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Test MotoGP: Marc Marquez regala il sorriso a Ducati

Borgo Panigale vira sulla Desmosedici in versione 2024, anche la nuova aerodinamica è in dubbio. Aprilia e KTM si fanno vedere in top5 con Bezzecchi e Acosta, soddisfatto della nuova RC16

Dato che tra un paio di settimane i piloti di MotoGP saranno di nuovo in pista a Buriram, i test thailandesi oggi sono stati improntati soprattutto alla ricerca del setting giusto, se non della prestazione pura. Le prove al Chang sono diventate quindi una sorta di pre-pre qualifica, con Marc Marquez che ha messo tutti in fila.


I tempi contano? Nì

La pole position dell'anno scorso di Pecco Bagnaia era stata segnata in 1'28”700, oggi Marc ha fatto registrare 1'28”855 ed è stato l'unico a scendere sotto il muro del 29, tra l'altro seguito da suo fratello. I due sostanzialmente hanno girato con una moto molto simile, dal momento che anche il team ufficiale ha virato sulla “vecchia” Desmosedici, mantenendo una finestra di dubbio solo per l'aerodinamica. Ci sarà tempo per omologare un nuovo pacchetto, mentre per il telaio non ci sono scadenze da rispettare. Bagnaia dal canto suo si è ritrovato piuttosto lontano dal compagno di squadra, circa mezzo secondo, ma ha dovuto recuperare il lavoro che non aveva svolto nella giornata di ieri e a fine sessione era di buonumore.


Bezzecchi in palla

Il pilota Aprilia avrebbe girato sempre piuttosto scarico e i suoi tempi vanno presi con il beneficio del dubbio. Le sensazioni però sono positive, soprattutto per quanto riguarda l'anteriore. Il Bez è un pilota che ha sempre fatto della staccata il suo punto forte e avere una moto che lo asseconda sotto questo punto di vista gli mette il buonumore. Nel box di Noale è tornato un moderato ottimismo, nella speranza che Martin possa fare altrettanto bene, se non meglio.


Si rivede KTM

O meglio, Pedro Acosta, che ha staccato il quarto miglior tempo e che ha dichiarato di avere tra le mani “una moto molto migliore rispetto a quella del 2024”. I suoi compagni di marca sono però tutti più indietro: Brad Binder è 12esimo, Maverick Vinales nono, Enea Bastianini 15esimo. La KTM sembra finalmente migliorata sul giro secco (circa 3 decimi), vale a dire in quello che l'anno scorso era il grosso tallone d'Achille della moto di Mattighofen, anche se per Acosta c'è ancora qualcosa da sistemare. Bisognerà vedere se ci saranno le risorse per farlo, ma la base per iniziare la stagione è confortante.


Giapponesi defilati

Per motivi diversi, la seconda giornata non ha prodotto grandi exploit per Honda e Yamaha. Joan Mir in realtà ha strappato un tempo a soli 20 millesimi da Bagnaia, quinto, Zarco è un po' più indietro senza grandi entusiasmi. Il lavoro però è stato completato e il francese è dell'idea che la RC213V ora sia un pelino migliorata sul giro secco. In casa Yamaha, Quartararo invece ha dichiarato sensazioni “medie”, lamentandosi ancora del fatto che non è riuscito a trovare il feeling giusto con le gomme.

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