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MotoGP, Lorenzo: “Ducati moto speciale e complicata”

La stagione di Jorge Lorenzo con Ducati non è stata delle migliori, con il settimo posto finale nella classifica iridata, è lo stesso maiorchino ad ammetterlo: nessuno riesce ad adattarsi subito alla Desmosedici. Lorenzo è comunque contento della scelta fatta ed è fiducioso: “Continuerò a lavorare duramente per vincere il mondiale”
"Ducati è speciale"
La stagione di Jorge Lorenzo sulla Ducati Desmosedici GP è stata sotto le attese, il maiorchino ha chiuso settimo in campionato e in un’intervista a marca.com ha raccontato: “Ero pronto per una stagione complicata, forse non tanto all’inizio perché pensavo che sarebbe stata un po’ più facile. Non ho mai pensato che sarebbe stato semplice lottare per la vittoria come con la Yamaha nelle prime gare, e così è stato. L’importante è che non abbiamo perso la pazienza, abbiamo lavorato molto e non ci siamo dati per vinti. Sapevo che sarebbe tutta questione di tempo adattarmi alla moto. A partire da Brno, con la nuova carena, ho cominciato a migliorare i risultati. Sono stato più veloce, nelle ultime due gare ho lottato per la prima fila, e anche per la vittoria in alcune fasi”. Il 30enne è sempre più convinto della scelta che ha fatto: “La Ducati è speciale, è una moto più complicata. Tutti i piloti che arrivano nel team hanno bisogno di tempo per adattarsi. Anche per questo ho accettato la sfida, per avere una nuova motivazione, con la voglia di dare il massimo. L’evoluzione e il lavoro mi hanno dato quella velocità e competitività. L’anno prossimo inizieremo in Qatar con molte possibilità di lottare per la vittoria”. Il finale della stagione del maiorchino è stata in crescendo: “Non possiamo promettere di vincere campionati, questo nessuno può farlo. Quello che posso promettere è che sarò migliore, mi troverò meglio con la moto, come in effetti è adesso. Continuerò a lavorare duramente per vincere il mondiale”. Il 2017 si è concluso con un bottino di tre podi per Lorenzo: “Il primo podio di Jerez è stato speciale. Il secondo è arrivato ad Aragon. Poi ho migliorato con il secondo posto a Sepang, anche se questo è stato un risultato agrodolce perché ho visto la vittoria molto vicina. È importante essere molto competitivo e molto regolare. Questo ti dà buoni risultati e l’opzione di lottare per il titolo. Se non lo sei, puoi essere fortunato un giorno, ma a me interessa essere competitivo in tutte le circostanze”.
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