Gigi Dall’Igna: “Le regole sull’aerodinamica cambiano troppo spesso”
MotoGP news – Ne 2015 Ducati è stata la prima a sviluppare un'aerodinamica ad hoc per le sue MotoGP con le celebri “alette”, abolite poi per la stagione 2017. Ora sembra che Dorna possa mettere di nuovo mano alle regole e il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna è preoccupato
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MotoGP
Polemica aerodinamica
Lo sviluppo dell'aerodinamica applicata alla MotoGP è iniziato nel 2015 per merito della casa di Borgo Panigale, sulla scia dei buoni risultati ottenuti anche le giapponesi si erano accodate, sviluppando anche loro le celebri alette che poi, su pressione soprattutto di Honda, sono state vietate per la stagione 2017 perché considerate pericolose. Una decisione mai digerita in Ducati ed è stato proprio il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna tornare di recente su questo argomento, considerando che si sta parlando nuovamente di altre regole sui pacchetti aerodinamici. L’ingegnere veneto in occasione dello scorso Gran Premio, sulla pista di Brno, ha detto: “Onestamente, penso che si sia parlato fin troppo dell'aerodinamica. Certo, è qualcosa di nuovo e non è mai esistito a questo livello sulle moto da corsa, ma cambiamo troppo le regole. La stabilità delle regole invece è fondamentale e invece cambiamo quelle sull’aerodinamica ogni anno, a partire dal 2016. Sicuramente, dal punto di vista della sicurezza, l'aerodinamica è importante sulla moto e, ad esempio, un incidente come quello di Michele Pirro avvenuto al Mugello con un'adeguata aerodinamica non sarebbe successo”. D’accordo con Dall'Igna il capo tecnico della HRC Takeo Yokoyama, che però ha espresso le sue preoccupazioni e perplessità per quanto riguarda i costi per sviluppare queste soluzioni. Vedremo cosa deciderà Dorna in vista della stagione 2019.
Intanto per non perdervi il Gran Premio d’Austria in programma questo fine settimana, cliccate qui per gli orari delle dirette TV su Sky e in chiaro su TV8.
Lo sviluppo dell'aerodinamica applicata alla MotoGP è iniziato nel 2015 per merito della casa di Borgo Panigale, sulla scia dei buoni risultati ottenuti anche le giapponesi si erano accodate, sviluppando anche loro le celebri alette che poi, su pressione soprattutto di Honda, sono state vietate per la stagione 2017 perché considerate pericolose. Una decisione mai digerita in Ducati ed è stato proprio il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna tornare di recente su questo argomento, considerando che si sta parlando nuovamente di altre regole sui pacchetti aerodinamici. L’ingegnere veneto in occasione dello scorso Gran Premio, sulla pista di Brno, ha detto: “Onestamente, penso che si sia parlato fin troppo dell'aerodinamica. Certo, è qualcosa di nuovo e non è mai esistito a questo livello sulle moto da corsa, ma cambiamo troppo le regole. La stabilità delle regole invece è fondamentale e invece cambiamo quelle sull’aerodinamica ogni anno, a partire dal 2016. Sicuramente, dal punto di vista della sicurezza, l'aerodinamica è importante sulla moto e, ad esempio, un incidente come quello di Michele Pirro avvenuto al Mugello con un'adeguata aerodinamica non sarebbe successo”. D’accordo con Dall'Igna il capo tecnico della HRC Takeo Yokoyama, che però ha espresso le sue preoccupazioni e perplessità per quanto riguarda i costi per sviluppare queste soluzioni. Vedremo cosa deciderà Dorna in vista della stagione 2019.
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