Aprilia RSV Mille 1999 2009 Ceec 91
Perché l'ho comprata o provata
L'avevo acquistata perchè volevo una moto da usare sia in strada sia in pista.
Com'è
Nonostante gli anni è ancora molto bella. Certo, le sportive moderne sono tutta un'altra cosa, piccole e con carene attillate, l'RSV Mille (scritto proprio in lettere) invece da subito sembra più grossa, con l'aggressivo e voluminoso terminale di scarico, una carena ed un cupolino protettivi più di quanto sembri, una sella larga e spaziosa e anche la porzione riservata al passeggero non è striminzita (peccato si debba rinunciare al bellissimo codino monoposto). In sella la sensazione è quella di guidare una vera moto italiana, con tutti i pregi e difetti di queste ultime. Scomoda, il serbatoio lungo fa raggiungere a fatica i lontani semimanubri stretti e spioventi; solo le pedane sono ben posizionate anche per chi, come me supera i 185cm. La visuale dagli specchietti non è granchè e le vibrazioni creano formicolii alle mani dopo solo un centinaio di chilometri. A completare il quadro negativo anche l'elevato sforzo di azionamento di frizione e cambio. Anche la strumentazione, priva di contamarce e indicatore del carburante, si legge male in pieno sole e per utilizzare il "computer di bordo" bisogna premere 5 pulsanti, scomodo.
Un tocco che sa di "vecchio", il manettino per l'aria sul blocchetto di sinistra. Tutto questo, unito ad accoppiamenti di plastiche rivedibili e materiali (come gli adesivi) non di qualità eccelsa, almeno in apparenza, la fanno sembrare poco curata e rifinita.
Alla guida
Una volta fatta l'abitudine con il minimo irregolare e l'aria "da tirare" ad ogni accensione da fredda, si pensa solo a quanto sia efficace fra le curve l'RSV. Nonostante sembri larga e poco agile, un comparto sospensivo di primo livello (con forcelle e ammortizzatore completamente regolabili) e un telaio da riferimento, le permettono fulminei inserimenti in piega e un'eccezionale stabilità anche nei curvoni presi a tutto gas. il motore bicilindrico a V di 60° è scorbutico, scalda e vibra ma è una vera goduria farlo salire di giri e sentirlo urlare, snocciolando tutti i rapporti del veloce cambio. La potenza non è tanta in assoluto ma grazie all'abbondante coppia non lascia mai l'amaro in bocca e permette di dar del filo da torcere alle sportive moderne (soprattutto in tracciati misti). Per avere le migliori risposte dal propulsore bisogna però spremerlo a fondo, con un riscontro negativo sui consumi, sempre elevati. L'impianto frenante Brembo ferma con facilità la moto e non si sente la necessità dell'upgrade effettuato da Aprilia sulla versione "R" con l'adozione delle pinze radiali; al posteriore tende a bloccare.
La protettività è buona anche a velocità autostradali ma la posizione di guida scomoda sconsigliano l'uso turistico; stesso discorso per i tragitticittadini, dove si fanno i conti anche con il ridotto raggio di sterzo e il calore trasmesso dal motore.
La comprerei o ricomprerei?
Non la ricomprerei. O meglio la ricomprerei per utilizzarla solamente in pista. In strada si soffre davvero tanto.
L'ho guidata perché?
è stata mia
Aggiungi un commento