MotoGP 2025 Marc Marquez: "In Ducati mi hanno detto che ho rubato due mondiali..."
Marc Marquez ha parlato del suo passato, ma anche del suo futuro e in particolare del rapporto con Pecco Bagnaia con cui i rapporti sono ottimi. Almeno fuori dalla pista...
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Il rapporto con Pecco
Marc Marquez, insieme al fratello Alex, è stato ospite della trasmissione spagnola El Hormiguero, analizzando molti temi del suo passato e del suo futuro. Lo spagnolo ha appena compiuto 32 anni e nell'intervista ha iniziato parlando del rapporto con Pecco Bagnaia: "Se metti due galli nello stesso pollaio a 20 o 25 anni, male, bomba, esplosione. Ma Pecco ha 27 anni, io 32, e lui è un gentiluomo, è calmo. Abbiamo parlato molto fino a ora, ma sappiamo entrambi che dalla prima all'ultima gara, ognuno penserà ai propri interessi. Pecco è un gentiluomo, ma in pista è il più grande guerriero. Se deve metterti la moto addosso, te la mette addosso".
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A tutto campo
L'intervista prosegue a tutto campo, a partire dall'età del Cambroncito, ormai alta per un pilota: "A 32 anni pensi di più, con l'esperienza impari che non devi correre rischi massimi a ogni giro o in ogni sessione di prove. Ci sono punti chiave in una gara, cinque o sei giri che sono cruciali, e devi correre rischi se vuoi vincere, ma non per 25 giri. Il mio stile, però, resta sempre quello: se faccio qualcosa, mi assumo il rischio. Ho vinto molto, ma ho anche pagato con molti infortuni".
Sulla nuova avventura in Ducati e sul perché abbia lasciato Honda, Marquez ha le idee chiare: "Sono felice, pieno di energia, e questo è molto importante. Sono sulla moto migliore e nel team migliore. Se voglio lottare per il titolo, è nelle mie mani. Ho fatto del mio meglio in inverno. Lotterò per il titolo. La scelta di lasciare Honda potrà sembrare strana: ero nel miglior team della storia del campionato e avevo lo stipendio più alto che sia mai esistito, ma è stato soprattutto per la mia salute mentale. Senza quella non puoi salire su una moto a 350 km/h. Ho avuto tre anni con molti infortuni e operazioni, sono uscito da uno e sono entrato in un altro. La Honda in quel momento non aveva un progetto vincente, e la decisione è venuta da me. Mi sono seduto con loro e ho proposto di andarmene di comune accordo, senza forzare nulla. Ho detto loro: 'State pagando questo a un pilota che in questo momento non può vincere con questa moto'. Non sono un pilota che ha come maggior pregio quello di sviluppare una moto, sono un pilota che corre per vincere".
Gli è stato anche chiesto cosa pensino in Ducati di lui, come è stato accolto dai tecnici che per per almeno un biennio (2017 e 2018, contro Dovizioso) hanno dovuto fare i conti con il Marquez più splendente di sempre: "Ci sono sempre le stesse persone, gli stessi team manager e tecnici. E mi hanno detto: 'Ci hai rubato due mondiali'".
Foto e immagini
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