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Squalifica Andrea Iannone - Pernat: "Sentenza scandalosa”

MotoGP news – L’ex manager di Andrea Iannone non accetta la sentenza che ha squalificato per quattro anni il pilota di Vasto e sostiene che WADA, l’agenzia antidoping internazionale, abbia gestito male tutta la vicenda: "Quattro anni si danno a chi è dopato sul serio"
"Un precedente bruttissimo per il nostro mondo"
Andrea Iannone è stato squalificato quattro anni per doping, dopo essere stato trovato positivo a un controllo durante il Gran Premio di Sepang dello scorso anno (qui tutti i dettagli della sentenza).
Secondo il suo ex manager Carlo Pernat le cose non dovevano andare così e ai microfoni di Skysport24 ha raccontato tutta la sua amarezza: “È una sentenza scandalosa”. Il TAS, tribunale arbitrale sportivo, ha dato ragione alla WADA, l’agenzia antidoping internazionale, attribuendo al pilota la massima pena: “La Wada ha gestito molto male questa operazione: si occupa di Giochi Olimpici, quattro anni si danno a chi è dopato sul serio. Qui si parla di alimentazione, di intossicazione alimentare: è un precedente bruttissimo per il nostro mondo, significa che ogni pilota deve essere molto attento a cosa mangia e a dove va”. Con questa sentenza Iannone potrebbe tornare su in pista solo a dicembre 2023, un lasso di tempo davvero importante, mentre l'ex pilota Aprilia aveva fatto ricorso al TAS con l’obiettivo di cancellare la pena di 18 mesi che gli era stata inflitta dalla Corte Disciplinare della FIM.
Pernat ha aggiunto: “Questa sentenza non ha nulla a che vedere con lo sport, credo che il nostro mondo dovrebbe prendere posizione a cominciare dai piloti e dalla Federazione Italiana. È un precedente, purtroppo per Iannone, bruttissimo e pericolosissimo, con una pena sproporzionata. Diciotto mesi erano già troppi, una stagione probabilmente sarebbe stato il giusto”.
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