MotoGP 201 Ducati, Ciabatti: “Non abbiamo una doppia carena come Yamaha”
MotoGP news – I team della categoria regina stanno cercando una alternativa alle "alette", vietate a partire da questa stagione. Yamaha ha messo a punto una doppia carena, contenente le alette ed è stata imitata successivamente da Suzuki e Aprilia, mentre Ducati, per il momento, ha usato una carenatura tradizionale. Il direttore sportivo Ciabatti ha chiarito: "Bisogna valutare se effettivamente queste nuove soluzioni sono più efficaci"
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Le moto della top class da quest'anno non possono più montare le alette aerodinamiche, è quindi partita la "caccia" a soluzioni alternative che permettano di recuperare il carico aerodinamico perduto. Yamaha è stata la prima a rompere gli indugi, facendo vedere a Sepang una doppia carena con all'interno delle mini alette, altre soluzioni sono state portare da Suzuki e Aprilia nei test australiani di Phillip Island, Ducati, al momento, non ha intenzione di copiare queste idee. Il direttore sportivo Paolo Ciabatti ha dichiarato a Speedweek: “Non abbiamo una carena così, è la stessa del 2016 e per il momento non pensiamo a soluzioni come quelle di Yamaha”. Il mondiale in Qatar inieirà quindi con carena normale: “Ci è permesso omologare solo due carene per pilota all'anno, quelle che stiamo usando attualmente sono omologate e prima di omologarne un'altra dobbiamo essere sicuri che porti vantaggi, che sia più efficace di quella normale. Ogni soluzione ha aspetti positivi e negativi”. Al momento, quindi, Ducati preferisce osservare se questa soluzione sia davvero convincente: “Nel 2015 siamo stati noi a proporre le ali e da quel momento gli altri produttori ci hanno imitato, perché era permesso e portava vantaggi. Questo è quello che succede sempre, uno ha un'idea e gli altri la copiano. Sono sicuro che ogni casa sta lavorando a una soluzione come quella di Yamaha”. Lo scopriremo nei test del Qatar, in programma dal 10 al 12 marzo.
Le moto della top class da quest'anno non possono più montare le alette aerodinamiche, è quindi partita la "caccia" a soluzioni alternative che permettano di recuperare il carico aerodinamico perduto. Yamaha è stata la prima a rompere gli indugi, facendo vedere a Sepang una doppia carena con all'interno delle mini alette, altre soluzioni sono state portare da Suzuki e Aprilia nei test australiani di Phillip Island, Ducati, al momento, non ha intenzione di copiare queste idee. Il direttore sportivo Paolo Ciabatti ha dichiarato a Speedweek: “Non abbiamo una carena così, è la stessa del 2016 e per il momento non pensiamo a soluzioni come quelle di Yamaha”. Il mondiale in Qatar inieirà quindi con carena normale: “Ci è permesso omologare solo due carene per pilota all'anno, quelle che stiamo usando attualmente sono omologate e prima di omologarne un'altra dobbiamo essere sicuri che porti vantaggi, che sia più efficace di quella normale. Ogni soluzione ha aspetti positivi e negativi”. Al momento, quindi, Ducati preferisce osservare se questa soluzione sia davvero convincente: “Nel 2015 siamo stati noi a proporre le ali e da quel momento gli altri produttori ci hanno imitato, perché era permesso e portava vantaggi. Questo è quello che succede sempre, uno ha un'idea e gli altri la copiano. Sono sicuro che ogni casa sta lavorando a una soluzione come quella di Yamaha”. Lo scopriremo nei test del Qatar, in programma dal 10 al 12 marzo.
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