Honda Africa Twin: avrà tre radar?
Che Honda fosse al lavoro per lo sviluppo di un proprio sistema radar diverso da quello utilizzato dalle rivali europee era cosa in realtà già nota. Nuovi brevetti che riguardano l’Africa Twin ci mostrano qualcosa di più e, soprattutto, di assai interessante…
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Tre meglio di due?
Dalla Multistrada V4 S, alla BMW R 1250 RT fino alla 1290 Super Adventure S di KTM, la tecnologia radar per la guida assistita è velocemente approdata su numerosi modelli già in commercio. Questi tre modelli montano un sistema sviluppato dalla tedesca Bosch, del quale si servirà a breve anche Kawasaki per la versione aggiornata della Ninja H2 SX.
Controcorrente - lo dicevamo qui a proposito della Gold Wing - Honda che è invece alle prese con una sistema sviluppato internamente, di cui però, almeno fino ad ora, sapevamo ancora pochissimo. Nuovi dettagli arrivano oggi grazie ad un paio di brevetti che mostrano l’applicazione dell’inedito sistema montato sull'Africa Twin. Per lei Honda avrebbe scelto una configurazione simile a quella di Ducati, cioè sensori radar sia davanti che dietro, ma con un terzo sensore anch’esso montato al posteriore. Guardando i disegni più da vicino, è facile notare come il radar anteriore assomigli molto ai sistemi già utilizzati da BMW, Ducati e KTM, cosa che spiegherebbe tra l’altro anche le scelte stilistiche operate da Honda sul frontale della nuova Africa Twin, con quell’area piatta e vuota posizionata proprio davanti al pannello anteriore. Dettaglio che sembrerebbe suggerire che il radar era in fase di sviluppo già prima della presentazione dell'Africa Twin nel 2020 e che pertanto, il nuovo stile della moto sia stato almeno in parte pensato anche in vista dell'introduzione di questo sistema.
È però al posteriore che le differenze si fanno evidenti: invece di un singolo sensore rivolto direttamente all'indietro, come, per esempio sulla Multistrada V4 S, nel caso di Honda troviamo due unità separate (qui sopra) installate all'interno del porta targa. Inoltre, invece di essere rivolti all’indietro come sarebbe apparentemente logico pensare, i due sensori sono in questo caso puntati lateralmente, con una leggera inclinazione all'indietro. Scelta in realtà logica se si considera l’ampio cono di rilevamento dei radar che, in coppia e così orientati, risulterebbero effettivamente in grado di monitorare un’area ben più vasta, con tutti i vantaggi che ne potrebbero derivare. Seppur in ritardo rispetto a molte colleghe, l’Africa Twin sembrerebbe pertanto anche lei pronta a vestire sistemi radar, forse anche più evoluti di quelli visti finora.
Controcorrente - lo dicevamo qui a proposito della Gold Wing - Honda che è invece alle prese con una sistema sviluppato internamente, di cui però, almeno fino ad ora, sapevamo ancora pochissimo. Nuovi dettagli arrivano oggi grazie ad un paio di brevetti che mostrano l’applicazione dell’inedito sistema montato sull'Africa Twin. Per lei Honda avrebbe scelto una configurazione simile a quella di Ducati, cioè sensori radar sia davanti che dietro, ma con un terzo sensore anch’esso montato al posteriore. Guardando i disegni più da vicino, è facile notare come il radar anteriore assomigli molto ai sistemi già utilizzati da BMW, Ducati e KTM, cosa che spiegherebbe tra l’altro anche le scelte stilistiche operate da Honda sul frontale della nuova Africa Twin, con quell’area piatta e vuota posizionata proprio davanti al pannello anteriore. Dettaglio che sembrerebbe suggerire che il radar era in fase di sviluppo già prima della presentazione dell'Africa Twin nel 2020 e che pertanto, il nuovo stile della moto sia stato almeno in parte pensato anche in vista dell'introduzione di questo sistema.
È però al posteriore che le differenze si fanno evidenti: invece di un singolo sensore rivolto direttamente all'indietro, come, per esempio sulla Multistrada V4 S, nel caso di Honda troviamo due unità separate (qui sopra) installate all'interno del porta targa. Inoltre, invece di essere rivolti all’indietro come sarebbe apparentemente logico pensare, i due sensori sono in questo caso puntati lateralmente, con una leggera inclinazione all'indietro. Scelta in realtà logica se si considera l’ampio cono di rilevamento dei radar che, in coppia e così orientati, risulterebbero effettivamente in grado di monitorare un’area ben più vasta, con tutti i vantaggi che ne potrebbero derivare. Seppur in ritardo rispetto a molte colleghe, l’Africa Twin sembrerebbe pertanto anche lei pronta a vestire sistemi radar, forse anche più evoluti di quelli visti finora.
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