MotoGP 2017, Lorenzo: “Vorrei finire la carriera in Ducati da leggenda”
MotoGP news – Jorge Lorenzo è pronto per la nuova sfida in Ducati, dopo nove anni in Yamaha, molti dei quali convivendo con Valentino Rossi. Del suo passato ha detto: “Yamaha e Lin Jarvis hanno sempre riconosciuto il mio valore, ora spero di finire la carriere da leggenda in Ducati”
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"Il titolo non è un'ossessione"
Jorge Lorenzo è onorato di far parte della grande “famiglia” di Ducati e l'ha spiegato alla Gazzetta dello Sporto: “La mia impressione è che con le altre case ci si sente quasi un cliente, qui avverti di far parte di una famiglia. È la differenza più grande. Qui ti dicono “dai vieni con noi”, gli altri marchi non lo fanno”. In molti pensano che potrebbe già vincere alla prima gara in Qatar, una pista che piace a lui e alla Desmosedici, ma Lorenzo ha ironizzato: “Quanti Nostradamus ci sono in questo mondo, eh? Il futuro non si sa e non si può dire una cosa così quando ti trovi a lottare contro Marquez e la Honda, Rossi e Vinales con la Yamaha…” L'obiettivo sarà il titolo, ma il maiorchino ha ammesso: “Sbagliamo se la nostra ossessione sarà il titolo. La nostra ossessione dev’essere un’altra: da un lato io come pilota devo lavorare sui miei punti deboli; dall’altro Gigi (Dall’Igna, direttore tecnico, ndr), gli altri ingegneri e tutta la Ducati in generale, devono migliorare la moto. Se riusciremo a fare queste due cose, il frutto cadrà dall’albero naturalmente e avremo molte possibilità di essere campioni del Mondo”. Lorenzo ha salutato così Yamaha dopo ben nove anni: “Restare era un’ottima possibilità, sia come offerta economica sia come pacchetto moto/squadra. Però ho scelto Ducati”. In Yamaha è rimasto Valentino Rossi, che è sempre stato un po' al centro dell'azienda e lo spagnolo ha spiegato: “Per quello che ha dato, per le vittorie, i titoli e per l’importanza che un personaggio come Valentino ha a livello di marketing, è normale che una casa come la Yamaha metta tutto l’impegno possibile nei suoi confronti. Ma hanno sempre fatto lo stesso anche con me, tecnicamente mi hanno sempre dato lo stesso trattamento. Ogni volta che abbiamo rinnovato, Yamaha e soprattutto Lin Jarvis hanno sempre riconosciuto il mio valore”. Tra i due all'ultima gara di Valencia c'è stato un bel saluto: “È molto difficile avere un buon rapporto con il tuo compagno di squadra, lui è il tuo primo rivale, se ti batte non hai scuse. Però alla fine serve l’empatia per capire che lui è come te, umano come te, ha sentimenti come te, e tu devi provare a comportarti bene con più persone possibili”. Ora inizia un nuovo capitolo della sua carriera e Lorenzo ha le idee chiare: “Ho firmato con la Ducati per finire la mia carriera qui. Non puoi sapere cosa succederà nella vita e ancor di più nelle gare, ma questa è la mia intenzione. Finire da ducatista e, se possibile, da leggenda”.
Jorge Lorenzo è onorato di far parte della grande “famiglia” di Ducati e l'ha spiegato alla Gazzetta dello Sporto: “La mia impressione è che con le altre case ci si sente quasi un cliente, qui avverti di far parte di una famiglia. È la differenza più grande. Qui ti dicono “dai vieni con noi”, gli altri marchi non lo fanno”. In molti pensano che potrebbe già vincere alla prima gara in Qatar, una pista che piace a lui e alla Desmosedici, ma Lorenzo ha ironizzato: “Quanti Nostradamus ci sono in questo mondo, eh? Il futuro non si sa e non si può dire una cosa così quando ti trovi a lottare contro Marquez e la Honda, Rossi e Vinales con la Yamaha…” L'obiettivo sarà il titolo, ma il maiorchino ha ammesso: “Sbagliamo se la nostra ossessione sarà il titolo. La nostra ossessione dev’essere un’altra: da un lato io come pilota devo lavorare sui miei punti deboli; dall’altro Gigi (Dall’Igna, direttore tecnico, ndr), gli altri ingegneri e tutta la Ducati in generale, devono migliorare la moto. Se riusciremo a fare queste due cose, il frutto cadrà dall’albero naturalmente e avremo molte possibilità di essere campioni del Mondo”. Lorenzo ha salutato così Yamaha dopo ben nove anni: “Restare era un’ottima possibilità, sia come offerta economica sia come pacchetto moto/squadra. Però ho scelto Ducati”. In Yamaha è rimasto Valentino Rossi, che è sempre stato un po' al centro dell'azienda e lo spagnolo ha spiegato: “Per quello che ha dato, per le vittorie, i titoli e per l’importanza che un personaggio come Valentino ha a livello di marketing, è normale che una casa come la Yamaha metta tutto l’impegno possibile nei suoi confronti. Ma hanno sempre fatto lo stesso anche con me, tecnicamente mi hanno sempre dato lo stesso trattamento. Ogni volta che abbiamo rinnovato, Yamaha e soprattutto Lin Jarvis hanno sempre riconosciuto il mio valore”. Tra i due all'ultima gara di Valencia c'è stato un bel saluto: “È molto difficile avere un buon rapporto con il tuo compagno di squadra, lui è il tuo primo rivale, se ti batte non hai scuse. Però alla fine serve l’empatia per capire che lui è come te, umano come te, ha sentimenti come te, e tu devi provare a comportarti bene con più persone possibili”. Ora inizia un nuovo capitolo della sua carriera e Lorenzo ha le idee chiare: “Ho firmato con la Ducati per finire la mia carriera qui. Non puoi sapere cosa succederà nella vita e ancor di più nelle gare, ma questa è la mia intenzione. Finire da ducatista e, se possibile, da leggenda”.
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