Crossover 2022, tutte le novità attese per il prossimo anno
Il segmento più apprezzato degli ultimi anni si appresta a sfornare una serie di novità che potrebbero modificare le gerarchie di mercato oltre che rimpolpare una scelta già ai massimi livelli. Che cosa dovremo aspettarci? Ecco una bella carrellata di possibili novità
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Spy
Il segmento delle crossover è senza dubbio il più florido di questi ultimi due anni. Se la maxi BMW R GS è stata la regina incontrastata per parecchi anni, il trono ora è in mano alla piccola Benelli TRK 502, una crossover dal prezzo decisamente più basso, specifiche meno raffinate ma dall’immagine e dalla scheda tecnica perfette per per fare colpo. Quest’anno, pare proprio che le novità più interessanti andranno a posizionarsi nella cilindrata che unisce GS e TRK, vale a dire tra 600 e 800 cm3, perfetti per godere delle qualità da viaggiatrice di questa tipologia di moto, senza però risultare ingombranti sia in termini di prestazioni, sia di costi. Ma cosa arriverà nel 2022? Noi abbiamo deciso di fare una minicarrellata di ciò che potrebbe essere già certo e modelli di cui si parla ma che scopriremo, se ci saranno, solo questo autunno. Vediamole insieme.
CF Moto 800
Annunciata più di un anno fa, l’ormai attesissima e chiacchieratissima 800MT di CFMoto è stata presentata in Cina qualche mese fa e ora, dovrebbe debuttare anche in Europa, presumibilmente a 2022 inoltrato. Frutto della collaborazione siglata tra CFMoto e KTM, la 800MT sfoggia il bicilindrico parallelo austriaco LC8c "790" preso in prestito dalle “vecchie” 790 Duke e Adventure da 94 CV di potenza massima e 77 Nm di coppia. Il telaio è un tubolare in acciaio, anch’esso di derivazione KTM, le sospensioni sono KYB e i freni (pinze radiali a quattro pistoncini all'anteriore) sono J.Juan. Il tutto per un peso complessivo di 231 kg che sale a 248 kg con valigie - e le relative staffe - in alluminio. Completo il comparto elettronico: oltre all'ABS cornering e al controllo della trazione, ci sono anche il ride-by-wire - inevitabile, dato il motore derivato da KTM - e molteplici modalità di guida, il cruise control, le manopole e la sella riscaldate, il navigatore satellitare integrato nel display a colori da 7 pollici, l’accensione senza chiave e, insolita, una funzione abbagliante automatica per i fari. Si preannuncia parecchio interessante anche il prezzo…
Suzuki V-Strom 650
Invariata per il 2021, la Suzuki V-Strom 650 potrebbe tornare nel 2022 rivoluzionata e dotata del nuovo bicilindrico parallelo su cui la Casa di Hamamatsu lavora ormai da tempo. Quello di Suzuki - va ricordato - è un progetto di lunga durata, accennato per la prima volta nel lontano 2013 con la presentazione della "Recursion", concept bike turbocompressa spinta dal bicilindrico parallelo SOHC da 588 cm3 e 100 CV. Due anni dopo è arrivato l’XE7, ancora turbocompresso ma con cilindrata aumentata a 700 cm3. Che cosa ci si aspetta da lei? Beh, senza dubbio prestazioni più elevate del modello attuale e una piattaforma elettronica più completa
Honda Transalp 800/850
Inutile girarci intorno, la Transalp 800 (o 850) sarà una delle moto più attese dell’anno. “Chiaccherata" da molti mesi, questo modello se confermato andrà ad ampliare l'offerta crossover con una moto più semplice e gestibile della maxi Africa Twin. La moto, secondo quanto riportato dalle gole profonde giapponesi sarebbe persino già pronta da tempo (nella foto un rendering su base NC750) ma la sua presentazione è slittata a causa della pandemia. Ora però sembra proprio che i tempi siano maturi e, complice un miglioramento delle condizioni grazie all'inizio delle campagne vaccinali, Honda potrebbe programmare la presentazione della moto già entro la fine del 2021. Su di lei le informazioni sono poche, stando a quanto trapelato negli scorsi mesi Honda sarebbe partita dalla NC750 sviluppando un modello con ruota anteriore da 21 pollici che porterebbe il mitico marchio Transalp. Secondo le fonti, Honda vorrebbe proporre una moto “semplice”, e più economica della CRF 1100L, ma comunque in grado di affrontare anche percorsi in offroad. Se così fosse, il bicilindrico in linea dovrebbe crescere di cilindrata (raggiungendo almeno gli 800 cm3 ) e salire anche con le prestazioni.
