EICMA 2018, intervista esclusiva a Jorge Lorenzo: “Ducati mi ha migliorato come pilota”
MotoGP news – Allo stand del produttore di caschi Shark, nella seconda giornata di EICMA, abbiamo potuto fare una chiacchierata con Jorge Lorenzo. Il maiorchino ci ha parlato della sua esperienza in Ducati, di cosa ha lasciato, di cosa gli mancherà e delle sue aspettative per l'avventura con Honda
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"Io e Marquez abbiamo grande rispetto l'uno per l'altro"
Nella seconda giornata di EICMA, ospite allo stand Shark c'erano Johann Zarco e Jorge Lorenzo, che dopo esser tornati dalla Malesia si preparano al GP di Valencia della prossima settimana. La nostra Serena Zunino ha potuto fare quattro chiacchiere con il pilota Ducati, che le ha raccontato come sono stati questi due anni con la casa di Borgo Panigale. Il maiorchino dal prossimo anno sarà il compagno di squadra di Marc Marquez e ci ha parlato anche degli obiettivi della prossima stagione.
Ci stiamo avvicinando all’ultima gara della stagione, qual è il ricordo più bello e quello più brutto di Ducati in questi due anni?
Ce ne sono stati tanti. Il più bello è stata la prima vittoria al Mugello, la prima volta è sempre speciale. Credo che non ci sia nulla di più speciale che vincere su quella pista con Ducati. Il più brutto, invece, è stata la difficoltà iniziale avuta con la moto e poi gli infortuni delle ultime gare.
Cosa ti mancherà maggiormente dell’ambiente Ducati?
Mi mancherà la passione della gente nei confronti di questo marchio. Tutti quelli che hanno una Ducati si sentono parte della famiglia e questo non lo trovi da nessun’altra parte. Poi mi mancherà la squadra, il rapporto che abbiamo costruito. L'anno scorso li avevo portati a Punta Cana, ai Caraibi, ci siamo divertiti. Siamo molto affiatati e mi mancherà tutto questo. In Honda con me viene solo Juan Llansà Hernandez (il suo meccanico di fiducia, ndr).
A proposito di Honda, tra poco cambierai nuovamente casa costruttrice, dopo solo due anni passati con Ducati, come la vivi?
Sono stato molto fortunato da un certo punto di vista, perché in soli tre anni posso correre con le tre marche ufficiali più importanti della MotoGP. Nessuno l’ha mai fatto prima e c’è stata quindi una grande apertura. Mi sarebbe piaciuto avere un po’ più di stabilità in questi anni, ma in quel senso è stata una cosa positiva, una grande opportunità per crescere ed evolvermi come pilota. La Ducati mi ha fatto imparare molto come pilota, stile di guida, tecnica, quindi spero che questo mi serva per essere ancora più competitivo con la mia prossima marca.
Come pensi che Marquez viva il tuo arrivo nel box?
Sicuramente sa che ha un’esperienza che io non posso avere e questo sarà un grande aiuto per lui. Conosce la moto alla perfezione e questo è molto importante in MotoGP. Con moto così potenti e sofisticate l’esperienza è importantissima e lui ce l’ha. Anche io, ma con altre moto e non è la stessa cosa. Confida pienamente nelle sue capacità, non penso che lui sia preoccupato per il mio arrivo. Marquez ha un grande rispetto per me, come io ce l’ho per lui, e sa che sono un campione e che non mi fa paura lavorare fino a quando non arriva il risultato che cerco.
Quale sarà il valore aggiunto che potrai dare a Honda, arrivando da Ducati e da Yamaha?
Non mi piace molto parlare del futuro, mi manca ancora una gara da correre con Ducati e sono focalizzato al 100% su Valencia. Sono sempre stato cosciente che uno dei miei talenti è la sensibilità per capire cosa manca per andare più forte e questo è molto importante per un marchio. Le mie indicazioni sicuramente hanno fatto migliorare in quel momento la Yamaha e alla fine insieme abbiamo ottenuto che per molta gente, in questo momento, la moto migliore dello schieramento di partenza è la Ducati. Sono molto orgoglioso di aver dato questo contributo. Spero di poterlo dare anche alla mia prossima squadra.
Siamo qui nello stand Shark, come ti trovi con questo casco?
Alla fine del 2015 ho fatto un test su una moto provando nello stesso giorno sei o sette marchi. La lunga esperienza che ho in moto mi ha dato la capacità di sapere qual era il miglior casco e quando l’ho provato per la prima volta è stato subito tutto chiaro. È quello che mi ha dato maggiore comodità appena l’ho messo, maggiore sicurezza quando lo toccavo e hai una visuale incredibile, molto chiara e panoramica della pista e tutto. Questo era molto importante. Ho firmato con loro all’epoca e la prossima stagione sarà la quarta consecutiva, quindi inizia a essere una relazione già piuttosto duratura.
