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Promossi&Bocciati MotoGP: Quartararo marcia verso il titolo, Marquez pensa già al prossimo anno

Il francese va a +52 su Bagnaia e vede il campionato del mondo più vicino, lo spagnolo dà la carica ad HRC con una vittoria che ricorda i vecchi tempi. Pecco non perde la bussola e completa il podio, anche grazie all'aiuto di Jack Miller. Bastianini super ancora una volta
Marquez vince il rodeo di Austin e c'erano pochi dubbi sul fatto che al COTA lo sceriffo avrebbe fatto valere ancora una volta la propria legge. In una gara meno emozionante di altre le storie da raccontare sono comunque molte, andiamo a rivedere Promossi&Bocciati del gp delle Americhe insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Marc Marquez, anche con un braccio e mezzo, ad Austin è ancora nettamente superiore agli avversari. Lo ha dimostrato uccidendo la gara e ha regalato una gioia al suo box, un team che era “drogato” di vittorie e che negli ultimi due anni ha dovuto imparare a soffrire, più che a gioire. Per HRC è una bella iniezione di fiducia in vista di un 2022 che porterà grandi novità anche sul fronte tecnico.
Molto contento è anche Fabio Quartararo, che ha definito quello di ieri “il secondo posto più bello della mia carriera”. C'è da credergli, perché ora i punti di vantaggio su Bagnaia sono 52. Se il francese arriverà davanti al ducatista a Misano, sarà campione del mondo già in Romagna. Altrimenti il titolo arriverà con ogni probabilità a Portimao.
Aria mogia invece dalla parti di Borgo Panigale: Pecco Bagnaia lo ha detto: “Oggi non potevamo fare più del terzo posto” e ha ragione, ma dopo la pole di sabato la speranza che un po' di fortuna potesse aiutarlo ad arrivare davanti almeno a Quartararo c'era. Inca***to come un puma Jack Miller, mandato lungo da un sorpasso dispettoso di Joan Mir (poi penalizzato dalla direzione gara con una posizione all'arrivo, da ottavo a nono). Tra l'australiano e il campione del mondo le storie sono tese fin dal primo round in Qatar, e ieri nel giro di rientro di Austin si è visto benissimo: Jackass è andato a dirgliene quattro, al termine di una gara nella quale, tra l'altro, si era dato completamente alla causa del team, aiutando Bagnaia per quanto possibile. Miller infatti aveva fatto passare il compagno a metà gara e in prova aveva mostrato a Pecco le traiettorie giuste. Stoico e generoso.

Oscar del sorpasso
Anche se la manovra d'astuzia di Enea Bastianini all'ultimo passaggio merita una citazione (ha guadagnato il sesto posto approfittando delle scaramucce tra Miller e Mir), il premio del giorno va a Marc Marquez, fortunato a partire dalla terza casella ma abilissimo a capitalizzare la posizione più favorevole per l'holeshot. L'otto volte campione del mondo ha detto che “tutto è andato secondo il piano”, che prevedeva infatti uno scatto eccezionale. In realtà MM93 raramente sbaglia uno start, e in questo caso ha approfittato della traiettoria interna per fiondarsi al primo posto già dopo pochi metri, mentre Quartararo andava a marcare Bagnaia. Conquistato il primo spot, Marquez ha impresso un ritmo indiavolato nei tre passaggi di inizio gara, e poi ha salutato la compagnia. Tutto appunto secondo “il piano”.

Data check
Fabio Quartararo ha segnato la penultima velocità di massima al COTA: 338.5 chilometri orari, 337  nella media dei 5 migliori passaggi, il peggior dato tra tutti i 21 partenti. Jack Miller, che è al vertice di questa classifica, ha sfondato invece il muro dei 350 orari in 4 occasioni su 5 e ha come top speed 352.9. Vero è che l'australiano, oltre al desmo Ducati, ha beneficiato parecchio pure delle scie, ma anche il francese è rimasto vicino per un po' a Marquez, eppure i suoi dati sono pessimi. Le altre Yamaha non sono andate molto meglio: Morbidelli 19esimo, Rossi 17esimo, Dovizioso 15esimo. Che la M1 manchi di cavalleria è arcinoto, ma i rimedi tardano ad arrivare. Dopo i test di Misano della settimana scorsa, El Diablo ha bocciato il nuovo motore, che a quanto pare non regala molti cavalli in più rispetto a quello attuale, e Fabio sta correndo questa seconda parte della stagione in difesa: delle cinque vittorie del francese solo quella di Silverstone è arrivata nella seconda parte di stagione, l'ultima pole position è arrivata in Catalogna. Quartararo, al backdrop, ha ricordato davanti alle telecamere di Sky Sport che ai tecnici giapponesi ha chiesto più motore e che per il 2022 bisognerà per forza trovare un rimedio. Altrimenti? Quartararo ha fatto un sorriso sornione e non ha aggiunto altro. Di sicuro Fabio è stanco di vedersi sverniciare in rettilineo, e questo mondiale che sta andando a conquistare è molto più suo che di Yamaha.

Meditate gente
In Moto3 c'è stato un altro incidente che sembrava uscito dalla Playstation e che solo per una serie fortunata di coincidenze non si è trasformato in tragedia. Deniz Oncu ha tagliato la strada a Jeremy Alcoba, la cui moto è diventata il trampolino di lancio per il volo assurdo di Andrea Migno e Pedro Acosta. Il turco è stato penalizzato con una squalifica di due gare, ma l'impressione è che ancora federazione internazionale e Dorna facciano fatica a prendere l'iniziativa per punire tutte le situazioni pericolose che si vedono in pista. Diciamo che si applicano solo quando le conseguenze sono evidentissime, mentre quando non c'è un incidente clamoroso certe manovre passano impunite. I cambi di traiettoria improvvisi sono l'esempio più eclatante e sarà bene che da oggi in poi gli interventi siano più severi e puntuali anche quando non c'è una carambola a renderli inevitabili. È necessario, non saremo sempre fortunati come ieri.
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