Kawasaki Versys 650
In questo caso, a fare rumore è il silenzio dietro questo modello. Invariata ormai da tempo, la Versys è senza dubbio uno dei modelli più longevi del listino Kawasaki e un suo restyling profondo potrebbe significare un rientro in grande stile della casa di Akashi dentro l’arena delle crossover. Succederà davvero? Per saperne di più non ci resta che attendere il prossimo EICMA!
BMW R 1300 GS
Si tratta di una delle certezze di quest’anno, dato che è stata già paparazzata. La nuova GS cresce di cilindrata e dalle foto notiamo subito delle modifiche estetiche evidenti: il nuovo muso, più compatto e senza l’ormai inconfondibile gruppo ottico asimmetrico. Non solo: mantenendo il focus sulla parte anteriore della moto, notiamo anche la presenza del radar per la gestione del Cruise control adattivo, così come già visto sulla sorella R 1250 RT. Da un’immagine in particolare notiamo anche la presenza di un nuovo ed assai più ampio cruscotto TFT a colori “nascosto” dietro un parabrezza di dimensioni sostanzialmente invariate.
Il telaio, per esempio, pur rimanendo il classico traliccio in tubi d’acciaio abbinato alle insostituibili sospensioni Telelever e Paralever, si modifica nelle proporzioni soprattutto nella zona centrale e in quella posteriore, contribuendo a snellire (almeno a colpo d’occhio) la nuova GS. Il motore infine sarà a fasatura variabile e soprattutto crescerà di cilindrata per meglio adattarsi (senza perdere coppia o potenza) alle normative Euro 5+ già decise per il 2024.
Ducati Desert X
Chi si ricorda di questo gioiellino formato concept che Ducati presentò a EICMA 2019? La Scrambler Desert X si distingue per la semicarenatura e il serbatoione da deserto, per la sella piccola e il parafango grande, il paracoppa e lo scarico basso con silenziatore a barilotto. La livrea richiama quella delle Cagiva che, con il motore Ducati, correvano (e vincevano) le Dakar africane. In questo caso però, sotto le carene, pulsa un ben più performante e muscolosa 1100 cm3.
Arriverà in produzione? Difficile dirlo ma… mai dire mai. Per restare in casa Ducati, arriverà un’altra maxicrossover, vale a dire la versione Pikes Peak della Multistrada V4. Un classico della famiglia Multistrada, zeppo di accessori “da gara”, in ricordo di una competizione che, dopo la morte di Carlin Dunne, è stata chiusa alle due ruote.
CF Moto 800
Annunciata più di un anno fa, l’ormai attesissima e chiacchieratissima 800MT di CFMoto è stata presentata in Cina qualche mese fa e ora, dovrebbe debuttare anche in Europa, presumibilmente a 2022 inoltrato. Frutto della collaborazione siglata tra CFMoto e KTM, la 800MT sfoggia il bicilindrico parallelo austriaco LC8c "790" preso in prestito dalle “vecchie” 790 Duke e Adventure da 94 CV di potenza massima e 77 Nm di coppia. Il telaio è un tubolare in acciaio, anch’esso di derivazione KTM, le sospensioni sono KYB e i freni (pinze radiali a quattro pistoncini all'anteriore) sono J.Juan. Il tutto per un peso complessivo di 231 kg che sale a 248 kg con valigie - e le relative staffe - in alluminio. Completo il comparto elettronico: oltre all'ABS cornering e al controllo della trazione, ci sono anche il ride-by-wire - inevitabile, dato il motore derivato da KTM - e molteplici modalità di guida, il cruise control, le manopole e la sella riscaldate, il navigatore satellitare integrato nel display a colori da 7 pollici, l’accensione senza chiave e, insolita, una funzione abbagliante automatica per i fari. Si preannuncia parecchio interessante anche il prezzo…
Suzuki V-Strom 650
Invariata per il 2021, la Suzuki V-Strom 650 potrebbe tornare nel 2022 rivoluzionata e dotata del nuovo bicilindrico parallelo su cui la Casa di Hamamatsu lavora ormai da tempo. Quello di Suzuki - va ricordato - è un progetto di lunga durata, accennato per la prima volta nel lontano 2013 con la presentazione della "Recursion", concept bike turbocompressa spinta dal bicilindrico parallelo SOHC da 588 cm3 e 100 CV. Due anni dopo è arrivato l’XE7, ancora turbocompresso ma con cilindrata aumentata a 700 cm3. Che cosa ci si aspetta da lei? Beh, senza dubbio prestazioni più elevate del modello attuale e una piattaforma elettronica più completa
