Salta al contenuto principale

Promossi&Bocciati MotoGP: la Bestia è tornata, Bagnaia troppo goloso

Bastianini vince inventandosi una mezza occasione di soprasso su Martin, bravissimo a salvare capra e cavoli. Pecco cede alla tentazione di giocarsi il tutto per tutto, Marquez fa la formichina e si gasa in attesa delle gare in Asia

Il gran premio dell'Emilia Romagna regala lo spettacolo superbo delle Ducati spinte al limite – e oltre- in una lotta per il mondiale che si fa sempre più serrata. Borgo Panigale vince il titolo costruttori con cinque gare d'anticipo e celebra la centesima vittoria nel mondiale in un weekend ancora una volta perfetto. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati di Misano.


Enea Bastianini

Deve vincere per rimanere in corsa nel mondiale e lo fa, nonostante lo 0,1% di possibilità di riuscire a superare un Martin velocissimo ma anche bravissimo a chiudere ogni pertugio. Enea forza la mano all'ultimo giro, alla prima delle Rio, come aveva provato a fare due anni fa su Bagnaia, in quel caso senza riuscirci. La direzione gara non investiga su un sorpasso sicuramente al limite, ma dalla parte giusta. Promosso, voto 10


Jorge Martin

Commette un piccolo errore il sabato e si gioca la vittoria. Non commette nessuno sbaglio il giorno dopo: semplicemente, opporsi alla manovra di Bastianini è un rischio molto, troppo alto e giustamente Jorge non forza la mano solo per principio. Di domenica non vince dal 12 di maggio, ma è il re dei secondi posti con 6 piazzamenti sul secondo gradino del podio nelle gare lunghe. I mondiali si conquistano anche così e lo spagnolo dimostra di avere imparato a temperare il proprio carattere. Promosso, voto 9


Francesco Bagnaia

Un sabato perfetto lo gasa moltissimo e quando nella gara lunga ha problemi con la gomma posteriore, ha la pazienza giusta per aspettare che torni a funzionare. Il problema è che a quel punto cerca un recupero davvero al limite delle possibilità. Inizia a girare sotto il muro dell'131”, che è una specie di muraglia invalicabile, un ritmo da giro a vita persa, come si diceva ai tempi di Capirossi. Lo fa due o tre volte e si riavvicina alla testa della corsa, ma davanti Bastianini e Martin non sono certo fermi e arrivano quasi a replicare i suoi crono. Alla fine succede il patatrac, che pesa molto perché evitabile. Era riuscito a contenersi due settimane fa con Marquez, questa volta cede alla tentazione. È umano e comprensibilissimo, il problema è il livello di questo campionato: disumano per chi vuole vincere. Bocciato, voto 5


Marc Marquez

Più realista del re, dichiara che l'obiettivo è il quarto posto a meno di “regali” da chi è davanti e questa cassandra "soft" si avvera di lì a pochi minuti. Raccoglie un terzo posto che è tanta roba, soprattutto se unito al quarto del giorno prima. Sono 22 punti che gli permettono di rimanere a 60 dalla vetta, a 36 da Bagnaia. A fine gare sorride nel dire che “ora andiamo in Asia, vedremo perché lì le gare sono particolari” e ha ragione, la sua adattabilità alle condizioni più strane sarà preziosa. Promosso, voto 8


Acosta-Binder

Entrambi fanno bene nella Sprint, entrambi nella gara lunga chiedono troppo a una moto che stanno già portando al limite e che più di così non può dare. Si spingono a vicenda nel dare il meglio, ma domenica vanno entrambi nella ghiaia. La loro frustrazione è comprensibile, anche perché Miller e Fernandez finiscono addirittura fuori da punti. Sembrano un po' il Marc Marquez dell'anno scorso, che stava dieci posizioni davanti agli altri piloti Honda, per raccogliere comunque pochino. Rimandati, voto 5,5


Fabio Quartararo

Sempre solido e costante senza perdere velocità, dà l'esatta dimensione del valore di Yamaha in questo momento. Nonostante mezzi non all'altezza di un campione del mondo, rischia addirittura di arrivare quinto. In attesa che Yamaha sforni un motore V4, è diventato un marinaio abilissimo a navigare in acque tempestose. Promosso, voto 7.


Ducati

100 vittorie in classe regina, un 2024 da 13 successi su 14 gare, 11 consecutivi. Il titolo mondiale costruttori vinto quando mancano ancora 6 gran premi al termine della stagione è solo una conseguenza di tanta superiorità . Avere vinto 5 allori consecutivi dà la dimensione di un dominio protratto nel tempo e che non sembra possibile possa finire a breve. Promossi, voto 10 e lode
 

Leggi altro su:
Aggiungi un commento