Honda CB650R, pronta per i rally-raid
Da naked a fuoristrada pronta per attraversare il deserto. È questa l'idea con cui una concessionaria Honda portoghese ha partecipato al Concorso Honda Garage Dreams. Dedicata al pilota lusitano Paulo Gonçalves scomparso durante l'ultima Dakar, questa CB650R Rally non ha nulla da invidiare alle vere dakariane
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Fuoriserie
Idea valida?
C'è chi pensa alle moto catalogandole in comparti stagni ben distinti tra loro e chi, invece, vede in ognuna un potenziale inespresso, un lato nascosto che aspetta solo di essere scoperto e portato alla luce.
Proprio quello che ha fatto la concessionaria portoghese Honda Wingmotor che, per partecipare al concorso Honda Garage Dreams (dedicato alle sole concessionarie spagnole e lusitane), ha letteralmente trasformato una naked dal taglio sportivo come la CB650R in una moto da Dakar. Quale sia stato il dettaglio tecnico o stilistico che ha fatto scattare questa visione nella mente del preparatore portoghese non lo sappiamo, ma è chiaro che ci ha visto bene. La CB650R Rally è davvero una special ben riuscita, una di quelle customizzazioni che piacciono da subito.
Dedicata al pilota di rally portoghese Paulo Gonçalves, che ha perso la vita a inizio anno durante la settima tappa della Dakar, questa CB650R Rally potrebbe essere una bella moto di serie per quanto è curata in ogni suo dettaglio razionale.
Il telaio originale a doppia trave discendente non stona affatto anche perché in linea con le scelte tecniche ufficiali della casa giapponese, così come non fa storcere il naso la presenza del quattro cilindri da 649 cm3, capace di 95 CV e 68Nm di coppia motrice. Sempre della CB650R sono il forcellone, le ruote in lega da 17" (che calzano pneumatici tassellati Continental TKC80), il serbatoio e le cover poste ai suoi lati, entrambe debitamente riverniciate per l'occasione in un bel rosso Honda.
Per quanto riguarda il comparto sospensioni non si sa nulla, ma a prima occhiata vien da pensare che il preparatore portoghese abbia mantenuto i componenti originali per dedicarsi più all'estetica, decisamente ben riuscita.
Non tanto per il parafango alto, i paramani, i parasteli della forcella, il paracolpi a protezione dei collettori di scarico, lo scarico rialzato e la cover di una inedita sella monoposto, quanto per quel frontale degno di una vera moto da raid che ha cambiato faccia alla CB650R. Dietro al plex verticale prende posto un vero navitagore da "deserto", con tanto di roadbook.
C'è chi pensa alle moto catalogandole in comparti stagni ben distinti tra loro e chi, invece, vede in ognuna un potenziale inespresso, un lato nascosto che aspetta solo di essere scoperto e portato alla luce.
Proprio quello che ha fatto la concessionaria portoghese Honda Wingmotor che, per partecipare al concorso Honda Garage Dreams (dedicato alle sole concessionarie spagnole e lusitane), ha letteralmente trasformato una naked dal taglio sportivo come la CB650R in una moto da Dakar. Quale sia stato il dettaglio tecnico o stilistico che ha fatto scattare questa visione nella mente del preparatore portoghese non lo sappiamo, ma è chiaro che ci ha visto bene. La CB650R Rally è davvero una special ben riuscita, una di quelle customizzazioni che piacciono da subito.
Dedicata al pilota di rally portoghese Paulo Gonçalves, che ha perso la vita a inizio anno durante la settima tappa della Dakar, questa CB650R Rally potrebbe essere una bella moto di serie per quanto è curata in ogni suo dettaglio razionale.
Il telaio originale a doppia trave discendente non stona affatto anche perché in linea con le scelte tecniche ufficiali della casa giapponese, così come non fa storcere il naso la presenza del quattro cilindri da 649 cm3, capace di 95 CV e 68Nm di coppia motrice. Sempre della CB650R sono il forcellone, le ruote in lega da 17" (che calzano pneumatici tassellati Continental TKC80), il serbatoio e le cover poste ai suoi lati, entrambe debitamente riverniciate per l'occasione in un bel rosso Honda.
Per quanto riguarda il comparto sospensioni non si sa nulla, ma a prima occhiata vien da pensare che il preparatore portoghese abbia mantenuto i componenti originali per dedicarsi più all'estetica, decisamente ben riuscita.
Non tanto per il parafango alto, i paramani, i parasteli della forcella, il paracolpi a protezione dei collettori di scarico, lo scarico rialzato e la cover di una inedita sella monoposto, quanto per quel frontale degno di una vera moto da raid che ha cambiato faccia alla CB650R. Dietro al plex verticale prende posto un vero navitagore da "deserto", con tanto di roadbook.
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