Nella seconda giornata di EICMA, ospite allo stand Shark c'erano Johann Zarco e Jorge Lorenzo, che dopo esser tornati dalla Malesia si preparano al GP di Valencia della prossima settimana. La nostra Serena Zunino ha potuto fare quattro chiacchiere con il pilota Ducati, che le ha raccontato come sono stati questi due anni con la casa di Borgo Panigale. Il maiorchino dal prossimo anno sarà il compagno di squadra di Marc Marquez e ci ha parlato anche degli obiettivi della prossima stagione.
Ci stiamo avvicinando all’ultima gara della stagione, qual è il ricordo più bello e quello più brutto di Ducati in questi due anni?
Ce ne sono stati tanti. Il più bello è stata la prima vittoria al Mugello, la prima volta è sempre speciale. Credo che non ci sia nulla di più speciale che vincere su quella pista con Ducati. Il più brutto, invece, è stata la difficoltà iniziale avuta con la moto e poi gli infortuni delle ultime gare.
Cosa ti mancherà maggiormente dell’ambiente Ducati?
Mi mancherà la passione della gente nei confronti di questo marchio. Tutti quelli che hanno una Ducati si sentono parte della famiglia e questo non lo trovi da nessun’altra parte. Poi mi mancherà la squadra, il rapporto che abbiamo costruito. L'anno scorso li avevo portati a Punta Cana, ai Caraibi, ci siamo divertiti. Siamo molto affiatati e mi mancherà tutto questo. In Honda con me viene solo Juan Llansà Hernandez (il suo meccanico di fiducia, ndr).
A proposito di Honda, tra poco cambierai nuovamente casa costruttrice, dopo solo due anni passati con Ducati, come la vivi?
Sono stato molto fortunato da un certo punto di vista, perché in soli tre anni posso correre con le tre marche ufficiali più importanti della MotoGP. Nessuno l’ha mai fatto prima e c’è stata quindi una grande apertura. Mi sarebbe piaciuto avere un po’ più di stabilità in questi anni, ma in quel senso è stata una cosa positiva, una grande opportunità per crescere ed evolvermi come pilota. La Ducati mi ha fatto imparare molto come pilota, stile di guida, tecnica, quindi spero che questo mi serva per essere ancora più competitivo con la mia prossima marca.
Come pensi che Marquez viva il tuo arrivo nel box?
Sicuramente sa che ha un’esperienza che io non posso avere e questo sarà un grande aiuto per lui. Conosce la moto alla perfezione e questo è molto importante in MotoGP. Con moto così potenti e sofisticate l’esperienza è importantissima e lui ce l’ha. Anche io, ma con altre moto e non è la stessa cosa. Confida pienamente nelle sue capacità, non penso che lui sia preoccupato per il mio arrivo. Marquez ha un grande rispetto per me, come io ce l’ho per lui, e sa che sono un campione e che non mi fa paura lavorare fino a quando non arriva il risultato che cerco.
Quale sarà il valore aggiunto che potrai dare a Honda, arrivando da Ducati e da Yamaha?
Non mi piace molto parlare del futuro, mi manca ancora una gara da correre con Ducati e sono focalizzato al 100% su Valencia. Sono sempre stato cosciente che uno dei miei talenti è la sensibilità per capire cosa manca per andare più forte e questo è molto importante per un marchio. Le mie indicazioni sicuramente hanno fatto migliorare in quel momento la Yamaha e alla fine insieme abbiamo ottenuto che per molta gente, in questo momento, la moto migliore dello schieramento di partenza è la Ducati. Sono molto orgoglioso di aver dato questo contributo. Spero di poterlo dare anche alla mia prossima squadra.
Siamo qui nello stand Shark, come ti trovi con questo casco?
Alla fine del 2015 ho fatto un test su una moto provando nello stesso giorno sei o sette marchi. La lunga esperienza che ho in moto mi ha dato la capacità di sapere qual era il miglior casco e quando l’ho provato per la prima volta è stato subito tutto chiaro. È quello che mi ha dato maggiore comodità appena l’ho messo, maggiore sicurezza quando lo toccavo e hai una visuale incredibile, molto chiara e panoramica della pista e tutto. Questo era molto importante. Ho firmato con loro all’epoca e la prossima stagione sarà la quarta consecutiva, quindi inizia a essere una relazione già piuttosto duratura.
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