Marc Marquez contro l'aerodinamica: "Rovina lo spettacolo"
Le prestazioni delle MotoGP sono sempre più condizionate dai pacchetti aerodinamici e lo spagnolo non apprezza: ci ha spiegato perché
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MotoGP come Formula 1?
Era il 2015 quando Ducati decise di investire pesantemente nello sviluppo di soluzioni aerodinamiche (le celebri alette) per migliorare le prestazioni della sua Desmosedici. I risultati sono arrivati e le altre Case l'hanno seguita.
Era il 2015 quando Ducati decise di investire pesantemente nello sviluppo di soluzioni aerodinamiche (le celebri alette) per migliorare le prestazioni della sua Desmosedici. I risultati sono arrivati e le altre Case l'hanno seguita.
Come per le F1, questo settore è uno dei più importanti anche per le MotoGP, che hanno cambiato estetica e comportamento, un'evoluzione che non è apprezzata da tutti i piloti. Tra questi c'è Marc Marquez che oggi si trova alla guida proprio di una Ducati.
Lo spagnolo ha ribadito di recente questa sua idea: "Non è un segreto che odio questo sviluppo, ma le regole lo permettono. Anche se non è una cosa che mi piace, quindi, devo adattarmi. Ci stiamo muovendo sempre più verso la Formula 1”.
Meno sorpassi, più velocità
Lo sviluppo di nuove soluzioni aerodinamiche ha cambiato lo spettacolo in pista e Marquez lo sottolinea: "È un peccato per gli spettatori, che oggi vedono molti meno sorpassi rispetto al passato. Siamo tutti d’accordo sul fatto che lo spettacolo è stato migliore senza tutta questa aerodinamica. Se siamo tre decimi di secondo più veloci dell’anno scorso grazie alle ali questo non è un aspetto che interessa agli spettatori". La maggiore efficacia in pista non è percepibile se non cronometro alla mano, mentre il numero ridotto di sorpassi invece cambia quello che si vede.
In ogni caso Marc Marquez proprio quest'anno dovrà fare i conti con l'aerodinamica Ducati che è molto più evoluta rispetto a quella Honda e dopo il primo GP del Qatar c'è da dire che pare essersi adattato molto bene.
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