Questo weekend il mondiale SBK corre in Portogallo. Razgatlıoğlu lancia la sfida
A Portimao va in scena il secondo round del mondiale Superbile, è una pista particolarmente impegnativa e c'è da prevedere che la sfida Bulega-Razgatlıoğlu sarà incandescente

Il mondiale Superbike torna in Europa dopo la trasferta australiana, l’unica extra continentale delle 12 prove del campionato. Questo weekend in Portogallo si disputa il secondo round, su una pista particolarmente impegnativa per via dei suoi saliscendi e dell’alternarsi di curve veloci e strette. Il pronostico dovrebbe essere tutto a favore di Nicolò Bulega, prima guida del team Ducati Aruba che a Phillip Island aveva vinto tutte e tre le gare. Però i risultati dei test effettuati su questa pista a metà del mese consigliano di non essere precipitosi. L’emiliano è stato veloce ma Toprak Razgatlıoğlu con la BMW lo è stato ancora di più, autore del miglior tempo in entrambe le giornate e capace di scendere al di sotto del record del circuito. Una bella differenza rispetto al disastro in Australia, dove aveva conquistato solo un secondo posto in Gara 1, e poi in Superpole Race un 13º dopo un “dritto” e in Gara 2 un ritiro. Risultati che lo avevano reso furibondo, ma nei giorni successivi il team BMW ha lavorato sodo e c’è stato il salto di qualità. Sull’altro lato del fronte, negli stessi test Bulega ha faticato, nella prima giornata è caduto e soprattutto non è riuscito a portare a termine il lavoro di messa a punto della Ducati. Ha concluso secondo ma insoddisfatto, mentre il suo compagno di box Alvaro Bautista ha provato solo il secondo giorno e si è detto molto contento della moto, però aveva soltanto il nono tempo.
Sfida a due
È facile prevedere che a Portimao saranno Razgatlıoğlu e Bulega a giocarsi la vittoria ma il momento critico non sarà in gara, bensì il venerdì nelle prove libere: la Ducati dovrà riuscire a mettere a punto la moto velocemente per consentire a Bulega di giocare tutte le sue carte. A lui ed a Bautista, perché nonostante alti e bassi di rendimento lo spagnolo resta sempre una bella manetta ed è comunque il secondo in campionato. Sorprese ce ne ha già fatte vedere molte in passato.
Stando ai risultati dei test il terzo incomodo potrebbe essere Alex Lowes con la Bimota by Kawasaki Racing Team. Due ottavi posti nelle gare lunghe e un settimo nella Superpole Race non sono stati un gran bottino in Australia, ma negli ultimi test portoghesi è andato fortissimo stabilendo il terzo tempo nella seconda giornata. Ha spiegato di avere trovato un miglioramento all’anteriore e di avere ancora bisogno di migliorare il grip al posteriore, soprattutto nei primi giri, ma le premesse sono molto interessanti.
Gli altri italiani
Da buoni italiani abbiamo grosse aspettative per i nostri, sostenute dai risultati del primo round. Andrea Iannone e Danilo Petrucci hanno raccolto risultati pesanti e sono terzo e quarto in un campionato che parla la lingua Ducati: la Panigale sembra essere la moto di riferimento anche per i piloti privati, messi in grado di lottare per la vittoria. I test sono andati solo discretamente per i due azzurri ma la corsa è un’altra cosa, soprattutto per loro due che sono “animali da battaglia”, capaci di tirare fuori il coniglio dal cilindro in più di un’occasione. A Phillip Island lo ha fatto anche Scott Redding, pilota del rendimento altalenante ma capace di grossi exploit. Salire sulla Ducati del team Bonovo gli ha fatto molto bene, resta da vedere il rendimento sulla lunga distanza. Anche Sam Lowes ha finito i test soddisfatto della sua prestazione. Il 10º tempo in verità non dice granché ma il fratello gemello di Alex si è detto fiducioso perché ha visto molti aspetti in cui sarà possibile migliorare la Panigale del team Marc VDS. Anche per lui saranno importanti le prove libere, alla ricerca della migliore messa a punto. E non dimenticate Michael van der Mark, compagno di squadra di Razgatlıoğlu: lui pure è un pilota dal rendimento poco costante, ma nei test ha ottenuto il quarto tempo provando la BMW con il nuovo telaio. Quinto Remy Gardner, più volte autore di buone prestazioni. A Portimao non scenderanno in pista per fare gli spettatori.
Tantomeno lo farà Andrea Locatelli, pilota di grande solidità e capace di portare sempre a casa il risultato. Il suo compagno di Jonathan Rea si è infortunato e per questa occasione sulla seconda Yamaha ufficiale salirà l’australiano Jason O’Halloran, 37 anni, impegnato con la Casa di Iwata nel mondiale endurance. Era previsto che fosse Augusto Fernandez ad effettuare la sostituzione, lo spagnolo aveva già preso parte ai test di metà marzo, ma è stato chiamato dal team Pramac per correre il GP delle Americhe in sostituzione di Miguel Oliveira, infortunatosi a sua volta, e al suo posto è stato chiamato O’Halloran.