Ducati Hypermotard, sarà monocilindrica?
Queste foto spy apparse in rete mostrano un inedito prototipo supermotard spinto da un motore monocilindrico, e tutto fa pensare che si tratti di una Ducati. Ecco perché
Improvvisamente sul Web sono comparse numerose immagini di un inedito prototipo supermotard spinto da un motore monocilindrico, e tutto fa pensare che si tratti di una Ducati. Lo suggerisce il disegno di alcuni componenti e in particolare quello di tutta la parte anteriore che richiama fortemente lo stile della bicilindrica Hypermotard, e lo conferma il colore rosso del prototipo fotografato all’interno di uno stabilimento. Non se ne era parlato in anticipo ed evidentemente a Borgo Panigale sono stati bravi a mantenere il segreto, per cui ci si può affidare soltanto a ciò che si vede, e a congetture proprie.
Del monocilindrico se ne parla da tempo
Un paio d’anni fa si vociferava di una Ducati da cross che non si è mai vista, ma questa è palesemente una moto destinata a un impiego stradale; verosimilmente una alternativa più accessibile alla Hypermotard, per la quale potrebbe forse essere stato usato un propulsore derivato da quello studiato per il fuoristrada. Sempre lavorando con la fantasia si può ipotizzare che sia stata usata la medesima termica del bicilindrico Testastretta di 1260 cm³, cosa che permetterebbe di sfruttare studi e fusione già fatti, con notevole risparmio di tempo e di investimenti. Ne verrebbe fuori un monocilindrico di 630 cm³ con distribuzione desmodromica, quattro valvole e una potenza sugli stessi livelli e forse anche superiore rispetto alle rivali di categoria: KTM 690 SMC, Husqvarna 701 e GasGas 700, tutte del Gruppo Pierer
Cosa si capisce dalle foto
Quello che si può apprezzare adesso sono le ruote da 17” con pneumatici stradali, la forcella a steli rovesciati e la sospensione posteriore monoammortizzatore con leveraggi progressivi, tutte cose abbastanza scontate, così come la pinza freno anteriore Brembo a fissaggio radiale.
Da notare che le immagini ”rubate” contemporaneamente sono state scattate in situazioni diverse, alcune durante collaudi in Sicilia con la livrea ”mimetica” che si usa per rendere più confuse le linee dei prototipi nel caso di fotografi indiscreti; un’altra addirittura sembra provenire da un reparto Ricerca & Sviluppo. Che siano davvero state scattate da appassionati svelti di testa e di mano, o che siamo state fatte circolare ad arte, ritraggono comunque un veicolo nella fase finale dello sviluppo: EICMA è alle porte, probabilmente a Milano ne sapremo di più