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Bulega e Razgatlıoğlu alla resa dei conti: la Superbike corre in Olanda

Questo weekend si corre il round Olanda, Bulega e Razgatlıoğlu sono in testa al campionato e printo a mettere in scena un’altra sfida epica

La lotta nel mondiale Superbike riprende più furiosa che mai. Questo weekend si corre il round Olanda, terza delle 12 prove del mondiale Superbike, e nonostante ostentino fair play i due piloti in testa al campionato hanno il coltello fra i denti. Nicolò Bulega aveva vinto tutte e tre le gare in Australia, Toprak Razgatlıoğlu ha fatto la stessa cosa in Portogallo, battendolo tre volte dopo corse tiratissime. Ad Assen la sfida riprende, e con molte incognite. 

Ducati vs BMW, cosa accadrà?

La Ducati dell’italiano va forte ma dopo le delusioni del primo round la BMW ha lavorato sodo facendo un grosso salto di competitività. I tedeschi sono riusciti a mettere a posto il telaio e a Portimao il turco ha fatto man bassa, su una pista che ama particolarmente. Assen è un’altra storia. Probabilmente i due saranno alla pari e sarà un’occasione importante per stabilire le gerarchie, cioè dare un colpo psicologico all’avversario. Forse il circuito Van Drenthe non è più la “cattedrale del motociclismo“ come si diceva fino a qualche anno fa, profondamente modificato per aumentare la sicurezza, ma resta sempre una gran bella pista che alterna tratti veloci, teoricamente favorevoli a Bulega, e tratti guidati, teoricamente favorevoli a Razgatlıoğlu. Tutti e due dovranno tirare fuori i muscoli.

La gara degli “altri”

Alle spalle dei duellanti si corre un’altra gara, diversa, e molti dei protagonisti parlano italiano. Come Danilo Petrucci , terzo nella classifica provvisoria di campionato e migliore dei piloti privati, in sella alla Ducati del team Bardi. Dopo soli due round i piloti andati sempre a punti sono soltanto tre e lui è uno di quelli, insieme a Bulega e Locatelli. L’anno scorso da “indipendente” è arrivato alla vittoria, quest’anno per ora non è andato oltre il quarto posto ma è sempre nella rosa dei “papabili”: Assen è un circuito che tante volte ha riservato sorprese. 

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Il mistero di Bautista e van der Mark

Proprio per questo è un circuito dove potrebbero emergere due piloti indecifrabili come UFO: i compagni di squadra dei due protagonisti assoluti. Alvaro Bautista non è più nel suo tempo migliore ma continua ad essere veloce; quello che gli manca è riuscire a guidare sopra i problemi, e la Ducati non è facile da mettere a punto. Le prove saranno determinanti, se riuscirà a indovinare velocemente il setting giusto lo troveremo là davanti. Michael van der Mark non è veloce quanto “El Turco” ma qui è sempre andato molto forte, gioca in casa e già in Portogallo è sembrato che la sua moto fosse a posto. Ci sono le premesse per un piazzamento di rilievo, purché anche lui sia nella giornata giusta.

Locatelli è in forma

Andrea Locatelli è quinto in campionato ed è in un momento di ottima forma: nel primo round la Yamaha sembrava in crisi, nel secondo il pilota di Sebino è salito sul podio, terzo in Gara 1. Resta uno degli italiani più forti. Lo stesso si può dire di Andrea Iannone ma viene da un round disastroso, con un solo arrivo e per giunta in una modesta settima posizione. La sensazione è che debba ancora trovare la quadratura del cerchio con la moto, eppure c’è sempre da aspettarsi che tiri fuori un asso dalla manica. Non sarebbe la prima volta. Tra gli uomini da non sottovalutare per un piazzamento ci sono sicuramente Scott Redding e Sam Lowes, entrambi in sella a Ducati private, così come c’è curiosità per la prestazione di Axel Bassani: la Bimota è tutta nuova e fino ad ora lui ha fatto meglio del suo compagno di squadra Alex Lowes, è da vedere se continuerà a crescere.

C’è attesa anche per il momento in cui si riprenderanno Dominique Aegerter e Remy Gardner, compagni di squadra e di sventura: qua e là si sono fatti notare ma il piatto piange e la classifica iridata pure. Un po’ come le due Honda ufficiali di Xavi Vierge e Iker Lecuona. Dulcis in fondo il nostro Yari Montella. Nella classifica di campionato è indietro ma è al suo primo anno in Superbike e già qualche volta nelle prove si è affacciato al club di quelli che contano. Tenetelo d’occhio.

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