RC Auto: 3 milioni di italiani circolano scoperti
Pubblicate in occasione del workshop internazionale organizzato a Roma dall'ente che vigila sulle assicurazioni, le stime rilasciate dal presidente Ivass Federico Signorini parlano di quasi 3 milioni di conducenti senza regolare assicurazione: un fenomeno rischioso e gravoso anche dal punto di vista economico. Ma Assoutenti risponde: finitela di scaricare le colpe sui consumatori con clausole vessatorie
Quasi 3 milioni di conducenti, cioè il 6% del totale, circolano in Italia senza regolare copertura assicurativa. I numeri (che per precisione sono in realtà soltanto una stima) arrivano direttamente dal presidente dell'Ivass Luigi Federico Signorini che, in un workshop internazionale organizzato a Roma dall'ente che vigila sulle assicurazioni, ha evidenziato le conseguenze che ne derivano. Signorini ha parlato di un danno economico per tutti gli automobilisti onesti (quelli cioè con regolare copertura rc), costretti a pagare per il fondo di solidarietà per le vittime dei pirati della strada e, in generale, di chi guida senza assicurazione.
Polizze più alte (per tutti)
“Storicamente - ha evidenziato Signorini - l’assicurazione auto è sempre stata più costosa in Italia che in altri Paesi europei. Tuttavia, nell'ultimo decennio i premi sono diminuiti in modo significativo (-30%, in termini nominali)”. Un calo che, secondo il presidente Ivass, è stato raggiunto “attraverso la maggiore concorrenza, le minori frodi, misure normative sul risarcimento e la diffusione delle scatole nere.
Rimane comunque un dato: oltre che più care rispetto che in altri paesi europei, le polizze rc in Italia, che certamente penalizzano che commette più sinistri, non premiano in alcun modo chi invece, al volante o in sella, dimostra atteggiamenti virtuosi, con poche (o nessuna) infrazione al codice della strada e un numero di sinistri pari a zero o comunque di lieve entità.
Risponde Assoutenti
"Che I'Ivass sia 'l'anatra zoppà delle autorità di controllo e di vigilanza è fatto noto e nuovamente confermato dalle dichiarazioni pro-assicurazioni rilasciate oggi dal presidente (e Direttore Generale della Banca d'Italia ) Federico Signorini, al workshop "Experience ratings in insurance markets: Theory and Evidence”, scrive Assoutenti. "Il fatto che aumentino le polizze anche del 27% per chi causa un incidente è normale, perché esiste ancora il meccanismo del bonus-malus, mentre il fatto che le polizze non si riducano in misura coerente con la riduzione della sinistrosità non lo è altrettanto - spiega Assoutenti - Se è vero che ormai oltre 9 italiani su 10 sono in prima classe assicurativa, è altrettanto vero che i profitti della Rc auto esplodono di utili (oltre 12 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni), e la colpa di questa assurdità è del famigerato sistema dell'indennizzo diretto. Non si lamenti il presidente dell'Ivass se ci sono problemi con le basi statistiche per stabilire i prezzi delle polizze auto, perché tale procedura serve solo per rimescolare le carte, tarando il rischio e la base delle tariffe non su chi causa un incidente, ma su chi lo subisce - aggiunge Assoutenti - E' ora di demolire tale procedura, evitando le conseguenze di contratti pieni di clausole vessatorie per i consumatori".