MotoGP, Merlini: “Marc Marquez ora ha la certezza di poter stare davanti”
MotoGP news – Il primo Gran Premio alla guida della Ducati Marc Marquez l’ha concluso in quarta posizione, ai piedi del podio, e Carlo Merlini ha dato una lettura della sua prestazione
Un inizio convincente
Dopo aver guidato la Honda per undici anni, Marc Marquez ha dovuto lavorare sul suo stile di guida per ritrovare la competitività con la Ducati e il lavoro ha dato i suoi frutti. Nel Gran Premio inaugurale lo spagnolo ha avuto solide prestazioni e sulla lunga distanza ha portato a casa un quarto posto che la dice lunga sulle sue potenzialità.
Carlo Merlini, direttore marketing e commerciale di Gresini Racing, ha commentato al sito spagnolo As.com: “Il Qatar è stato un ottimo primo GP per Marc nel nostro team. Ha messo tutto il possibile nel suo approccio alla squadra e alla moto e ha fatto tutto il possibile, arrivando alla fine della gara vicino al podio, ma ha visto che questa volta non poteva farcela ed è rimasto al quarto posto”. L’analisi è poi stata più approfondita: “Eravamo su una pista che non è la sua preferita e dove è arrivato velocemente nelle prime posizioni. È un sogno divenuto realtà. Conoscete la storia della firma, il percorso per arrivare fin qui e il dialogo che c'è stato con Marc, tutto questo lo ha portato qui ed è già vicino al podio”.
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In Qatar è dunque arrivata una conferma all’otto volte iridato: “Nei test non sapeva esattamente dov'era, ma ora è sicuro di poter stare davanti, far parte del gruppo di testa e penso che avremo una stagione molto divertente con lui. Anche Álex ha fatto una buona gara all'inizio e penso che abbiamo una buona squadra”.
Insomma, è andata bene alla prima: “Ci sono quarti posti che lasciano l'amaro in bocca, ma questo ha il sapore di una prestazione solida e sai che non è arrivato per fortuna e che potrà essere lì davanti in quasi tutte le gare. Ha detto che l'obiettivo era arrivare nella top 5 e lo ha raggiunto”.
"E quando Marc sorride..."
Una volta terminata la gara Merlini non ha potuto subito scambiare due considerazioni con il pilota, ma a volte il linguaggio non verbale è più esplicito: “Non ho avuto la possibilità di parlare con lui, ma mi è bastato vedere il suo sorriso per capire quello che sentiva. Aveva un sorriso così grande che quasi non stava dentro il suo volto e quando Marc sorride... Marc è già contento con noi. Questo è il motivo per cui ha firmato per la nostra squadra. Ed eravamo anche molto contenti”.
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