Promossi&Bocciati MotoGP: Bagnaia e Quartararo, sono loro i campioni sul Ring
Il francese corre una gara superlativa e rimonta fino alla seconda posizione, dietro al suo principale rivale nella lotta per il titolo. Bastianini sfortunato: si piega un cerchio ed è costretto al ritiro. Martin è arrembante, ma con gli avversari sbagliati
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MotoGP
Pecco Bagnaia vince il terzo gran premio di fila in questo 2022 e si avvicina ancora a Fabio Quartararo in quella che sembra ormai una lotta a due per il titolo. Andiamo perciò a rivedere Promossi & Bocciati del gran premio d'Austria, insieme al nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Bagnaia ancora una volta ha fatto quel che poteva: è scappato al via e ha resistito al ritorno degli avversari, gestendo una gomma morbida che nel finale poteva dare qualche problema. Era dai tempi di Casey Stoner che non si vedeva un ducatista vincere 3 gare di fila e Pecco si sta guadagnando un finale di stagione da protagonista.
L'altro volto felice di giornata è quello di Quartararo, che non avrebbe potuto fare meglio dello splendido secondo posto conquistato in mezzo a una selva di Desmosedici. I punti persi sul rivale sono solo 5, e ce ne sono ancora 44 da gestire. Se Bagnaia le vincesse tutte e il francese finisse dietro al nostro pilota anche in tutte le rimanenti gare, con il secondo posto sarebbe comunque campione.
Giornata no invece tanto per Enea Bastianini che per Jorge Martin: il primo è rimasto vittima di un cerchio che si è piegato, costringendolo al ritiro, il secondo ha esagerato con una condotta di gara aggressiva sullo stesso Enea e su Miller. Lo spagnolo alla fine è caduto, vanificando l'unico attacco che sarebbe tornato utile alla causa: quello su El Diablo.
Oscar del sorpasso
Quartararo sta sfruttando ogni minimo vantaggio che la sorte gli garantisce. In questa occasione il francese ha beneficiato dell'introduzione della nuova chicane al posto della curva 2. A 5 giri dal termine, mentre inseguiva Jack Miller, ha approfittato di una doppia coincidenza fortunata: mentre lui stesso stava andando lungo in ingresso, l'australiano ha anticipato la frenata. A quel punto Fabio ha avuto il colpo d'occhio e la freddezza di trasformare l'errore in opportunità, si è infilato alla sinistra del pilota Ducati ed è riuscito a girare la moto in un fazzoletto d'asfalto. In uscita di chicane ha poi resistito al ritorno del rivale e all'arrivo di Jorge Martin, e si è portato a casa un secondo posto che vale oro.
Data check
Il giro veloce lo ha segnato Martin in 1'29”847, più veloce di appena 37 millesimi rispetto a Quartararo, 60 meglio di Aleix Espargarò. Bagnaia, Miller, Marini e Vinales sono comunque rimasti dentro un distacco di un quarto di secondo, un dato impressionante. È vero che il giro a Spielberg è corto, ma è innegabile che Ducati, Aprilia e Quartararo in questo momento stiano facendo uno sport diverso rispetto al resto della griglia. Molto solida – anche se passata un po' in sordina- la gara di Luca Marini. Il fratello di Valentino ha rimontato dalla nona alla quarta posizione, e nonostante il recupero è riuscito a girare per 13 giri su 28 sul passo del 30” basso. Metà gara a quel ritmo gli avrebbe permesso di lottare per il podio, se solo fosse riuscito a non perdere posizioni e tempo in partenza. I ragazzi della VR46 Academy comunque sono in progresso costante: un'ottima notizia per tutto il nostro movimento.
Meditate gente
La sprint race sarà la novità del calendario 2023, ma non è che questa MotoGP sia una noia: di gare ce ne sono ben 20, i duelli in pista non mancano, una nuova generazione di piloti sta mostrando di avere ottime qualità. Perché il passaggio di testimone dall'era dei Fantastici 4 sia però completo, bisognerà attendere che Marc Marquez rientri. L'otto volte campione del mondo troverà almeno due-tre piloti davvero cresciuti sul suo cammino: questi Bagnaia, Quartararo e Bastianini gli daranno filo da torcere, ma dovranno guadagnarsi il titolo di “campionissimi” solo quando potranno avere un vero e proprio confronto in pista con il vecchio leone. Sarà l'esame finale, al quale sembra che si stiano comunque preparando alla grande.
