Test Jerez: tutte le novità delle superbike in pista
Ducati ha fatto debuttare la nuova Panigale V4R, che ha convinto Bautista a livello di motore. Yamaha e Kawasaki sono alla ricerca di grip e trazione, Honda ha puntato su un nuovo telaio. Bmw ha cambiato i freni, passando a Brembo
Si è conclusa la due giorni di test superbike – con la presenza anche di Honda e KTM MotoGP- a Jerez de la Frontera, e se sul fronte dei tempi registrati è stato Toprak Razgatlioglu a comandare le danze, si sono viste diverse novità interessanti che meritano di essere passate in rassegna.
Campioni in carica
Alvaro Bautista è contento della nuova Panigale V4R, e le novità vanno ben oltre rispetto alla semplice esposizione della tabella numero uno. Lo spagnolo ha effettuato delle prove comparative tra modello 2022 e modello 2023, riscontrando immediatamente positive differenze. La nuova moto è risultata potente, ma con una erogazione più fluida e regolare che permette a Bautista di gestire meglio il gas prima dell'intervento dell'elettronica.
Per quanto riguarda Danilo Petrucci, ha girato ancora con la moto 2022, ma a breve arriverà la 2023 e il pilota ternano potrà quindi giocare ad armi pari con i piloti ufficiali, o almeno portarsi più vicino in termini di materiale tecnico utilizzato.
Novità in Yamaha
Razgatlioglu ha guidato una R1 rivista in alcuni particolari. Niente di clamoroso, perché non si tratta di una nuova versione della supersportiva giapponese, ma intanto si è visto un nuovo forcellone. L'obiettivo è quello di migliorare la trazione, e di conseguenza l'accelerazione della moto giapponese.
La verdona in cura
Anche dalle parti di Akashi hanno capito che bisogna migliorare la gestione delle gomme, soprattutto nelle gare più calde, e nel box KRT c'è stato un gran lavoro sull'elettronica che ha parzialmente soddisfatto Johnny Rea.
Super concessioni
In casa Honda si è visto un telaio modificato, frutto delle possibilità che il regolamento concede alle marche rimaste più indietro. HRC ha deciso di allungare il frame della CBR 1000RR-R, con la speranza che la modifica aiuti a trovare più trazione al posteriore. Lecuona ha parlato di un miglioramento, ma non così importante come servirebbe a Honda per recuperare terreno sensibilmente sugli avversari.
Cambio fornitori
Per BMW c'è da registrare che la M1000 RR sarà dotata della nuova aerodinamica, ma c'è stato un ulteriore cambio, con la casa bavarese che si è affidata a Brembo per la fornitura dell'impianto frenante. Di conseguenza Nissin equipaggerà d'ora in poi solo Honda.
Classe regina in pista
A Jerez, come detto sopra, c'era KTM al lavoro (con Pedrosa e Kallio), ma anche Honda, che ha portato in pista la nuova RC213V, affidata alle mani di Stefan Bradl. La moto presentava una aerodinamica particolarmente elaborata nella parte bassa della carenatura, e il nuovo scarico “asimmetrico” e fortemente decentrato della Akrapovic. Tra pochi giorni il materiale sarà imbarcato per Sepang, dove Bradl prenderà parte ai test dello shakedown.