Aprilia 2021: quali novità in arrivo?
Novità vere o presunte, disegni tecnici, nomi e progetti registrati, prototipi marcianti, c'è così tanta carne al fuoco che si rischia di perdersi qualcosa tra le novità che bollono in pentola a Noale. Facciamo il punto per quanto riguarda quello che possiamo aspettarci nel prossimo futuro da Aprilia
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EICMA quest'anno è saltata, ma nel 2021 le case mostreranno tante novità, in assenza dell'appuntamento milanese, che era una data obbligata per far vedere al grande pubblico i nuovi modelli, fare previsioni è un po' più complicato, ma qualche idea ce l'abbiamo... Cominciamo con Aprilia, la casa di Noale punta tutto sul nuovo motore bicilindrico parallelo 660 che darà vita a una nuova gamma.
RS 660 già bella e pronta
Aprilia ha ripreso i collaudi della sua RS 660 che dovrebbe debuttare già a fine anno, ecco puntuali le prime foto, finite su alcuni gruppi facebook, della nuova sportiva di Noale che promette di portare una ventata di novità a un segmento ultimamente piuttosto immobile.
La vera grande novità che si nota nell'esemplare qui sotto (sorpreso durante un test di collaudo) è la presenza di un faretto circolare nel centro del cupolino, un dettaglio fino ad ora inedito, almeno stando a quanto avevamo visto a EICMA, inedite pure le frecce integrate negli specchietti. Insomma tutto fa sospettare che potrebbe trattarsi un'ulteriore versione e che quindi la famiglia delle RS660 sarà formata almeno da due modelli.
Per quanto riguarda il resto, invece, è tutto confermato, a partire dal motore, un bicilindrico parallelo da 660 cm3 dotato di distribuzione bialbero e fasatura a 270° derivato dal raffinato V4 della RSV4 e capace di erogare 100 CV. Numeri di tutto rispetto, se si considera che il peso totale si ferma a soli 169 kg.
Non dovrebbero esserci sorprese anche per quanto riguarda la ciclistica, particolarmente raffinata: telaio e forcellone (asimmetrico) sono in alluminio, mentre forcella da 41 mm (Kayaba) e monoammortizzatore sono regolabili.
Tuono 660 pronta ad arrivare
Ci si attende la versione definitiva della naked Tuono vista come prototipo al salone di Milano, una stradale leggera e facile con 94 CV e tecnologia da superbike di fascia alta; ABS cornering, controllo dell'impennata, engine brake control (cioè il sistema per il controllo del freno motore) e diverse mappature. Chicche insomma che raramente si trovano su modelli sotto i 100 CV. Come per la RS660, anche la Tuono promette di essere una moto agile e facile da guidare (sarà disponibile anche una versione a 48 CV per patente A2), capace di divertire parecchio sulle strade di tutti i giorni.
Tuareg prototipo quasi definitivo?
Ccon molta probabilità potremo vedere il prototipo semidefinitivo della crossover "Tuareg 660", erede dello storico modello di fine Anni 80 che dovrebbe segnare il ritorno della casa italiana nel mondo delle enduro stradali di media cilindrata, posto lasciato "scoperto" dall'uscita di listinp della Pegaso 650 nel 2011. Da quel che si era intravisto lo scorso EICMA (il prototipo era nascosto in una teca riempita di vegetazione che lo ascondeva quasi completamente), la nuova endurona con la Pegaso non dovrebbe avere nulla a che vedere, visto che la moda del momento è quella di puntare su delle crossover da fuoristrada, con sospensioni a lunga escursione, pneumatici dal taglio off-road e con ruote dalle misure più enduristiche che stradali.
Aprilia RSV4 nuova aerodinamica?
La SBK di Noale potrebbe evolovere pesantemente, girano online infatti dei brevetti Aprilia (come quello qui sotto) che fanno vedere nuovi studi per l'aerodinamica, in questo caso abbastanza aria di raffreddamento per i radiatori limitando la resistenza all'avanzamento. La posizione tradizionale del radiatore, tra il motore e la ruota anteriore, rappresenta un compromesso poco soddisfacente in termini di sezione frontale e aerodinamica. Il flusso d'aria che raggiunge il radiatore è abbondante, ma inevitabilmente disturbato dalla ruota anteriore. Il radiatore perciò deve essere costruito più grande e quindi più pesante di quanto potrebbe essere fatto contando su un flusso d'aria più pulito. L'idea di Aprilia, chiaramente illustrata nel suo nuovo brevetto, è quella di avanzare i condotti di "aspirazione" dell'aria del radiatore sulla ruota anteriore in modo da "pescare" un flusso d'aria più pulito.
Clicca qui per saperne di più sulla Tuono 660
Clicca qui per saperne di più sulla RS 660.
Clicca qui per la RSV4 my 2021.
