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Pecco Bagnaia, il campione che aspettavamo da mezzo secolo

La rassegna degli iridati di MotoGP si conclude con il campione in carica, il primo italiano a vincere il titolo su una moto di casa nostra dai tempi di Giacomo Agostini. Il 2022 del piemontese è stato eccezionale, ma il binomio tricolore può imporsi ancora

Pecco Bagnaia è l'ottavo e per il momento ultimo campione nella ventennale storia della MotoGP. Il pupillo di Valentino Rossi ha aggiunto il suo nome a quelli presenti sul trofeo che spetta al vincitore del mondiale al termine di una lunghissima rimonta, che ha coronato con il trionfo di Valencia. Un titolo meritatissimo, messo solo un po' in secondo piano dallo strapotere mostrato da Ducati in questo 2022.

 

Il valore di Pecco

Bagnaia è un campione al di là dei “desmovantaggi” di cui ha goduto. È la sua carriera a dimostrarlo. Prendiamo gli altri due iridati del dopo Marquez, tanto per fare un confronto. Mir è classe 1997, come Pecco, Quartararo è di due anni più giovane. Bagnaia è quello con la più lunga militanza nel motomondiale – il suo esordio è del 2013- ma è anche quello che ha vinto di più.

Pecco ha in bacheca due titoli come Mir, ma molte più vittorie: 21 contro le 12 dello spagnolo, con ben 10 successi tra Moto3 e Moto2. Nella classe minore è arrivato al successo con la Mahindra, non la miglior moto del lotto, e nella classe di mezzo ha vinto il titolo al secondo tentativo, facendo molto meglio di Quartararo.

 

Ducati sempre

In MotoGP Pecco ha corso solo con Ducati, per 4 stagioni, e questa è stata la sua seconda consecutiva nel team factory. E se nei due campionati in Pramac l'apprendimento è passato anche attraverso molte cadute, da quando è in rosso la musica è cambiata: nel 2021 Bagnaia l'anno ha vinto ben 4 gare, e se al tempo dei suoi successi i giochi per il mondiale erano sostanzialmente già chiusi, non vuol dire che Pecco non si sia guadagnato la gloria passando attraverso confronti importanti. La sua prima vittoria è arrivata ad Aragon in duello con Marc Marquez, e a oggi Pecco ha già ottenuto il primo posto su ben 10 piste diverse. La capacità di adattarsi è un segno di maturità, qualità che è ampiamente nel bagaglio del pilota di Chivasso.

 

Un domani da scrivere

Il 2022 è stato l'anno del trionfo grazie a una rimonta strepitosa, partita dai -91 punti su Quartararo del Sachsenting. Ripercorrere ancora una volta la scorsa stagione in questa nostra rassegna di campioni del mondo non avrebbe un gran senso; conta invece sottolineare che Bagnaia ha tutto il diritto di sedersi insieme a Rossi, Hayden, Stoner, Lorenzo e Marquez al tavolo dei grandi. Ha legittimato il suo successo a suon di vittorie, e a differenza di Mir e Quartararo, ha ancora la possibilità di difendere il titolo conquistato. Missione possibile o impossibile? C'è chi dice che molto dipenderà da quanto Marquez e la Honda sapranno fare nella stagione alle porte. Probabilmente in parte è vero, ma Pecco ha la possibilità di dimostrare che può diventare ancora più forte, che il margine per crescere c'è. Contando su una Ducati che nei test si è mostrata sempre molto competitiva, ai massimi livelli.

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