MotoGP a Liberty Media: il primo effetto? Meno gare in Europa
Alla vigilia del GP delle Americhe il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta è tornato a parlare dell'acquisizione del campionato da parte di Liberty Media, spiegando cosa cambierà
"Sono orgoglioso di quello che abbiamo creato"
Due settimane fa è stata annunciata l'acquisizione del'86% di Dorna da parte della società americana Liberty Media. Poco prima dell'inizio del Gran Premio delle Americhe, il CEO Carmelo Ezpeleta, ha voluto entrare nel dettaglio di questa operazione.
Come riporta il sito della Gazzetta dello Sport, Ezpeleta ha spiegato: “Continueremo con l'attuale struttura fino a fine anno e finché l'accordo non sarà completato, previe le autorizzazioni necessarie, e resteremo anche dopo, quando l'accordo sarà ratificato. È un'intesa valida per tutti gli asset della Dorna, anche Moto2, Moto3 e JuniorGP: in questo non ci sono variazioni. Sono orgoglioso di quello che abbiamo creato e che Liberty possa includerci nelle sue risorse da sviluppare: è un successo di tutti noi”.
Le novità attese
I cambiamenti ci saranno ma lo spagnolo ha voluto chiarire alcune cose: “Lavoreremo insieme per il regolamento del 2027, non ci saranno stravolgimenti di gestione: la nostra griglia è cresciuta negli anni e siamo pronti ad accogliere altri competitor”. Liberty Media detiene anche i diritti della Formula 1 e ha cambiato molto il calendario del campionato delle monoposto, ma non sarà la stessa cosa per la MotoGP: “Fino al 2026 il calendario sarà analogo a quello attuale: non potremo fare più di 22 gare, ma poi ci apriremo altri mercati e quindi avremo meno GP in Europa, ma solo dopo il 2026”.
Dan Rossomondo, Chief Commercial Officier di Dorna, ha aggiunto: "Liberty ha visto un enorme potenziale in questo sport, comprendendo quanto sia speciale questo sport per gli appassionati che non devono preoccuparsi: non c'è da stravolgere la disciplina, ma da condividerla ancora di più fra i tifosi”.