Honda Transalp 800/850
Inutile girarci intorno, la Transalp 800 (o 850) sarà una delle moto più attese dell’anno. “Chiaccherata" da molti mesi, questo modello se confermato andrà ad ampliare l'offerta crossover con una moto più semplice e gestibile della maxi Africa Twin. La moto, secondo quanto riportato dalle gole profonde giapponesi sarebbe persino già pronta da tempo (nella foto un rendering su base NC750) ma la sua presentazione è slittata a causa della pandemia. Ora però sembra proprio che i tempi siano maturi e, complice un miglioramento delle condizioni grazie all'inizio delle campagne vaccinali, Honda potrebbe programmare la presentazione della moto già entro la fine del 2021. Su di lei le informazioni sono poche, stando a quanto trapelato negli scorsi mesi Honda sarebbe partita dalla NC750 sviluppando un modello con ruota anteriore da 21 pollici che porterebbe il mitico marchio Transalp. Secondo le fonti, Honda vorrebbe proporre una moto “semplice”, e più economica della CRF 1100L, ma comunque in grado di affrontare anche percorsi in offroad. Se così fosse, il bicilindrico in linea dovrebbe crescere di cilindrata (raggiungendo almeno gli 800 cm3 ) e salire anche con le prestazioni.
Kawasaki Versys 650
In questo caso, a fare rumore è il silenzio dietro questo modello. Invariata ormai da tempo, la Versys è senza dubbio uno dei modelli più longevi del listino Kawasaki e un suo restyling profondo potrebbe significare un rientro in grande stile della casa di Akashi dentro l’arena delle crossover. Succederà davvero? Per saperne di più non ci resta che attendere il prossimo EICMA!
BMW R 1300 GS
Si tratta di una delle certezze di quest’anno, dato che è stata già paparazzata. La nuova GS cresce di cilindrata e dalle foto notiamo subito delle modifiche estetiche evidenti: il nuovo muso, più compatto e senza l’ormai inconfondibile gruppo ottico asimmetrico. Non solo: mantenendo il focus sulla parte anteriore della moto, notiamo anche la presenza del radar per la gestione del Cruise control adattivo, così come già visto sulla sorella R 1250 RT. Da un’immagine in particolare notiamo anche la presenza di un nuovo ed assai più ampio cruscotto TFT a colori “nascosto” dietro un parabrezza di dimensioni sostanzialmente invariate.
Il telaio, per esempio, pur rimanendo il classico traliccio in tubi d’acciaio abbinato alle insostituibili sospensioni Telelever e Paralever, si modifica nelle proporzioni soprattutto nella zona centrale e in quella posteriore, contribuendo a snellire (almeno a colpo d’occhio) la nuova GS. Il motore infine sarà a fasatura variabile e soprattutto crescerà di cilindrata per meglio adattarsi (senza perdere coppia o potenza) alle normative Euro 5+ già decise per il 2024.
Ducati Desert X
Chi si ricorda di questo gioiellino formato concept che Ducati presentò a EICMA 2019? La Scrambler Desert X si distingue per la semicarenatura e il serbatoione da deserto, per la sella piccola e il parafango grande, il paracoppa e lo scarico basso con silenziatore a barilotto. La livrea richiama quella delle Cagiva che, con il motore Ducati, correvano (e vincevano) le Dakar africane. In questo caso però, sotto le carene, pulsa un ben più performante e muscolosa 1100 cm3.
Arriverà in produzione? Difficile dirlo ma… mai dire mai. Per restare in casa Ducati, arriverà un’altra maxicrossover, vale a dire la versione Pikes Peak della Multistrada V4. Un classico della famiglia Multistrada, zeppo di accessori “da gara”, in ricordo di una competizione che, dopo la morte di Carlin Dunne, è stata chiusa alle due ruote.
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