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Mercato MotoGP: Razgatlioglu e Acosta pezzi pregiati

Il turco viene periodicamete accostato a Honda, ma le possibilità di un passaggio oggi sono più sensate che in passato. Pedro ha le migliori opzioni in Yamaha e Ducati clienti

La stagione della MotoGP è iniziata da sole tre gare eppure si iniziano a respirare le prime agitazioni di un mercato piloti che ha qualche pezzo pregiato in vetrina e diversi altri movimenti che potrebbero inserirsi di conseguenza. Andiamo a vedere più nel dettaglio. 

Rumor ricorrente 

In questi anni Toprak Razgatlioglu è già passato in MotoGP almeno quattro o cinque volte: Yamaha e Honda sono state le case che - a torto o ragione- più di ogni altra hanno visto il nome del turco accostato alle proprie selle, anche se pure il team Prima Pramac aveva fatto un pensiero al due volte campione del mondo superbike. A parte il test MotoGP con Yamaha (tra l’altro nemmeno troppo positivo), non ci sono mai state però tre e proprie trattative e l’impressione è che fare girare il nome di Razgatlioglu abbia fatto comodo al suo management per alzare il valore dei contratti firmati in superbike. Ora è tornata alla ribalta la voce di un possibile interessamento di HRC: Luca Marini è in scadenza a fine 2025 e nonostante il fatto che Johann Zarco si sia già fatto avanti per candidarsi al ruolo di pilota ufficiale, è chiaro che il profilo di Toprak potrebbe interessare. Honda è ancora molto indietro nello sviluppo della sua RC213V, ma è pur vero che potrà contare sulle superconcessioni fino al termine del 2026 e che un matrimonio tra il turco e il colosso giapponese avrebbe i suoi pro. Innanzitutto dal punto di vista dell’immagine: HRC ha bisogno di un pilota di richiamo, che convogli l’attenzione dei media, ma un top rider MotoGP al momento non pare avvicinabile. Razgatlioglu inoltre avrebbe bisogno di fare molti chilometri per adeguarsi allo stile richiesto dai prototipi e un team con le concessioni sarebbe perfetto. Certo, i feedback di Toprak sarebbero da prendere con le pinze, ma è pur vero che piloti esperti ora in Honda non mancano. 

Pedro c’è? 

C’è poi il discorso KTM, con Acosta sotto contratto, ma lo spagnolo avrebbe una clausola che gli permetterebbe di liberarsi qualora le performance della moto non fossero all’altezza delle aspettative. Quali? I dettagli non sono noti, ma con tutto quello che il costruttore austriaco sta passando - compresa l’incertezza che Mattighofen si schieri al via del campionato 2026-, per Pedro sembra esserci una certa libertà di manovra. Quali sono le possibili destinazioni? Yamaha potrebbe tentarlo: i giapponesi dovrebbero nel caso “spostare” Alex Rins in Prima Pramac, ma l’ostacolo non sembra insormontabile. E poi ci sono da considerare le Ducati clienti: già Marc Marquez ci è passato in carriera, abbassarsi a una sella in VR46 o in Gresini sarebbe nella sostanza molto meno peggio di quanto la forma può far sembrare. 

Altri movimenti 

La situazione è ancora molto fluida e la maggior parte dei contratti sono firmati. Jack Miller è una eccezione in questo senso, ma viste le buone prestazioni dell’australiano (attualmente migliore pilota Yamaha), non è da escludere un suo rinnovo. Sempre che non venga qualcun altro a bussare alla porta di Thriller Miller

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