Ducati "sorpresa" dalle dichiarazioni di Marc Marquez
Il Gran Premio d’Italia è un appuntamento caldo anche per quanto riguarda il mercato piloti, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni dello spagnolo
Grassilli: "I piloti persone speciali e intelligenti"
Ducati deve ancora annunciare chi affiancherà Francesco Bagnaia la prossima stagione. Sembrava che la decisione potesse arrivare durante il GP del Mugello, ma la casa di Borgo Panigale ha preso ancora tempo, dando così il via a una ridda di voci e ipotesi incontrollabili.
A disputarsi il posto nel team factory sono Marc Marquez e Jorge Martin, nei giorni scorsi sembrava possibile che Martin diventasse ufficiale e Marquez prendesse il suo posto in Pramac che dispone di una Desmosedici factory.
Invece Marquez ha sparigliato le carte affermando che il team Pramac non rientra tra le sue opzioni e aggiungendo che ha tre opzioni aperte, due di queste sono in Ducati: o sarà nella squadra ufficiale oppure resterà in Gresini che al momento però non dispone di una moto ufficiale.
Una presa di posizione che ha spiazzato Ducati, e, forse, ha generato un po' di nervosismo ai piani alti di Borgo Panigale.
Mauro Grassilli, direttore sportivo Ducati, ha provato a calmare le acque ai microfoni di Sky Sport: “È un momento delicatissimo della stagione. Ogni pilota cerca di fare la migliore strategia per sé stesso e per il proprio futuro. La dichiarazione quindi non ci ha sorpreso e ne prendiamo atto. Pramac è un team formidabile, è una moto ufficiale gestita da professionisti”. Poi però ammette: “Non eravamo pronti a queste dichiarazioni, ma non siamo pronti a tante altre dichiarazioni: non possiamo sapere sempre quello che dicono i piloti, che sono persone speciali e super intelligenti e devono dire quello che sentono in quel determinato momento”.
Mercato rimandato a dopo il Mugello
La decisione finale comunque non è stata ancora presa: “Abbiamo deciso di non dedicarci a questo durante il weekend del Mugello, ma di pensare soltanto alla gara. Abbiamo fatto diverse analisi negli ultimi mesi e le stiamo ancora facendo. Sicuramente quella di andare in Pramac era una delle diverse analisi, ma non l’unica. Stiamo ancora valutando tantissime altre ipotesi”. Ad ogni modo, Grassilli ha le idee ben chiare sulla collaborazione con Pramac, oggi corteggiata da Yamaha: “Mi aspetto che Paolo (Campinoti) e Pramac rimangano ancora con noi, almeno per i prossimi due anni”.