Chi piange, chi ride
Bagnaia ancora una volta ha fatto quel che poteva: è scappato al via e ha resistito al ritorno degli avversari, gestendo una gomma morbida che nel finale poteva dare qualche problema. Era dai tempi di Casey Stoner che non si vedeva un ducatista vincere 3 gare di fila e Pecco si sta guadagnando un finale di stagione da protagonista.
L'altro volto felice di giornata è quello di Quartararo, che non avrebbe potuto fare meglio dello splendido secondo posto conquistato in mezzo a una selva di Desmosedici. I punti persi sul rivale sono solo 5, e ce ne sono ancora 44 da gestire. Se Bagnaia le vincesse tutte e il francese finisse dietro al nostro pilota anche in tutte le rimanenti gare, con il secondo posto sarebbe comunque campione.
Giornata no invece tanto per Enea Bastianini che per Jorge Martin: il primo è rimasto vittima di un cerchio che si è piegato, costringendolo al ritiro, il secondo ha esagerato con una condotta di gara aggressiva sullo stesso Enea e su Miller. Lo spagnolo alla fine è caduto, vanificando l'unico attacco che sarebbe tornato utile alla causa: quello su El Diablo.
Oscar del sorpasso
Quartararo sta sfruttando ogni minimo vantaggio che la sorte gli garantisce. In questa occasione il francese ha beneficiato dell'introduzione della nuova chicane al posto della curva 2. A 5 giri dal termine, mentre inseguiva Jack Miller, ha approfittato di una doppia coincidenza fortunata: mentre lui stesso stava andando lungo in ingresso, l'australiano ha anticipato la frenata. A quel punto Fabio ha avuto il colpo d'occhio e la freddezza di trasformare l'errore in opportunità, si è infilato alla sinistra del pilota Ducati ed è riuscito a girare la moto in un fazzoletto d'asfalto. In uscita di chicane ha poi resistito al ritorno del rivale e all'arrivo di Jorge Martin, e si è portato a casa un secondo posto che vale oro.
Data check
Il giro veloce lo ha segnato Martin in 1'29”847, più veloce di appena 37 millesimi rispetto a Quartararo, 60 meglio di Aleix Espargarò. Bagnaia, Miller, Marini e Vinales sono comunque rimasti dentro un distacco di un quarto di secondo, un dato impressionante. È vero che il giro a Spielberg è corto, ma è innegabile che Ducati, Aprilia e Quartararo in questo momento stiano facendo uno sport diverso rispetto al resto della griglia. Molto solida – anche se passata un po' in sordina- la gara di Luca Marini. Il fratello di Valentino ha rimontato dalla nona alla quarta posizione, e nonostante il recupero è riuscito a girare per 13 giri su 28 sul passo del 30” basso. Metà gara a quel ritmo gli avrebbe permesso di lottare per il podio, se solo fosse riuscito a non perdere posizioni e tempo in partenza. I ragazzi della VR46 Academy comunque sono in progresso costante: un'ottima notizia per tutto il nostro movimento.
Meditate gente
La sprint race sarà la novità del calendario 2023, ma non è che questa MotoGP sia una noia: di gare ce ne sono ben 20, i duelli in pista non mancano, una nuova generazione di piloti sta mostrando di avere ottime qualità. Perché il passaggio di testimone dall'era dei Fantastici 4 sia però completo, bisognerà attendere che Marc Marquez rientri. L'otto volte campione del mondo troverà almeno due-tre piloti davvero cresciuti sul suo cammino: questi Bagnaia, Quartararo e Bastianini gli daranno filo da torcere, ma dovranno guadagnarsi il titolo di “campionissimi” solo quando potranno avere un vero e proprio confronto in pista con il vecchio leone. Sarà l'esame finale, al quale sembra che si stiano comunque preparando alla grande.
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