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Prova Honda Transalp 750, tuttofare di alta qualità

Motore potente, ciclistica svelta e peso ridotto: la nuova Transalp 750 è buona davvero per tutto. Va forte su strada e se la cava anche in off-road

Pregi

Pregi

Il prezzo concorrenziale, la ricca dotazione elettronica, il motore potente, l’agilità su strada

Difetti

Difetti

Il parabrezza non regolabile, la scarsa luce a terra, la posizione di guida da stradale e poco adatta alla guida off-road in piedi sulle pedane

In sintesi

Sono passati ben 37 anni da quando arrivò la XL 600 V Transalp, la prima crossover con motore bicilindrico a V di 600 cm3 che sarebbe diventata uno dei maggiori successi della casa nipponica. Nei listini Honda  la Transalp è tornata da un anno, simile all’antenata nella livrea ma tutta nuova, con un motore bicilindrico parallelo di 755 cm3 da 75,4 CV e 69Nm di coppia (rilevati alla ruota): prestazioni al top tra le crossover medie.

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La ciclistica è da off road vera: ruote da 21” e 18”, sospensioni ad ampia escursione (200 mm all'anteriore e 190 mm al posteriore) con forcella a steli rovesciati da 43 mm e monoammortizzatore (dotato di leveraggio progressivo Pro Link), regolabili nel precarico molla. Per regolare il precarico del monoammortizzatore però ci vogliono gli attrezzi: non c’è il classico (e comodissimo) pomello esterno. Migliorabile invece la luce a terra: “appena” 210 mm. 

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Il cruscotto di connette al cellulare che si può gestire anche tramite comandi vocali

La Transalp offre di serie un ricco pacchetto di sistemi elettronici, che comprende acceleratore elettronico, 5 riding mode, 5 livelli di controllo di trazione, 4 livelli di erogazione potenza, 3 livelli di freno motore e 2 livelli di ABS. Il tutto a un prezzo concorrenziale, tra i più bassi della categoria. La qualità costruttiva è da giapponese “vera”: valide componenti, costruzione curata e finiture di qualità. Il terminale di scarico, per esempio, è rifinito con cura e sfoggia fondello e paracalore in alluminio satinato. L'allestimento però è semplice sotto determinati aspetti: il parabrezza non è regolabile (nemmeno con gli attrezzi), ma offre comunque una buona protezione dall’aria al busto. Sulla Transalp troviamo uno schermo TFT da 5”che si connette al cellulare e, rispetto alle concorrenti, permette anche l’attivazione vocale dei comandi tramite interfono. Ottimi i blocchetti al manubrio: su quello di sinistra c’è un pulsante joypad che permette di gestire facilmente i vari sistemi elettronici. Sotto la sella del passeggero c’è il classico “pozzetto” dove si può tenere un piccolo bloccadisco: niente male, soprattutto in confronto ad altre moto della categoria.

Come va

La sella a 85 cm da terra e i fianchi stretti del serbatoio permettono di mettere i piedi a terra con discreta facilità. La Transalp inoltre, nella sua categoria, è quella che offre il migliore “trattamento” al passeggero, per un comfort di bordo più che soddisfacente. La sella è ampia e ben imbottita, lo spazio abbondante, le pedane e gli appigli ampi e ben posizionati. La posizione è ottima per guidare su strada: il pilota è ben inserito “dentro” la moto, col busto eretto e le braccia ben distese. Su strada la Transalp... è una Honda: una moto su cui ci si trova bene subito, facile da guidare e in cui tutto è dove ci si aspetta che sia.

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Fin dai primi metri si apprezza il motore che spinge forte da 2.000 a 10.000 giri, potente ma fluido nell’erogazione. Tra le curve sorprendono invece la maneggevolezza e l’agilità: sembra quasi di guidare una moto stradale o una naked, con ruota anteriore da 19” e posteriore da 17”. Merito dell’eccellente bilanciamento dei pesi, ai vertici della categoria. In off-road invece, pur divertendo, è meno efficace per via della triangolazione manubrio-sella-pedane “da stradale”. Piace la frenata, con pinze ad attacco assiale a doppio pistoncino che hanno un azione progressiva e ben dosabile in ogni situazione. Il cambio è morbido e preciso, la frizione morbida e robusta. Valido il quickshift, disponibile come optional. Il bicilindrico Honda si è rivelato poco assetato, con una media di 24,2 km/l. La Transalp è molto "facile" anche in città, grazie alla sella bassa da terra e alla dotazione elettronica che corre in aiuto del pilota, in caso di necessità. 

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In buona sintesi, la Honda XL750 Transalp ripropone in chiave moderna la formula “rally touring” della Transalp anni '80: una crossover adatta a macinare km nei viaggi “avventurosi” su asfalto e sterrato. 

Rilevamenti

Velocità massima (km/h)195,6
Accelerazionesecondi
0-400 metri11,9
0-1000 metri23,3 
0-100 km/h3,5
Ripresa (da 50 km/h)secondi
400 metri14,3
1000 metri27,4
Potenza massima alla ruota 
CV/kW75,4/56,2
Giri al minuto8100
Frenatametri
Da 100 km/h40,7
Consumikm/l
Autostrada21,4
Extraurbano33,1
A 90 km/h32,7
A 120 km/h24,5
Al massimo9,6
Autonomiakm
A 120 km/h392,2
Al massimo-

 

Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.

 

Dati tecnici

Dati tecnici dichiarati dalla casa

Motore4 tempi bicilindrico
Cilindrata (cm3)755
Cambioa sei marce
Potenza CV(kW)/giri92 (67,5)/9.500
Freno anteriorea doppio disco da 310 mm
Freno posteriorea disco da 256 mm
Pneumatico anteriore90/90-21”
Pneumatico posteriore150/70-18”
Altezza sella (cm)85
Peso (kg)208
Capacità serbatoio (litri)16,9
Autonomia (km)nd
Velocità massima (km/h)195,6
Tempo di consegnaimmediata

Dimensioni rilevate da inSella

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Passo
156.00
Lunghezza
232.50
Altezza sella
85.00
Leggi altro su:
Honda Transalp XL 750 2023
Prezzo Prezzo
10.690
Cilindrata Cilindrata
755
cm3
Peso Peso
204,00
kg
Potenza Potenza
75,40
CV
Velocita Velocità
195,60
km/h
Voto medio
4
Comfort
5
Tenuta di strada
5
Consumo
5
Cambio
4
Vano sottosella
3
Posizione di guida
5
Finiture
4
Prestazioni
5
Freni
4
Sospensioni
3

Honda Transalp XL 750 2023

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