RC Auto: Ivass e Ania spingono per rivedere il bonus malus
Alcune misure "di dubbia efficacia" sulla RC auto hanno accelerato l'invecchiamento delle attuali regole di funzionamento del sistema bonus malus, "rendendole non più idonee a fornire una misurazione attendibile del rischio della guida”. Ania e Ivass concordi: urge una sostanziale revisione del metodo
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Politica e trasporti
Bonu Malus da rifare?
Nel giro di poco tempo, il settore RC auto potrebbe andare incontro ad una sostanziale riforma. Questo l’auspicio dell’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) e l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), secondo cui il sistema “bonus-malus” - ormai obsoleto e non funzionale - risulterebbe completamente da rivedere.
Secondo l’Ivass
L’idea è stata discussa durante la recente assemblea annuale di Ania, in occasione della quale il presidente di Ivass Luigi Federico Signorini avrebbe in particolare sollecitato “un confronto con l'industria e con i consumatori”, al fine di “favorire prassi uniformi, eque sul piano assicurativo e rispettose dei diritti degli assicurati”. Tra gli elementi necessari, Signorini ha citato in particolare le regole per "il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alle lesioni fisiche di maggiore entità, applicabili anche all'assicurazione della responsabilità civile sanitaria”, ricordando l’ormai prossima adozione del Decreto ministeriale che introdurrà nell'ordinamento nuovi criteri per determinare il risarcimento quando l'invalidità permanente supera il 9%. Il presidente Ivass ha però insistito anche sulla necessaria e rapida adozione - in via definitiva - del preventivatore pubblico: "Lo strumento - ha ribadito Signorini - è già disponibile in una versione da considerare ancora sperimentale. L’industria e la stessa Ania hanno sostenuto, specie in questi ultimi due anni, sforzi non trascurabili per la sua realizzazione. Va attuato senza riserve”.
L’intervento di Ania
Di “innovazioni regolamentari in grado di permettere al settore di continuare a offrire prodotti di medio lungo termine con garanzie” ha parlato all’assemblea anche la presidente Ania Maria Bianca Farina, concorde nella necessità di una sostanziale riforma dell'RC."La protezione assicurativa - ha detto Farina - deve essere parte fondamentale del piano di ripresa dell’Italia perché riduce la fragilità di individui, famiglie e imprese potenziando la rilevante funzione di ponte tra risparmio ed economia reale che il settore svolge da sempre. Possiamo e vogliamo essere al fianco del governo, delle istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo alla ripartenza del paese”.
Secondo l’Ivass
L’idea è stata discussa durante la recente assemblea annuale di Ania, in occasione della quale il presidente di Ivass Luigi Federico Signorini avrebbe in particolare sollecitato “un confronto con l'industria e con i consumatori”, al fine di “favorire prassi uniformi, eque sul piano assicurativo e rispettose dei diritti degli assicurati”. Tra gli elementi necessari, Signorini ha citato in particolare le regole per "il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alle lesioni fisiche di maggiore entità, applicabili anche all'assicurazione della responsabilità civile sanitaria”, ricordando l’ormai prossima adozione del Decreto ministeriale che introdurrà nell'ordinamento nuovi criteri per determinare il risarcimento quando l'invalidità permanente supera il 9%. Il presidente Ivass ha però insistito anche sulla necessaria e rapida adozione - in via definitiva - del preventivatore pubblico: "Lo strumento - ha ribadito Signorini - è già disponibile in una versione da considerare ancora sperimentale. L’industria e la stessa Ania hanno sostenuto, specie in questi ultimi due anni, sforzi non trascurabili per la sua realizzazione. Va attuato senza riserve”.
L’intervento di Ania
Di “innovazioni regolamentari in grado di permettere al settore di continuare a offrire prodotti di medio lungo termine con garanzie” ha parlato all’assemblea anche la presidente Ania Maria Bianca Farina, concorde nella necessità di una sostanziale riforma dell'RC."La protezione assicurativa - ha detto Farina - deve essere parte fondamentale del piano di ripresa dell’Italia perché riduce la fragilità di individui, famiglie e imprese potenziando la rilevante funzione di ponte tra risparmio ed economia reale che il settore svolge da sempre. Possiamo e vogliamo essere al fianco del governo, delle istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo alla ripartenza del paese”.
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Speriamo ci siano anche i rappresentanti dei "consumatori" prima che la riforma sia solo a vantaggio degli assicuratori
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