Insomma, di carne al fuoco Aprilia ne ha davvero tanta e bisogna stare attenti a non bruciarla, visto che con soprattutto sui tre bei "gioiellini" 660, la casa italiana si gioca parte del suo futuro. Le moto di media cilindrata stanno tornando in auge perché meno impegnative delle maxi sia a livello economico sia dal punto di vista della loro fruibilità e accessibilità anche a chi non è per forza un motociclista esperto. Insomma, la RS 660, la Tuono 660 e la probabile Tuareg 660 sono le moto con cui Aprilia deve tornare a "fare i numeri". La casa di Noale ha sia le competenze tecniche sia tecnologiche (poche moto si guidano bene come le Aprilia e possono contare su un pacchetto elettronico così sofisticato) per far sì che queste moto diventino un possibile riferimento nel futuro prossimo.
RS 660 già bella e pronta
Aprilia ha ripreso i collaudi della sua RS 660 che dovrebbe debuttare già a fine anno, ecco puntuali le prime foto, finite su alcuni gruppi facebook, della nuova sportiva di Noale che promette di portare una ventata di novità a un segmento ultimamente piuttosto immobile.
La vera grande novità che si nota nell'esemplare qui sotto (sorpreso durante un test di collaudo) è la presenza di un faretto circolare nel centro del cupolino, un dettaglio fino ad ora inedito, almeno stando a quanto avevamo visto a EICMA, inedite pure le frecce integrate negli specchietti. Insomma tutto fa sospettare che potrebbe trattarsi un'ulteriore versione e che quindi la famiglia delle RS660 sarà formata almeno da due modelli.
Per quanto riguarda il resto, invece, è tutto confermato, a partire dal motore, un bicilindrico parallelo da 660 cm3 dotato di distribuzione bialbero e fasatura a 270° derivato dal raffinato V4 della RSV4 e capace di erogare 100 CV. Numeri di tutto rispetto, se si considera che il peso totale si ferma a soli 169 kg.
Non dovrebbero esserci sorprese anche per quanto riguarda la ciclistica, particolarmente raffinata: telaio e forcellone (asimmetrico) sono in alluminio, mentre forcella da 41 mm (Kayaba) e monoammortizzatore sono regolabili.
Tuono 660 pronta ad arrivare
Ci si attende la versione definitiva della naked Tuono vista come prototipo al salone di Milano, una stradale leggera e facile con 94 CV e tecnologia da superbike di fascia alta; ABS cornering, controllo dell'impennata, engine brake control (cioè il sistema per il controllo del freno motore) e diverse mappature. Chicche insomma che raramente si trovano su modelli sotto i 100 CV. Come per la RS660, anche la Tuono promette di essere una moto agile e facile da guidare (sarà disponibile anche una versione a 48 CV per patente A2), capace di divertire parecchio sulle strade di tutti i giorni.
Tuareg prototipo quasi definitivo?
Ccon molta probabilità potremo vedere il prototipo semidefinitivo della crossover "Tuareg 660", erede dello storico modello di fine Anni 80 che dovrebbe segnare il ritorno della casa italiana nel mondo delle enduro stradali di media cilindrata, posto lasciato "scoperto" dall'uscita di listinp della Pegaso 650 nel 2011. Da quel che si era intravisto lo scorso EICMA (il prototipo era nascosto in una teca riempita di vegetazione che lo ascondeva quasi completamente), la nuova endurona con la Pegaso non dovrebbe avere nulla a che vedere, visto che la moda del momento è quella di puntare su delle crossover da fuoristrada, con sospensioni a lunga escursione, pneumatici dal taglio off-road e con ruote dalle misure più enduristiche che stradali.
Aprilia RSV4 nuova aerodinamica?
La SBK di Noale potrebbe evolovere pesantemente, girano online infatti dei brevetti Aprilia (come quello qui sotto) che fanno vedere nuovi studi per l'aerodinamica, in questo caso abbastanza aria di raffreddamento per i radiatori limitando la resistenza all'avanzamento. La posizione tradizionale del radiatore, tra il motore e la ruota anteriore, rappresenta un compromesso poco soddisfacente in termini di sezione frontale e aerodinamica. Il flusso d'aria che raggiunge il radiatore è abbondante, ma inevitabilmente disturbato dalla ruota anteriore. Il radiatore perciò deve essere costruito più grande e quindi più pesante di quanto potrebbe essere fatto contando su un flusso d'aria più pulito. L'idea di Aprilia, chiaramente illustrata nel suo nuovo brevetto, è quella di avanzare i condotti di "aspirazione" dell'aria del radiatore sulla ruota anteriore in modo da "pescare" un flusso d'aria più pulito.
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Insomma, di carne al fuoco Aprilia ne ha davvero tanta e bisogna stare attenti a non bruciarla, visto che con soprattutto sui tre bei "gioiellini" 660, la casa italiana si gioca parte del suo futuro. Le moto di media cilindrata stanno tornando in auge perché meno impegnative delle maxi sia a livello economico sia dal punto di vista della loro fruibilità e accessibilità anche a chi non è per forza un motociclista esperto. Insomma, la RS 660, la Tuono 660 e la probabile Tuareg 660 sono le moto con cui Aprilia deve tornare a "fare i numeri". La casa di Noale ha sia le competenze tecniche sia tecnologiche (poche moto si guidano bene come le Aprilia e possono contare su un pacchetto elettronico così sofisticato) per far sì che queste moto diventino un possibile riferimento nel futuro prossimo.
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