Promossi&Bocciati MotoGP 2022: Bagnaia-Bastianini, 1-1 e palla al centro. Ma Quartararo ne approfitta
Il piemontese e il riminese si sono scambiati i ruoli rispetto all'ultimo gran premio: questa volta è stato Pecco a vincere ed Enea ad andare a terra. Il francese però ancora una volta ha raccolto punti preziosi e si allontana in campionato. L'Aprilia passa la prova del Mugello, potrà andare forte dappertutto
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MotoGP
Pecco Bagnaia conquista il primo posto al Mugello con una gara tutta d'attacco, mentre Enea Bastianini cade e manda in fumo una gara importante per il campionato. Fabio Quartararo ne approfitta e con un solido secondo posto rinsalda la propria prima posizione in campionato. Andiamo a rivedere con il nostro Guido Sassi i Promossi&Bocciati di questo gran premio d'Italia.
Chi piange, chi ride
Bagnaia si è ampiamente meritato il successo: lo ha ottenuto usando tanto la testa quanto il manico, nelle giuste proporzioni. Il piemontese non è partito benissimo, ma è stato veloce a rimontare e deciso nell'allungo. Ha tenuto a bada Quartararo, l'altro vincente di giornata, che a forza di piazzamenti continua ad allungare in campionato.
Male ovviamente Bastianini, che proprio non riesce a dare continuità ai propri risultati e ha “pareggiato” i conti con la caduta di Bagnaia a Le Mans. El Diablo ha capito che in casa Ducati i galletti non mancano e ne sta approfittando: ha 28 punti di vantaggio su Enea, 41 su Bagnaia, e il tutto con una sola vittoria in 8 gare. Resiste Aleix Espargaro: il quarto podio consecutivo lo fa galleggiare a 8 punti dal francese, abbastanza per tenere il sogno iridato acceso.
Oscar del sorpasso
A 15 giri dal termine Bagnaia è andato all'attacco di Marco Bezzecchi e gli ha preso la prima posizione. La manovra non è stata semplice: Ducati contro Ducati, in fondo al rettilineo di partenza, con una staccata profondissima perché il Bez non è uno semplice da battere in frenata. Di fatto a Pecco si è intraversata anche la Desmosedici, ma poi è riuscito a rimetterla dentro e a chiudere la curva in maniera egregia. Anche il tempismo del sorpasso è stato perfetto, perché due giri più tardi è stato Quartararo a infilarsi su Marco per la seconda posizione e il francese ha poi continuato a mettere pressione su Pecco. Se Bagnaia non avesse sfruttato il momento giusto per passare, si sarebbe ritrovato Fabio in modalità zainetto sulle spalle, di lì a poco. Il ducatista invece è stato capace di cogliere il momento: bravo davvero!
Data check
Tolti Bagnaia e Bezzecchi, che hanno girato su un riferimento di 46”6, solo altri cinque piloti sono riusciti a scendere sotto i 47”, e uno di questi era Aleix Espargaro. L'Aprilia non è un bluff, se riesce a girare al Mugello in gara a meno di 4 decimi dalla miglior Ducati, proprio su questa pista dove il motore conta moltissimo. Non solo, lo spagnolo ha effettuato anche diversi sorpassi e se non fosse stato per il traffico in pista, probabilmente avremmo anche visto un passo migliore.
Pure Mavercik Vinales non ha fatto una gara malvagia, con il miglior personale in 47”5, e ha raccolto 4 punti che sarebbero potuti essere qualcosa di meglio se solo fosse riuscito a partire un po' più in avanti. Ma le difficoltà di Top Gun in prova non sono una novità.
Aprilia è seconda nel mondiale piloti, terza nei costruttori e prima nella classifica squadre: dall'anno prossimo Noale avrà anche altre due moto in pista - con due RS-GP per il team di Razlan Razali, e sembra che la seconda casa italiana ormai abbia le carte in regola per essere una presenza stabile tra i migliori del mondiale.
Meditate gente
Marc Marquez ha chiuso la sua ultima gara prima dell'operazione al decimo posto e saluta la compagnia con un misero bottino di 6 gare disputate su 8, senza mai andare a podio e con un quarto posto come miglior risultato. Capiremo a fine estate se l'otto volte campione del mondo tornerà in pista per gli ultimi scampi di 2022 o lo ritroveremo solo nella prossima stagione. Nel frattempo Honda deve assolutamente andare forte sul mercato, perché Taakaki Nakagami al momento è il migliore pilota in pista, ma naviga sempre ai margini della top ten. Pol Espargaro, dopo il podio all'esordio in Qatar, ha ottenuto un nono posto come miglior risultato e non sembra potere fare molto di meglio. L'altro Marquez, Alex, ha appena 20 punti in classifica. I nomi che sono stati accostati ad HRC in questo periodo sono stati Joan Mir, Jorge Martin e Ai Ogura per il team satellite. Per tornare a sperare in qualcosa di buono bisognerebbe almeno prenderli tutti e tre.
