sempre piaciuta a livello di estetica e la colorazione bianco perlato con serbatoio bicolore nero metallizzato con la riga verde nel mezzo a dividere le due colorazioni mi ha subito colpito. Inoltre un prezzo direi corretto per una naked di media cilindrata anche se la casa di Akashi poteva fare qualcosina di più in termine di comfort e soprattutto nel reparto cicilistica.

Kawasaki Z 750, basta il nome per capire che si sta parlando di una delle naked più di successo e top nelle vendite in Europa dal 2004 ad oggi. 750cc, 106 cv all'albero (92 alla ruota) sono sufficienti per offrire divertimento sia in una gita fuori porta che per fare qualche domenica in pista con gli amici, maneggevole nel traffico cittadino, anche se un po penalizzata dal peso, riesce sempre a sorprendere col suo tiro ai bassi e medi regimi che ti permette di ridurre al minimo l'uso del cambio. Nell'uso cittadino le sospensioni digeriscono bene pavè e fondi sconnessi, un po meno la guida fuori porta...magari anche con la "zavorrina" che costringe a intervenire sul precarico per cercare di ovviare al problema del pompaggio del mono posteriore, sotto tono per qualità e regolazioni. La forcella, sprovvista anch'essa di regolazione della compressione come il mono, è ben piantata a terra e comunica al pilota ogni singola reazione della moto e di conseguenza offre un ottimo feeling in frenata e soprattutto quando si vuole raggiungere il limite nella guida su strada. Il motore spinge forte già dai 4.000 giri/min e in maniera progressiva e senza mai cali di spinta arriva fino a 11.000 giri/min dopo i quali si avverte una leggera flessione. Nel complesso una moto divertente, facile anche per coloro che scendono da uno scooter o si avvicinano per la prima volta a una moto, offerta ad un prezzo abbordabile per molti : 7760 € ( 8360 con ABS)

La moto è stabile, sicura e scende in piega in maniera progressiva, senza mai sorprendere il giudatore, a patto di avere una guida fluida e un pò accentuata di corpo. Quando si tenta di alzare il ritmo si mostra subito l'handicap principale, le sospensioni. Esse sono di qualità troppo modesta per la tipologia di moto e soprattutto la loro taratura, anche andando a modificare i registri di precarico e estensione, rimane sempre troppo morbida per chi cerca una guida con piglio più sportivo, soprattutto per i suoi 228 kg in ordine di marcia. Nel complesso la frenata è ben modulabile ma non incisiva e potente, occorre un impianto con tubi in treccia per far lavorare come si deve le pinze a doppio pistoncino che, con l'effetto polmone dei tubi originali, non riescono sempre a dare il meglio. Di per sè la posizione di guida è comoda e ci si può permettere qualche gitarella domenicale con la propria compagna senza troppi problemi.

E' un modello che ha riscosso molto successo anche dopo il restiling del 2007 quindi si, la ricomprerei a patto di trovare qualche kg di meno e qualche cavallo in più.

è mia