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Pikes Peak International Hill Climb, Ducati tenta la scalata

Piloti del team Spider Grips, Carlin Dunne e Codie Vahsholtz tenteranno quest’anno di restituire a Ducati il titolo nella Pikes Peak International Hill Climb. La Casa di Borgo Panigale correrà in Colorado con due Multistrada 1260 S largamente riviste e modificate
Verso la vetta
Manca ormai pochissimo all’edizione 2018 della mitica Pikes Peak International Hill Climb: l’appuntamento è fissato per il 24 giugno alle pendici della dell’omonima montagna in Colorado. Alla cronoscalata parteciperà anche Ducati, portata sul tracciato in salita dal team Spider Grips e dai piloti Carlin Dunne e Codie Vahsholtz: il primo è una vera e propria leggenda, nonché recordman con il tempo, per completare le 156 curve di gara, sotto i 10 minuti; il secondo - figlio e nipote d’arte con il padre Clint 23 volte campione e il nonno Leonard 19 - lotterà invece per la sua 4° vittoria.
Dopo l’esordio nel 2008 con la Ducati Hypermotard 1100 S che s’è subito conquistato il primo posto, la Casa di Borgo Panigale ha raggiunto nella competizione non pochi traguardi grazie anche all’arrivo della Multistrada 1200 S, antesignana della gamma stradale Pikes Peak dedicata appunto alla competizione statunitense.
Impegnata anche nello sviluppo di un programma di sicurezza portato avanti con gli organizzatori della gara, Ducati torna in pista quest’anno con una versione ancora più evoluta: le due Multistrada 1260 S con cui Dunne e Vahsholtz raggiungeranno il traguardo in vetta sono infatti state sottoposte a non pochi rimaneggiamenti. Esigenza numero uno era quella di alleggerire il tutto il più possibile: via quindi ogni elemento “superfluo”, dagli specchietti ai paramani, protezione motore e impianto luci compreso. I cerchi, firmati OZ, sono in magnesio, mentre per il Termignoni è stato scelto il titanio. Rivisto anche il telaio, appositamente modificato per meglio gestire la stabilità in curva e favorire, grazie anche alle nuove pedane e alle sospensioni Race Tech, pieghe e controllo. A spingerla ci penserà invece il “suo” Testastretta DVT da 1262cc, anch’esso comunque elaborato e “liberato” dai vincoli dell’Euro 4.  Le premesse, dunque, lasciano bene sperare: chissà che quest’anno Ducati non torni detentrice di un titolo tanto ambito. 
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