Chi piange, chi ride
Bagnaia si è ampiamente meritato il successo: lo ha ottenuto usando tanto la testa quanto il manico, nelle giuste proporzioni. Il piemontese non è partito benissimo, ma è stato veloce a rimontare e deciso nell'allungo. Ha tenuto a bada Quartararo, l'altro vincente di giornata, che a forza di piazzamenti continua ad allungare in campionato.
Male ovviamente Bastianini, che proprio non riesce a dare continuità ai propri risultati e ha “pareggiato” i conti con la caduta di Bagnaia a Le Mans. El Diablo ha capito che in casa Ducati i galletti non mancano e ne sta approfittando: ha 28 punti di vantaggio su Enea, 41 su Bagnaia, e il tutto con una sola vittoria in 8 gare. Resiste Aleix Espargaro: il quarto podio consecutivo lo fa galleggiare a 8 punti dal francese, abbastanza per tenere il sogno iridato acceso.
Oscar del sorpasso
A 15 giri dal termine Bagnaia è andato all'attacco di Marco Bezzecchi e gli ha preso la prima posizione. La manovra non è stata semplice: Ducati contro Ducati, in fondo al rettilineo di partenza, con una staccata profondissima perché il Bez non è uno semplice da battere in frenata. Di fatto a Pecco si è intraversata anche la Desmosedici, ma poi è riuscito a rimetterla dentro e a chiudere la curva in maniera egregia. Anche il tempismo del sorpasso è stato perfetto, perché due giri più tardi è stato Quartararo a infilarsi su Marco per la seconda posizione e il francese ha poi continuato a mettere pressione su Pecco. Se Bagnaia non avesse sfruttato il momento giusto per passare, si sarebbe ritrovato Fabio in modalità zainetto sulle spalle, di lì a poco. Il ducatista invece è stato capace di cogliere il momento: bravo davvero!
Data check
Tolti Bagnaia e Bezzecchi, che hanno girato su un riferimento di 46”6, solo altri cinque piloti sono riusciti a scendere sotto i 47”, e uno di questi era Aleix Espargaro. L'Aprilia non è un bluff, se riesce a girare al Mugello in gara a meno di 4 decimi dalla miglior Ducati, proprio su questa pista dove il motore conta moltissimo. Non solo, lo spagnolo ha effettuato anche diversi sorpassi e se non fosse stato per il traffico in pista, probabilmente avremmo anche visto un passo migliore.
Pure Mavercik Vinales non ha fatto una gara malvagia, con il miglior personale in 47”5, e ha raccolto 4 punti che sarebbero potuti essere qualcosa di meglio se solo fosse riuscito a partire un po' più in avanti. Ma le difficoltà di Top Gun in prova non sono una novità.
Aprilia è seconda nel mondiale piloti, terza nei costruttori e prima nella classifica squadre: dall'anno prossimo Noale avrà anche altre due moto in pista - con due RS-GP per il team di Razlan Razali, e sembra che la seconda casa italiana ormai abbia le carte in regola per essere una presenza stabile tra i migliori del mondiale.
Meditate gente
Marc Marquez ha chiuso la sua ultima gara prima dell'operazione al decimo posto e saluta la compagnia con un misero bottino di 6 gare disputate su 8, senza mai andare a podio e con un quarto posto come miglior risultato. Capiremo a fine estate se l'otto volte campione del mondo tornerà in pista per gli ultimi scampi di 2022 o lo ritroveremo solo nella prossima stagione. Nel frattempo Honda deve assolutamente andare forte sul mercato, perché Taakaki Nakagami al momento è il migliore pilota in pista, ma naviga sempre ai margini della top ten. Pol Espargaro, dopo il podio all'esordio in Qatar, ha ottenuto un nono posto come miglior risultato e non sembra potere fare molto di meglio. L'altro Marquez, Alex, ha appena 20 punti in classifica. I nomi che sono stati accostati ad HRC in questo periodo sono stati Joan Mir, Jorge Martin e Ai Ogura per il team satellite. Per tornare a sperare in qualcosa di buono bisognerebbe almeno prenderli tutti e tre.
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