MotoGP, mercato piloti: a che punto siamo?
Sono stati disputati i primi quattro GP dell’anno ma a differenza degli scorsi anni il mercato piloti deve ancora entrare nel vivo
I (pochi) nomi già confermati
Se negli ultimi sei anni il mercato piloti per il biennio successivo veniva solitamente deciso nei primi mesi della stagione, quest'anno pare di essere tornati indietro nel tempo e dopo quattro GP sono pochi i piloti che sanno su che moto saranno nel 2025. In primis c’è Luca Marini, che a novembre dell’anno scorso ha firmato un contratto biennale con Honda e quindi fino al 2026 vestirà i colori del team Repsol Honda. Come lui anche Brad Binder è stato ingaggiato da KTM, che lo ha confermato fino al 2026 sulla RC16, la stessa moto su cui Pedro Acosta quest’anno ha già fatto vedere grandi cose. Il debuttante avrebbe il contratto in scadenza proprio alla fine dell’anno, ma secondo alcune indiscrezioni dovrebbe avere un rinnovo automatico dietro ad alcuni obiettivi raggiunti. Aveva firmato un contratto biennale Johann Zarco l’anno scorso e quindi anche lui è fuori dal mercato piloti.
Ad avere già firmato in stagione in corso sono due piloti: Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo. Se il rinnovo del Campione del mondo con Ducati appariva, di per sé, scontato, tutt’altra situazione era quella del francese. Più volte scontento della Yamaha M1 che guida, alla fine ha optato per rinnovare la fiducia alla Casa di Iwata, che pare avergli presentato un solido progetto in cui credere, oltre ad avergli dato un cospicuo aumento dal punto di vista economico.
La situazione in Ducati
Per il momento, tutti gli altri piloti che oggi troviamo in griglia sono liberi da qualunque circostanza. Lato Ducati, la Casa bolognese ha ammesso che il nome del futuro compagno di squadra di Francesco Bagnaia si saprà intorno alla data del Mugello, quindi dopo che saranno stati disputati i Gran Premi di Francia e Montmelò. In lizza per questo posto sono in tre: Enea Bastianiani, attuale pilota ufficiale, Jorge Martin e Marc Marquez. Bastianini, dopo un 2023 sfortunato e costellato da infortuni, sta guidando in maniera solida e porta a casa il più possibile senza prendere troppi rischi. Dalla sua ha due podi consecutivi, conquistati in Portogallo e in America, e sensazioni sempre migliori con la Desmosedici GP24. Martin a Jerez ha commesso un errore che gli è costato caro in campionato, cadendo mentre era al comando del GP, ma ha la idee ben chiare in testa: nel 2025 vuole una moto ufficiale. Se non sarà quella rossa di Ducati, è pronto a cambiare fabbrica, pur di ottenerla. Infine, Marc Marquez. Oggi veste i colori del team Gresini e si è definitivamente adattato alla Ducati: è pronto per tornare a vincere. Proprio a Jerez ha ammesso di non aver ancora preso una decisione, ma di avere più opzioni tra cui scegliere.
Aprilia per ora è in stand-by
La Casa di Noale in questo momento attende. Dopo aver parlato con Quartararo e senza avere fretta di prendere una decisione, ha deciso di dare tempo ai due piloti attualmente impegnati nella squadra ufficiale: Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Espargaro è il più “vecchio” dello schieramento di partenza e tra le sue opzioni c’è anche quella del ritiro, ma anche lui ha dichiarato che prenderà una decisione in vista del GP d’Italia. Aprilia vuole lasciare liberi i proprio piloti di soppesare le proprie scelte, pur non avendo mai nascosto un certo interesse per Bastianini per l’ottima qualità del pilota e a questo si aggiunge il passaporto italiano.
L’ad di Aprilia racing dovrà anche decidere se continuare con Miguel Oliveira e Raul Fernandez, impegnati nel team Trackhouse, privato.
Sia Yamaha sia Honda sia KTM dovranno decidere chi sarà il secondo nome del pilota ufficiale. Rispettivamente oggi sono impegnate con Alex Rins, Joan Mir e Jack Miller e dovranno pensare se rinnovare l’impegno o puntare su qualcun altro. La marca austriaca potrebbe pensare di portare Acosta nel team ufficiale, visto il grande rendimento già dimostrato, ma dovrà anche capire cosa fare con Augusto Fernandez, oggi il compagno di box di Acosta nel team privato KTM, GASGAS.
Resteranno tutti e tre con Ducati?
Anche i tre team privati Ducati non hanno ancora delineato la formazione del 2025. Stiamo parlando del team VR46, del team Pramac e del team Gresini. Ma qui, urge fare un passo indietro. Al mercato piloti si mischia infatti quello dei costruttori, perché Yamaha pare essere intenzionata ad avere un team privato in ottica 2025 e pare aver messo gli occhi su questi tre team. Pramac e VR46 sono in scadenza di contratto con Ducati, Gresini ha invece un altro anno davanti a sé. Se una delle tre squadre passasse da avere la moto più competitiva dello schieramento ad avere la “giovane” M1 in via di sviluppo, questo cambierebbe anche, ovviamente, i valori in pista. Nelle prossime settimane si delineerà la situazione, visto che al Mugello manca, ormai, meno di un mese...