Dakar 2020 morte Gonçalves: chi era, la carriera e la caduta. Stop alla 8° tappa
La seconda parte della Dakar 2020 è stata segnata dalla drammatica morte di Paulo Gonçalves. Il quarantenne pilota portoghese ha perso la vita oggi a seguito di una caduta nella settima tappa. L'organizzazione ha deciso di annullare la tappa di domani per moto e quad, che avrebbe dovuto svolgersi su un percorso ad anello intorno a Wadi Al-Dawasir
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L’ultima tappa di Paulo
“È bello essere parte della storia della Dakar alla partenza di questo terzo capitolo del rally”, Paulo Gonçalves era concentrato e orgoglioso di essere uno dei piloti più esperti al via in Arabia Saudita, ma per 'Speedy' il destino aveva deciso altrimenti: la corsa per lui si è fermata stamattina, al chilometro 276 della settima tappa Riyadh-Wadi Al-Dawasir. Il portoghese è stato trovato privo di sensi e in arresto cardiorespiratorio in un'area che alternava sabbia e dune. I medici hanno cercato inutilmente di rianimarlo, per poi trasportarlo in elicottero all'ospedale di Layla dove purtroppo è stato confermato il suo decesso. Tra i primi a giungere sul luogo Toby Price, che si è fermato per un ora tentando di prestare i primi soccorsi (il tempo perso dall'australiano è stato abbuonato dalla direzione gara, Price è ora 4° in classifica).
Paulo aveva partecipato a tutti i "passaggi" della Dakar, aveva iniziato in Africa nel 2006 e poi ancora nel 2007, era passato in Sud America per approdare, dopo 11 edizioni, in Arabia Saudita. Quest'anno aveva anche cambiato squadra: dopo cinque anni con il team Honda con cui aveva ottenuto molti successi – tra cui il titolo mondiale FIM Cross-Country Rallies nel 2013, un secondo posto alla Dakar 2015 e numerose vittorie di tappa – era passato all'Hero Motorsports Team Rally e si diceva entusiasta della nuova sfida.
La Dakar negli ultimi era stata piuttosto "avara" con lui: nel 2018 era stato costretto a ritirarsi poco prima della partenza per un infortunio al ginocchio e alla spalla, mentre nel 2019, dopo un recupero record in seguito a un incidente avvenuto a un mese dalla partenza, si era ritirato durante la quinta tappa. Ma Paulo riponeva molte speranze per la sua tredicesima Dakar.
Tanti i messaggi dei piloti, tra questi quello di Joan Barreda, suo compagno nel team HRC: “Ti sei preso cura di me in tutti questi anni come un fratello. I ricordi dell'infinità di ore che abbiamo trascorso da soli nel deserto, guardandoci l'un l’altro a cento metri di distanza, rimarranno sempre nella mia anima”.
La morte di Gonçalves ha lasciato sotto shock l'intera Dakar, gli organizzatori hanno deciso di annullare l’ottava tappa di domani per la categoria moto e quad, che avrebbe dovuto svolgersi su un percorso ad anello intorno a Wadi Al-Dawasir.
“È bello essere parte della storia della Dakar alla partenza di questo terzo capitolo del rally”, Paulo Gonçalves era concentrato e orgoglioso di essere uno dei piloti più esperti al via in Arabia Saudita, ma per 'Speedy' il destino aveva deciso altrimenti: la corsa per lui si è fermata stamattina, al chilometro 276 della settima tappa Riyadh-Wadi Al-Dawasir. Il portoghese è stato trovato privo di sensi e in arresto cardiorespiratorio in un'area che alternava sabbia e dune. I medici hanno cercato inutilmente di rianimarlo, per poi trasportarlo in elicottero all'ospedale di Layla dove purtroppo è stato confermato il suo decesso. Tra i primi a giungere sul luogo Toby Price, che si è fermato per un ora tentando di prestare i primi soccorsi (il tempo perso dall'australiano è stato abbuonato dalla direzione gara, Price è ora 4° in classifica).
Paulo aveva partecipato a tutti i "passaggi" della Dakar, aveva iniziato in Africa nel 2006 e poi ancora nel 2007, era passato in Sud America per approdare, dopo 11 edizioni, in Arabia Saudita. Quest'anno aveva anche cambiato squadra: dopo cinque anni con il team Honda con cui aveva ottenuto molti successi – tra cui il titolo mondiale FIM Cross-Country Rallies nel 2013, un secondo posto alla Dakar 2015 e numerose vittorie di tappa – era passato all'Hero Motorsports Team Rally e si diceva entusiasta della nuova sfida.
La Dakar negli ultimi era stata piuttosto "avara" con lui: nel 2018 era stato costretto a ritirarsi poco prima della partenza per un infortunio al ginocchio e alla spalla, mentre nel 2019, dopo un recupero record in seguito a un incidente avvenuto a un mese dalla partenza, si era ritirato durante la quinta tappa. Ma Paulo riponeva molte speranze per la sua tredicesima Dakar.
Tanti i messaggi dei piloti, tra questi quello di Joan Barreda, suo compagno nel team HRC: “Ti sei preso cura di me in tutti questi anni come un fratello. I ricordi dell'infinità di ore che abbiamo trascorso da soli nel deserto, guardandoci l'un l’altro a cento metri di distanza, rimarranno sempre nella mia anima”.
La morte di Gonçalves ha lasciato sotto shock l'intera Dakar, gli organizzatori hanno deciso di annullare l’ottava tappa di domani per la categoria moto e quad, che avrebbe dovuto svolgersi su un percorso ad anello intorno a Wadi Al-Dawasir.
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