Condanna doping Iannone - Miller: “Per me è colpevole"
MotoGP news – Jack Miller dice sempre quello che pensa e non ha paura delle proprie opinioni anche se sono controcorrente. L’australiano ha detto di non credere all'innocenza di Iannone e dubita che l'assunzione della sostanza dopante sia avvenuta mangiando carne contaminata
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La sincerità di Miller
Dopo la squalifica a quattro anni per doping di Andrea Iannone (qui tutte le motivazioni della condanna), gran parte del paddock si è stretto intorno al pilota di Vasto con parole di vicinanza e stima. Qualcuno però non crede alla tesi della contaminazione alimentare, ovvero che l'assunzione della sostanza dopante, il drostanolone, sia avvenuta involontariamente mangiando della carne contaminata in Malesia.
Tra questi c'e anche Jack Miller, che al sito inglese “The-race” ha dichiarato: “Ha avuto questa squalifica e non c'è molto altro da dire. Per ricevere una penalità del genere ci deve essere stato un motivo forte contro di lui. Queste sono le nostre vite, queste sono le regole. È davvero un peccato per lui che fosse dalla parte sbagliata, e gli auguro il meglio, ma sappiamo tutti cosa possiamo e non possiamo fare e lui è stato colto in fallo”. Miller quindi non crede all’innocenza di Iannone: “Se mi chiedete se credo che il doping provenga dalla carne, allora no. Abbiamo mucche nella nostra fattoria e posso dirti abbastanza chiaramente che non stiamo iniettando loro steroidi - e anche se lo facessimo, non penso che Andrea sarebbe risultato positivo dopo aver mangiato una bistecca”.
L'australiano ha rincarato la dose: “Riceviamo un libro che ci dice cosa possiamo e non possiamo fare, sono stato nella lista di controllo WADA ogni anno da quando sono arrivato in MotoGP e ho fatto il test una o due volte all'anno. Quest'anno più di ogni altro, per ottenere le nostre licenze abbiamo dovuto sederci e fare un corso di tre ore e mezza con la WADA, e leggere i diversi modi per evitare ciò per cui puoi essere squalificato. Il materiale è lì, sai cosa puoi prendere. Sono paranoico riguardo alle proteine e agli integratori perché un piccolo errore può costare molto, ma esistono delle regole in vigore”.
Ecco gli orari diretta TV su Sky, Dazn e su TV8 del GP di Portimao. Guardate il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
Dopo la squalifica a quattro anni per doping di Andrea Iannone (qui tutte le motivazioni della condanna), gran parte del paddock si è stretto intorno al pilota di Vasto con parole di vicinanza e stima. Qualcuno però non crede alla tesi della contaminazione alimentare, ovvero che l'assunzione della sostanza dopante, il drostanolone, sia avvenuta involontariamente mangiando della carne contaminata in Malesia.
Tra questi c'e anche Jack Miller, che al sito inglese “The-race” ha dichiarato: “Ha avuto questa squalifica e non c'è molto altro da dire. Per ricevere una penalità del genere ci deve essere stato un motivo forte contro di lui. Queste sono le nostre vite, queste sono le regole. È davvero un peccato per lui che fosse dalla parte sbagliata, e gli auguro il meglio, ma sappiamo tutti cosa possiamo e non possiamo fare e lui è stato colto in fallo”. Miller quindi non crede all’innocenza di Iannone: “Se mi chiedete se credo che il doping provenga dalla carne, allora no. Abbiamo mucche nella nostra fattoria e posso dirti abbastanza chiaramente che non stiamo iniettando loro steroidi - e anche se lo facessimo, non penso che Andrea sarebbe risultato positivo dopo aver mangiato una bistecca”.
L'australiano ha rincarato la dose: “Riceviamo un libro che ci dice cosa possiamo e non possiamo fare, sono stato nella lista di controllo WADA ogni anno da quando sono arrivato in MotoGP e ho fatto il test una o due volte all'anno. Quest'anno più di ogni altro, per ottenere le nostre licenze abbiamo dovuto sederci e fare un corso di tre ore e mezza con la WADA, e leggere i diversi modi per evitare ciò per cui puoi essere squalificato. Il materiale è lì, sai cosa puoi prendere. Sono paranoico riguardo alle proteine e agli integratori perché un piccolo errore può costare molto, ma esistono delle regole in vigore”.
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