Malaguti Drakon 250: una cinese per l’Europa?
La costruzione è stata affidata a Zongshen, uno dei principali produttori cinesi e socio della joint venture Zongshen-Piaggio che produce Aprilia in Cina. Dunque non stupisce che per il Drakon 250 vengano impiegati numerosi parti di derivazione Aprilia e in particolare il motore monocilindrico di 249 cm³, finora impiegato soltanto in Oriente
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Malaguti è un marchio che agli italiani dice molto ma in realtà ora fa riferimento al Gruppo austriaco KSR, lo stesso che detiene altri marchi come Brixton, Lambretta e Motron. L’azienda italiana venne chiusa dalla proprietà nel 2011 e nel 2019 il marchio è ricomparso nelle mani degli austriaci. La nuova gamma è basata su modelli del Gruppo Piaggio, ne fanno parte la RST125 che è una Aprilia RS 125 a tutti gli effetti, la Monte Pro 125 che trae le origini dalla Derbi Mulhacén, e la XSM125, anch’essa una Aprilia SX 125 con un altro nome.
È già stato mostrato il Malaguti Drakon 125, disegnato internamente e oramai molto vicino ad entrare in produzione.
Anche 250
Ora KSR ha richiesto l’omologazione in Cina per un secondo modello Malaguti, il Drakon 250 che vedete in queste immagini. Per realizzare i suoi prodotti il Gruppo austriaco si appoggia ad aziende cinesi e nel caso di questo Malaguti 250 la costruzione è stata affidata a Zongshen, uno dei principali produttori cinesi e socio della joint venture Zongshen-Piaggio che produce Aprilia in Cina. Dunque non stupisce che per il Drakon 250 vengano impiegati numerosi parti di derivazione Aprilia e in particolare il motore monocilindrico di 249 cm³, finora impiegato soltanto nel Paese dei draghi. Viene montato su moto commercializzate nel mercato locale come le Aprilia GPR250 (una RS 125 maggiorata) e GPR250S (una sorta di Tuono 125 in versione 250). Il motore ha 27,5 CV contro i 13,4 CV dichiarati per la Drakon 125. Peso (150 kg) e dimensioni sono pressoché analoghi, gli pneumatici sono leggermente più larghi: 110/70-17 davanti e 140/70-17 dietro contro 100/80-17 e 130/70-17 della 125. La carrozzeria sembra la stessa, cambiano solo piccoli dettagli. Al momento non si sa nulla al riguardo, però nelle strategie del Gruppo KSR il marchio Malaguti si rivolge soprattutto al mercato europeo. Vuoi vedere che fra qualche tempo potremmo trovare le due nuove naked qui da noi?
È già stato mostrato il Malaguti Drakon 125, disegnato internamente e oramai molto vicino ad entrare in produzione.
Anche 250
Ora KSR ha richiesto l’omologazione in Cina per un secondo modello Malaguti, il Drakon 250 che vedete in queste immagini. Per realizzare i suoi prodotti il Gruppo austriaco si appoggia ad aziende cinesi e nel caso di questo Malaguti 250 la costruzione è stata affidata a Zongshen, uno dei principali produttori cinesi e socio della joint venture Zongshen-Piaggio che produce Aprilia in Cina. Dunque non stupisce che per il Drakon 250 vengano impiegati numerosi parti di derivazione Aprilia e in particolare il motore monocilindrico di 249 cm³, finora impiegato soltanto nel Paese dei draghi. Viene montato su moto commercializzate nel mercato locale come le Aprilia GPR250 (una RS 125 maggiorata) e GPR250S (una sorta di Tuono 125 in versione 250). Il motore ha 27,5 CV contro i 13,4 CV dichiarati per la Drakon 125. Peso (150 kg) e dimensioni sono pressoché analoghi, gli pneumatici sono leggermente più larghi: 110/70-17 davanti e 140/70-17 dietro contro 100/80-17 e 130/70-17 della 125. La carrozzeria sembra la stessa, cambiano solo piccoli dettagli. Al momento non si sa nulla al riguardo, però nelle strategie del Gruppo KSR il marchio Malaguti si rivolge soprattutto al mercato europeo. Vuoi vedere che fra qualche tempo potremmo trovare le due nuove naked qui da noi?
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