Aeon Elite 400, sportivo ma comodo
Costruito con cura e componenti di qualità, l’Elite ha dimensioni importanti ma se la cava bene anche in città. ABS di serie, prezzo interessante
Image
€ 5.299
Pregi
Dotazioni e finiture sono di ottima qualità e c’è tutto quello che ci si aspetta da uno scooter premium
Difetti
Il motore è potente ma la velocità massima è appena sufficiente per la guida in autostrada. Il cavalletto centrale è difficile da azionare, meglio usare il laterale
Foto e immagini
In sintesi
Accanto ai quad (di cui è tra i maggiori produttori), Aeon propone scooter caratterizzati da un rapporto qualità-prezzo interessante nella migliore tradizione taiwanese. L’abbiamo “toccata con mano” anche nell’Elite 400 della nostra prova: un midiscooter di impostazione sportiva ma comodo, ben costruito e con dotazioni di prima qualità. Questa versione 400 deriva dal precedente 350, irrobustito nella ciclistica per sopportare l’aumento di potenza del monocilindrico di cubatura superiore. Molto spazioso e comodo, può affrontare trasferte autostradali impegnative, ma se la cava più che bene anche in città nel traffico.
Curato nei dettagli
La qualità costruttiva si ritrova anche nei particolari: le luci diurne sono a led, la strumentazione sfoggia un display a colori, persino lo sportello del tappo della benzina, pur essendo di plastica “economica”, chiude con precisione. Ciclistica e freni sono da scooter sportivo: forcella telescopica con steli da 35 mm, due ammortizzatori regolabili con escursione di 85 mm e una coppia di dischi da 256 mm comandati da un impianto ABS valido e poco invasivo. Il motore da 22,2 CV ha un ottimo spunto a tutte le velocità, l’autonomia è elevata grazie al serbatoio da quasi 12 litri.
Curato nei dettagli
La qualità costruttiva si ritrova anche nei particolari: le luci diurne sono a led, la strumentazione sfoggia un display a colori, persino lo sportello del tappo della benzina, pur essendo di plastica “economica”, chiude con precisione. Ciclistica e freni sono da scooter sportivo: forcella telescopica con steli da 35 mm, due ammortizzatori regolabili con escursione di 85 mm e una coppia di dischi da 256 mm comandati da un impianto ABS valido e poco invasivo. Il motore da 22,2 CV ha un ottimo spunto a tutte le velocità, l’autonomia è elevata grazie al serbatoio da quasi 12 litri.
Come va
su strada
La posizione di guida è insolita: il manubrio molto vicino al busto costringe a viaggiare con la schiena dritta. Se però si prova a distendere le gambe sulle lunghe pedane inclinate dietro lo scudo, il manubrio arretrato rende più facile il controllo dello scooter. La sella è alta da terra e piuttosto larga nella parte centrale: se si è sotto il metro e 70 non è facile appoggiare i piedi a terra. Il motore parte senza strappi e spinge da quando entra in coppia (sopra i 5000 giri) in modo vigoroso e costante fino alla massima velocità. L’erogazione è lineare e non si avvertono vibrazioni a nessuna andatura. Ottima la tenuta di strada: la ciclistica ben fatta rende l’Elite equilibrato quando si guida con un filo di gas, ma stabile anche nelle curve veloci e ad andature più “allegre”. La frenata è decisa ma ben modulabile, l’ABS che agisce sui due grandi dischi interviene solo quando è necessario. Interessanti i consumi soprattutto fuori città, a patto di non alzare troppo il ritmo.
in autostrada
Lo spazio abbondante e la sella comoda per pilota e passeggero permettono di affrontare con l’Elite 400 anche viaggi piuttosto impegnativi, facilitati anche dall’autonomia garantita dal serbatoio che contiene quasi 12 litri di carburante. Meglio però evitare di viaggiare sempre a 130 km/h, perché a queste andature il motore gira al massimo e l’autonomia si riduce notevolmente. Ad andatura più basse inoltre si può contare su uno spunto sufficiente per effettuare sorpassi in tutta sicurezza. Parlando di comfort, lo scudo bello largo offre una buona protezione alle gambe, mentre il parabrezza dal taglio sportivo devia l‘aria sopra al casco, ma essendo stretto lascia scoperte le spalle. L’aerodinamica comunque è ben studiata: non ci sono vortici né vibrazioni, neanche viaggiando nella scia dei camion. La posizione arretrata del manubrio invece alla lunga affatica le braccia, anche se si sceglie una posizione di guida rilassata con le gambe distese dietro lo scudo.
in città
A dispetto delle dimensioni e del peso elevato (che comunque si sente solo nelle manovre da fermo), l’Elite si trova a proprio agio anche nel traffico. Il lungo interasse disturba un po’ negli slalom tra le auto, ma l’ottimo bilanciamento e la spinta del motore ai bassi permette di levarsi velocemente d’impaccio nei passaggi “difficili”. La sella alta e larga rende un po’ difficile appoggiare i piedi a terra, ma vengono in aiuto le pedane strette nella parte centrale. Ben calibrate le sospensioni, malgrado l’assetto sportivo assorbono bene buche e pavé senza trasmettere vibrazioni al pilota. Ottimi anche i freni che rispondono con prontezza ai comandi e l’ABS, indispensabile in caso di pioggia per controllare i 190 kg dello scooter. La capacità di carico sulla pedana non è granché, ma c’è spazio in abbondanza nel vano sottosella. Un consiglio: in parcheggio utilizzate il cavalletto laterale, quello centrale è pesante da azionare.
