Salta al contenuto principale

MotoGP - Dall’Igna spiega le differenze tra Bagnaia e Marquez

Il direttore generale di Ducati Corse ha fatto un bilancio dell’anno appena concluso, commentando anche l’arrivo di Marc Marquez nella squadra ufficiale

Ciò di cui Dall'Igna va più orgoglioso

“Campioni in Festa” è stato l’evento conclusivo della stagione 2024 per Ducati, in cui i piloti e i dirigenti si sono ritrovati tutti insieme un’ultima volta. Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ha rivissuto la stagione appena conclusa, un’annata decisamente incredibile se guardiamo i risultati con 53 podi stagionali, 14 podi di sole Ducati e non solo. L’ingegnere veneto ha ammesso: “È stato qualcosa di irripetibile. Faccio fatica a credere a quello che abbiamo effettivamente raggiunto. Due numeri mi sono particolarmente rimasti impressi: per 14 volte abbiamo monopolizzato il podio. Mi ricordo perfettamente l’emozione provata a Valencia quando per la prima volta abbiamo fatto il podio tutto Ducati. Una cosa incredibile, farlo 14 volte su 20 gare dimostra il nostro dominio. L’altro numero che mi piace ricordare sono gli 8 piloti nelle prime 8 posizioni in Thailandia. Tutte le nostre moto sono arrivate davanti alla concorrenza. I numeri parlano da soli. La stagione è stata strepitosa, è andata più in là delle nostre più rosee aspettative. È stata una stagione sportiva per come si sono comportati i piloti in pista e per come abbiamo gestito la situazione delicata noi”.

Bagnaia e Marquez: simili ma diversi

Abbiamo già avuto un assaggio di 2025 con Francesco Bagnaia e Marc Marquez nello stesso box a lavorare sulla moto del prossimo anno: “Sono due piloti che hanno ormai tanta esperienza. Le sensazioni sono state effettivamente molto simili, questo aiuta il nostro lavoro. Ci dà la conferma sulla direzione da seguire”. Poi si è soffermato su cosa i due hanno in comune e su cosa invece si differenziano: “Marc e Pecco sono prima di tutto due grandi campioni. Hanno entrambi tantissima esperienza, sono determinati e d’altra parte è lo spirito del campione. Si differenziano nella guida: uno è un po’ più staccatore e l’altro percorre un po’ di più in centro curva. Sono due piloti che sanno cosa serve per vincere un campionato del mondo”. E che effetto gli ha fatto vedere Marquez tutto vestito di rosso? La risposta è stata semplice: “Quando vedi un campione che guida la tua moto è sempre un’emozione forte”.

Leggi altro su:
Aggiungi un commento