"Divoracurve" a caro prezzo

Le HM 125 sono tra le moto più sognate dai ragazzi. Quest’anno accanto alle versioni con motore 4T sono arrivate, a grande richiesta, anche quelle con motore 2T.



 

Forcella e "mono" regolabili

La HM Derapage Comp in queste pagine è la versione più vicina a una moto da gara persino nella posizione di guida vicina al manubrio per caricare al massimo l’avantreno. Ricca la dotazione di serie: telaio perimetrale e forcellone sono in alluminio, la forcella (con piastre in ergal) a steli rovesciati da 41 mm è regolabile in compressione e ritorno, e lo è anche il monoammortizzatore.



 

Anche con il kit da pista

I freni sono entrambi a margherita (da 290 mm davanti e 220 mm dietro), con pinza anteriore a quattro pistoncini ad attacco radiale. Il motore ha il cilindro in alluminio con riporto al Nicasil (che migliora scorrevolezza e durata). Per chi va in pista è disponibile anche un kit che aumenta la potenza a 27 CV e costa 300 euro, ma non è omologato per l’uso su strada. Tante doti hanno un prezzo... ed è molto salato, a livello di una stradale di media cilindrata.

Su strada

La HM Derapage Comp è una vera “divoracurve”: con una guida d’attacco dà il meglio di sé, scendendo rapida in piega e percorrendo le traiettorie veloce e precisa. Il motore sfodera una discreta grinta, se tenuto su di giri, e anche le sospensioni si comportano bene: unico neo, l’ammortizzatore ha risposte un po’ secche quando si guida al limite. Il comfort è scarso: quando pianificate una gita, prevedete delle soste per prendere fiato.


 

In città

Buche e pavé si sentono parecchio: le sospensioni sportive non apprezzano le strade rovinate. In compenso l’agilità è molto buona, grazie anche al peso ridotto (106 kg) che permette di manovrare senza problemi anche a bassa velocità. Il cambio va usato spesso per tenere il motore “allegro”, fortunatamente è preciso e rapido negli innesti. Sempre sicura la frenata: la pinza radiale davanti è potente è ben dosabile.



 

In pista

Per godersela a fondo, la HM Derapage Comp va guidata con precisione, scegliendo bene le marce per evitare che il piccolo 2T scenda troppo di giri: la potenza è solo “in alto”. La frenata è ottima, il disco anteriore non accusa lo stress neanche dopo ripetute pinzate e rimane sempre perfettamente modulabile. Anche la ciclistica è OK, non va in crisi nemmeno nelle pieghe al limite con le pedane che arrivano a sfiorare l’asfalto. Il motore spinge bene e senza esitazioni: se poi si lascia la strada e si monta il kit da 27 CV, la Derapage può dimostrare veramente quello che vale... e il divertimento è garantito.