La posizione di guida è insolita: il manubrio molto vicino al busto costringe a viaggiare con la schiena dritta. Se però si prova a distendere le gambe sulle lunghe pedane inclinate dietro lo scudo, il manubrio arretrato rende più facile il controllo dello scooter. La sella è alta da terra e piuttosto larga nella parte centrale: se si è sotto il metro e 70 non è facile appoggiare i piedi a terra. Il motore parte senza strappi e spinge da quando entra in coppia (sopra i 5000 giri) in modo vigoroso e costante fino alla massima velocità. L’erogazione è lineare e non si avvertono vibrazioni a nessuna andatura. Ottima la tenuta di strada: la ciclistica ben fatta rende l’Elite equilibrato quando si guida con un filo di gas, ma stabile anche nelle curve veloci e ad andature più “allegre”. La frenata è decisa ma ben modulabile, l’ABS che agisce sui due grandi dischi interviene solo quando è necessario. Interessanti i consumi soprattutto fuori città, a patto di non alzare troppo il ritmo.
in autostrada
Lo spazio abbondante e la sella comoda per pilota e passeggero permettono di affrontare con l’Elite 400 anche viaggi piuttosto impegnativi, facilitati anche dall’autonomia garantita dal serbatoio che contiene quasi 12 litri di carburante. Meglio però evitare di viaggiare sempre a 130 km/h, perché a queste andature il motore gira al massimo e l’autonomia si riduce notevolmente. Ad andatura più basse inoltre si può contare su uno spunto sufficiente per effettuare sorpassi in tutta sicurezza. Parlando di comfort, lo scudo bello largo offre una buona protezione alle gambe, mentre il parabrezza dal taglio sportivo devia l‘aria sopra al casco, ma essendo stretto lascia scoperte le spalle. L’aerodinamica comunque è ben studiata: non ci sono vortici né vibrazioni, neanche viaggiando nella scia dei camion. La posizione arretrata del manubrio invece alla lunga affatica le braccia, anche se si sceglie una posizione di guida rilassata con le gambe distese dietro lo scudo.
in città
A dispetto delle dimensioni e del peso elevato (che comunque si sente solo nelle manovre da fermo), l’Elite si trova a proprio agio anche nel traffico. Il lungo interasse disturba un po’ negli slalom tra le auto, ma l’ottimo bilanciamento e la spinta del motore ai bassi permette di levarsi velocemente d’impaccio nei passaggi “difficili”. La sella alta e larga rende un po’ difficile appoggiare i piedi a terra, ma vengono in aiuto le pedane strette nella parte centrale. Ben calibrate le sospensioni, malgrado l’assetto sportivo assorbono bene buche e pavé senza trasmettere vibrazioni al pilota. Ottimi anche i freni che rispondono con prontezza ai comandi e l’ABS, indispensabile in caso di pioggia per controllare i 190 kg dello scooter. La capacità di carico sulla pedana non è granché, ma c’è spazio in abbondanza nel vano sottosella. Un consiglio: in parcheggio utilizzate il cavalletto laterale, quello centrale è pesante da azionare.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 17,3 |
0-1000 metri | 34,2 |
0-100 km/h | 10,3 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 15,1 |
1000 metri | 31,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 22,2/16,6 |
Giri al minuto | 7299 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 43,30 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 18,6 |
Extraurbano | 22,6 |
A 90 km/h | 27,1 |
A 120 km/h | 20,8 |
Al massimo | 18,0 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 245 |
Al massimo | 212 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 346 |
Cambio | automatico |
Potenza CV(kW)/giri | 32,6(24)/7500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 15" |
Pneumatico posteriore | 140/70 - 15" |
Altezza sella (cm) | 80 |
Peso (kg) | 180 |
Capacità serbatoio (litri) | 13,5 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
155.00
|
Lunghezza |
225.30
|
Altezza sella |
80.00
|
Aeon Elite 400i 2016
Ti piace questa moto?
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle moto qui sopra per valutare questa moto.
I voti degli utenti
Voto medio
0
0
voti
Aggiungi un commento
Commenti
Potenza ridicola e prestazioni modeste da 250. Non so come potiate definire sportivo un giocattolo del genere. Xciting 400i tutt'altra storia....
- Accedi o registrati per poter commentare