Ducati Multistrada 1260, vittoria alla Pikes Peak 2018 con Dunne
Ducati torna a vincere alla Pikes Peak International Hill Climb: la 96° edizione della mitica cronoscalata USA è tutta di Carlin Dunne e della sua Multistrada 1260. Ha chiuso invece in terza posizione il recordman Chris Fillmore, staccato di quasi 5 secondi
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The King of the Mountain
Ducati ce l’ha fatta: come scommesso pochi giorni fa, la Multistrada 1260 ha conquistato per prima la vetta dei 4.300 metri alla Pikes Peak International Hill Climb 2018.
Ad affrontare le 156 curve di tracciato è stato Carlin Dunne che ha restituito a Ducati il gradino più alto del podio, regalandole la sua settima vittoria alla corsa in salita più famosa al mondo. Sfumato invece invece l’obbiettivo “secondario” di Dunne, intenzionato a riprendersi il record sottrattogli lo scorso anno da Chris Fillmore e dalla sua KTM 1290 Super Duke R: nel 2012 Carlin era recordman con 9’52”819. Poi, nel 2017 il sorpasso di Fillmore, 3 secondi più veloce (percorse tutti i 19,99 km di tracciato in 9’49”265). Con il tempo di 9’59”102, Dunne lascia per quest’anno il record nelle mani di Fillmore, arrivato terzo (10’04”038) dopo Rennie Scaysbrook che, in sella alla sua KTM 1290 Super Duke R, ha tagliato il traguardo con meno di sette decimi di distacco da Dunne. Quarto invece Codie Vahsholts, compagno di Dunne nel team Ducati.
“Ci siamo riusciti! Siamo saliti sul gradino più alto del podio per la quarta volta - ha detto entusiasta Carlin Dunne, confermando i grandi meriti della moto che lo ha portato in vetta - La Multistrada 1260 Pikes Peak si è rivelata straordinaria, proprio come tutti noi ci aspettavamo. La moto era perfetta, tutto ha funzionato nel modo migliore, garantendomi tutto quello di cui avevo bisogno per raggiungere la vetta della montagna più veloce di tutti. Sappiamo tutti che la Pikes Peak non è mai una gara facile, ma tutto è andato nel migliore dei modi e abbiamo conquistato una bella vittoria per la Ducati che, senza ombra di dubbio, si conferma “The King Of The Mountain”. Ducati ha esordito nella Pikes Peak nel 2008 con la Hypermotard 1100 S, conquistando subito la vittoria. Da allora, con quello di ieri, i primi posti alla corsa sono stati addirittura 7, qui sotto il video in cui Dunne, qualche giorno fa spiegava la "sua" Pikes Peak 2018.
Ad affrontare le 156 curve di tracciato è stato Carlin Dunne che ha restituito a Ducati il gradino più alto del podio, regalandole la sua settima vittoria alla corsa in salita più famosa al mondo. Sfumato invece invece l’obbiettivo “secondario” di Dunne, intenzionato a riprendersi il record sottrattogli lo scorso anno da Chris Fillmore e dalla sua KTM 1290 Super Duke R: nel 2012 Carlin era recordman con 9’52”819. Poi, nel 2017 il sorpasso di Fillmore, 3 secondi più veloce (percorse tutti i 19,99 km di tracciato in 9’49”265). Con il tempo di 9’59”102, Dunne lascia per quest’anno il record nelle mani di Fillmore, arrivato terzo (10’04”038) dopo Rennie Scaysbrook che, in sella alla sua KTM 1290 Super Duke R, ha tagliato il traguardo con meno di sette decimi di distacco da Dunne. Quarto invece Codie Vahsholts, compagno di Dunne nel team Ducati.
“Ci siamo riusciti! Siamo saliti sul gradino più alto del podio per la quarta volta - ha detto entusiasta Carlin Dunne, confermando i grandi meriti della moto che lo ha portato in vetta - La Multistrada 1260 Pikes Peak si è rivelata straordinaria, proprio come tutti noi ci aspettavamo. La moto era perfetta, tutto ha funzionato nel modo migliore, garantendomi tutto quello di cui avevo bisogno per raggiungere la vetta della montagna più veloce di tutti. Sappiamo tutti che la Pikes Peak non è mai una gara facile, ma tutto è andato nel migliore dei modi e abbiamo conquistato una bella vittoria per la Ducati che, senza ombra di dubbio, si conferma “The King Of The Mountain”. Ducati ha esordito nella Pikes Peak nel 2008 con la Hypermotard 1100 S, conquistando subito la vittoria. Da allora, con quello di ieri, i primi posti alla corsa sono stati addirittura 7, qui sotto il video in cui Dunne, qualche giorno fa spiegava la "sua" Pikes Peak 2018.
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