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Rins cade in bici e si rompe un braccio: addio gran premio di Catalogna

Lo spagnolo si è infortunato in mattinata, allenandosi con la bici in pista a Barcellona. La diagnosi indica una frattura del radio, domani il pilota Suzuki si sottoporrà a una operazione. L'inizio di stagione di Alex è diventato un calvario
Alex Rins dovrà rinunciare al gp di casa a causa di un incidente sul circuito del Montmelò. La disavventura per lo spagnolo tuttavia non è avvenuta in moto (le prove inizieranno solo domani), ma in bicicletta, con cui il pilota Suzuki stava effettuando una ricognizione sulla pista. L'incidente è avvenuto in mattinata e le condizioni sono apparse subito sufficientemente gravi da impedire ad Alex di affrontare il weekend di gara, seppure con qualche precauzione.

I tempi del recupero
Lo spagnolo è caduto durante un giro di allenamento e di conseguenza ha riportato danni al braccio destro, con un'ampia zona contusa e molto dolore. È stato subito portato all'ospedale universitario Dexeus di Barcellona per ulteriori esami, dove i controlli medici hanno rivelato una frattura nell'osso del radio. La frattura è stata immobilizzata e domani mattina Alex sarà operato per ripararla. Successivamente all'operazione Rins inizierà il recupero, di cui non sono tuttavia ancora certi i tempi. Certo è che a giugno il calendario propone ben tre gare: dopo Barcellona ci sarà una settimana di pausa, quindi Assen e il Sachsenring. Quando si dice che piove sul bagnato...

Una stagione difficile
Di sicuro non è il miglior momento per Alex, che dopo le prime due gare concluse fuori dal podio, ha inanellato una serie incredibile di errori, con tre ritiri e una gara terminata fuori dai punti, sempre a causa di una caduta. Se il mondiale sembrava già difficile da rincorrere prima di Barcellona, questo infortunio mette definitivamente fuori gioco Rins, che lascia Suzuki a difendere i propri colori con il solo Joan Mir, sempre più costante e veloce del compagno di squadra. Anche per Joan comunque non sono tutte rose e fiori: due soli podi in sei gare non sono il massimo, e ora il campione del mondo spera che Suzuki porti qualche novità tecnica per aiutarlo a risalire la china
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